“Il sig. Sergio sfrattato da casa perché colpevole di essere stato licenziato ingiustamente, di avere 64 anni, di essere invalido e di doversi già prendere cura di un figlio anch’esso invalido”.
comunicato stampa 17 ottobre 2014
Sfratti, Roma, : “picchetto antisfratto, questo picchetto non si doveva fare se il comune applicasse la normativa sugli sfratti per morosità incolpevole
Oggi, con la “Rete territoriale per i diritti sociali- Roma Nord”, ci siamo dati appuntamento sotto la casa del sig. Sergio, non ha importanza nè la via, nè il quartiere, ogni giorno a Roma sono 10 gli sfratti eseguiti forzosamente, sfrattato da casa perché colpevole di essere stato licenziato ingiustamente, di avere 64 anni, di essere invalido e di doversi già prendere cura di un figlio anch’esso invalido: un “criminale” agli occhi della società perché difende la propria dignità .La colpa grave più di Sergio è di essersi illuso che le Istituzioni non lo avrebbero abbandonato, che sarebbe stato aiutato con qualche misura di sostegno, anche se solo limitata o temporanea. Sperava di evitare lo sfratto, perché da oltre 1 anno vi è una legge che lo salvava dallo sfratto forzoso ma la sua applicazione si è fermata nelle pastoie burocratiche. Per il Comune, per i politici, per la polizia, LA LEGGE deve essere rispettata ed applicata solo dai cittadini, loro, invece, possono ignorarla e non applicarla, specialmente quando IMPONE il riconoscimento dei DIRITTI di chi non ha voce. In questo caso, la Legge 124 dell’ottobre del 2013 OBBLIGA i Comuni a sostenere i casi di “morosità incolpevole” con misure di accompagnamento sociale e di “graduazione” dello sfratto: in altre parole, il comune di Roma dovrebbe, PER LEGGE, aiutare chi, come Sergio, NON PUO’ più pagare l’affitto. In mancanza di questo aiuto, lo sfratto NON DEVE essere eseguito, così come già previsto da decine di Prefetti in tutta Italia .
A dispetto della Legge… IL COMUNE DI ROMA CONTINUA A RIMANDARE, A PRENDERE TEMPO, A CHIACCHIERARE… Il Comune non solo non ha ancora pubblicato i moduli per la richiesta del sostegno sociale per la “morosità incolpevole”, e in conseguenza di questo non ha inviato al Prefetto l’elenco delle famiglie alle quali graduare lo sfratto come dettato dalla legge, ma anche la sbandierata delibera sull’ “emergenza abitativa” è rimasta lettera morta. I fondi per il “contributo all’affitto” comunale e municipale sono stati azzerati e da oltre due anni siamo in attesa che venga pubblicata la graduatoria per le case popolari che doveva essere perentoriamente predisposta entro lo scorso 30 novembre 2013. CHI E’ IL CRIMINALE? CHI CALPESTA I DIRITTI O CHI, COME NOI, PRETENDE INVECE CHE SIANO RISPETTATI? Perciò, abbiamo deciso di mettere in campo la nostra LEGALITA’, che è altrettanto decisa e inflessibile.
I DIRITTI NON SI SGOMBERANO NE’ SI SFRATTANO !
Come Unione Inquilini, chiediamo la immediata SOSPENSIONE DEGLI SFRATTI SINO ALLA PUBBLICAZIONE DEI MODULI PER LA MOROSITA’ INCOLPEVOLE
UNIONE INQUILINI di Roma
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