“Parlando di rivoluzione”

“Nella crisi in corso una cosa diventa sempre più chiara: la distanza dell’istituzione statale dalla società. La sola cosa importante, per lo Stato, sono i mercati finanziari, l’accumulazione del capitale”.

 

NEWSLETTER DI COMUNE-INFO

 

PARLANDO DI RIVOLUZIONE
Nella crisi in corso una cosa diventa sempre più chiara: la distanza dell’istituzione statale dalla società. È sempre più evidente fino a che punto lo Stato sia parte integrante dei flussi di denaro, tanto da non apparire più come un’istituzione che possa essere orientata diversamente. La sola cosa importante, per lo Stato, sono i mercati finanziari, l’accumulazione del capitale. In una conversazione con Jerome Roos tratta dal libro agire altrimenti (a cura di Salvo Vaccaro, Elèuthera editrice), John Holloway sostiene che ovunque, nel mondo, c’è una percezione crescente dell’incapacità di funzionare del capitalismo: se il sistema non ha più posto per noi, se lascia disoccupati la metà dei giovani e taglia le sovvenzioni, se lo Stato rifiuta di negoziare e la polizia si fa ogni giorno più repressiva, allora saremo costretti non solo a inventare forme creative di protesta, a reinventare una politica, dovremo creare altri modi possibili di vivere, la base di un nuovo mondo e di una nuova società LA CONVERSAZIONE COMPLETA CON JOHN HOLLOWAY
 

IO NON CREDO NELLA DELEGA [ASCANIO CELESTINI]

RIPENSIAMO IL MONDO [EUGENE J. BURKHART]

METTIAMO IN COMUNE [J.H.]

RIBELLARSI FACENDO

 

ECONOMIA DI SECONDA MANO
L’usato è entrato nella vita quotidiana delle persone comuni. Passione, stile di vita, scelta di consumo, di certo è un mercato di 18 miliardi di euro, l’1 per cento del Pil. Un cambiamento complesso e poco visibile L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRA MAGLIARO
 

REPAIR CAFÉS, AGGIUSTARE IL MONDO

 

LA GUERRA CHE NESSUNO VUOLE VEDERE
A quattro settimane dal massacro dei ragazzi di Ayotzinapa, i Messicani sono ancora molto scossi. Anche perché sanno che gli studenti della scuola rurale normalista, quelli uccisi e fatti scomparire, sono ragazzi strani: hanno tutti tra i diciassette e i vent’anni, si ostinano a studiare per insegnare a quelli cui il governo non vuole che si insegni e portano viveri e medicine a chi, nella logica di un mondo putrefatto, dovrebbe morire di fame e di stenti. Lo Stato fa sapere che prenderà provvedimenti contro il “terrorismo interno”, l’obiettivo è noto: colpire i movimenti sociali. Anche il Cartello dei Guerreros Unidos ha parlato, con i soliti narcom essaggi. Minaccia altre stragi di innocenti se i poliziotti assassini arrestati non saranno rilasciati. Servono altre prove per dimostrare che lo Stato e i criminali non si possono distinguere? Il Messico è una gigantesca macelleria, scrive qui un’amica giornalista di Comune-info che vi risiede da un po’ e sente di provare, forse per la prima volta, quella rabbia degna di cui s’era parlato tanto: perché a vivere in questo splendido e disgraziato paese, dopo un po’ ci si stanca di rimanere sempre e solo con una data, una lista di nomi e delle t-shirt che dicono che non si dimentica e non si perdona. Il Messico è una bocca vorace che mastica corpi. Alcuni li sputa, altri li trangugia senza lasciare tracce. Sta selezionando i suoi figli: c’è chi può vivere e chi deve morire L’ARTICOLO COMPLETO DI ERENDIRA MARTÌNEZ
 

 

GLI STATI NON GARANTISCONO I DIRITTI UMANI
Gli anni delle dittature militari in America Latina sono lontani, molti governi sono guidati da forze progressiste, eppure le minacce ai diritti umani, e alla vita stessa, inondano le cronache di ogni giorno. Il massacro dei ragazzi di Ayotzinapa, nel Messico “democratico”, lo mostra con evidenza: l’indecente collusione tra Stato e criminalità impone una riflessione sull’importanza del ritiro di una delega costata già troppo dolore. Ricordando gli anni del terrore, Raúl Zibechi invita a non aver fiducia nella protezione degli Stati: anche se ci sono governi che dicono di voler difendere i diritti umani, nessuno lo farà meglio delle r eti e delle organizzazioni popolari. Non è solo una questione di giustizia, è in gioco la vita di troppe persone L’ARTICOLO COMPLETO DI RAUL ZIBECHI
 

