Legge Stabilità, sogno realizzato per Squinzi, incubo per lavoratori

“I circa 7 miliardi regalati alle aziende e sottratti ai cittadini, ai servizi e al welfare, serviranno ad abbassare le perdite di utili e profitti aziendali”.


COMUNICATO STAMPA

LEGGE DI STABILITÀ: USB, PER SQUINZI UN SOGNO REALIZZATO

MA PER I LAVORATORI SARÀ UN ALTRO INCUBO

 

24 ottobre sciopero generale


Ho sentito che si realizzava quasi un sogno, ha dichiarato il presidente della Confindustria Squinzi,  e noi non ci stupiamo, dato che i circa 7 miliardi regalati alle aziende e sottratti ai cittadini, ai servizi e al welfare, serviranno a abbassare le perdite di utili e profitti aziendali”, osserva Fabrizio Tomaselli in relazione alla legge di Stabilità varata in Cdm.

Prosegue il dirigente USB: “Il taglio dell’Irap, che sino ad ora finanziava il Fondo Sanitario, rischia di decretare la morte del Servizio Sanitario pubblico,  mentre il carico dei contributi azzerato alle imprese per i neo assunti verrà pagato dall’INPS, e dunque dai lavoratori”.

“E tutto questo produrrà lavoro? Lo stesso Squinzi mette le mani avanti – ricorda Tomaselli –  sottolineando che sarà il mercato a dirlo…ed ora il mercato è molto depresso. Intanto qualcuno, come ha già fatto Marchionne, avrà maggiori disponibilità finanziarie e potrà pagare super premi ai propri mega-dirigenti e qualcun altro potrà trasferire all’estero le proprie attività”.

“E la spending review, cioè i tagli nella pubblica amministrazione che rappresentano quasi la metà della manovra (15 miliardi), saranno concentrati non sugli sprechi, ma da un lato sugli enti locali, dall’altro sui lavoratori pubblici. Nello specifico – precisa Tomaselli – i 4 miliardi che dovranno essere tagliati alle Regioni produrranno una riduzione pesantissima ai servizi, soprattutto alla Sanità, mentre gli enti locali (come ammette lo stesso ministro Padoan) plausibilmente aumenteranno le imposte, avviando esternalizzazioni e privatizzazioni”.

“Poi si dice che gli 80 euro vengono riconfermati – aggiunge Tomaselli – ma  in pratica molto meno arriverà nelle tasche di una parte delle famiglie italiane. Intanto si potrà continuare a giustificare mediaticamente il blocco dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego, i tagli salariali della maggioranza delle aziende private e una generale perdita del potere di acquisto di salari e pensioni”.

“Nei prossimi giorni analizzeremo attentamente i dettagli della legge di stabilità, di cui ad oggi si conoscono le slide di Renzi, ma è certo che il sogno di Squinzi per i lavoratori sarà un incubo. Riconfermiamo pertanto lo sciopero generale del 24 Ottobre, che diviene sempre più puntuale e necessario”, conclude il rappresentante dell’USB.

Roma, 16 ottobre 2014

Ufficio Stampa USB

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