 

LA NUEVA CIVILIZACION NASCE DALL’AUTONOMIA
La civiltà moderna, quella dello Stato, delle industrie e delle ideologie è in decadenza. I giovani vengono abbandonati a se stessi e non si riesce a dare un ruolo agli anziani. Per questo la gente soffre. Luis Razeto Migliaro ha inventato trent’anni fa il concetto di economia solidale: produrre in modo cooperativo, distribuire i risultati in modo equo in base ai diversi bisogni, consumare condividendo beni e servizi e riducendo gli sprechi, secondo le necessità della persona o del gruppo. Lo abbiamo incontrato a Santiago del Cile, all’Universitas Nueva Civilizacion, da lui fondata. Ci ha spiegato che una nuova civiltà comprende ovviamente una nuova politica, una politica che va creata, inventata. La strada non può essere creare un nuovo partito per participare alla politica dello Stato. Si sta cercando di cambiare la politica così da duecento anni e questo è il risultato. Bisogna dimenticarsi dello Stato e cominciare a riprendere il controllo delle proprie posizioni di vita. Il concetto fondamentale è l‘autonomia, che inizia nella coscienza. Occorre diventare autonomi nel proprio pensiero, nei valori e smettere di lasciarsi vivere come vogliono la società e il pensiero dominante L’INTERVISTA DI IRENE BERTANA A LUIS RAZETO
 

 

UN ALFABETO DEL CAMBIAMENTO
Cittadinanza attiva, cooperazione, gestione del conflitto, Nuovi Stili di vita comunitari (orti urbani, ciclofficine, Gas, banche del tempo, Mag, spazi sociali autogestiti…), Partecipazione. Un ciclo di seminari (gratuiti) a Roma COME ISCRIVERSI AI SEMINARI
 

 

SBARAZZIAMOCI DELLA VELOCITÀ
Artificialmente ritagliato dall’orologio meccanico, aggiunto e detratto, il tempo è diventato l’oggetto centrale dell’economia e dunque di una società totalmente sottomessa alla sua dittatura. Bisogna sempre produrre di più rispetto ad una determinata unità di tempo. Bisogna accelerare i ritmi di vita e al contempo accorciarne la durata (soprattutto della vita degli oggetti). Il presente scompare in un’eternità virtuale. Viviamo certamente più a lungo (in media), ma senza avere mai il tempo di vivere. Si tratta dello schiacciamento produttivistico del tempo e del delirio della velocità denunciati da Paul Virilio. È giunto il tempo di sbaraz zarci della nostra dipendenza dalla velocità, e di partire alla riconquista del tempo e quindi delle nostre vite. Ma ciò non può avvenire che tramite una rottura delle nostre abitudini, e quindi delle nostre credenze e delle nostre mentalità L’ARTICOLO COMPLETO DI SERGE LATOUCHE

 

QUESTA È UNA PIAZZA
No, quella di sabato 25 ottobre a Roma non è stata solo la passerella di politici e sindacalisti raccontata dai “grandi” media QUI UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

 

TI RACCONTIAMO COS’È LA LIP
Caro/a insegnante, studente, genitore, cittadino… sai che sta nascendo una straordinaria campagna costruita con il passaparola per far conoscere la Lip, la Legge di iniziativa popolare “Per una Buona scuola della Repubblica” (scritta insieme e firmata da migliaia di persone), alternativa ai deliri della scuola-azienda di Renzi? E sai invece che dalla scorsa settimana il governo, con una circolare del direttore generale Chiappetta, ha chiesto che le scuole si attivino per diffondere e discutere la proposta governativa? L’ARTICOLO COMPLETO
 

LA SCUOLA CAMBIATA DAI BAMBINI

 

LETTERA APERTA A VANDANA SHIVA
Senza ricordare i recenti arresti – a dimostrazioni dell’intreccio criminale tra ‘ndrangheta, mafia del cemento – il motto di Milano Expo “Nutrire il pianeta. Energia per la vita” prende forma con 1.800 ettari di terra seppelliti da una coltre di asfalto e cemento, tra costruzioni, strade ed autostrade, tangenziali inutili, con centinaia di contadini espropriati. Il Comitato No canal ha anche visto dimostrate dalla magistratura le sue denunce sul seppellimento di rifiuti tossici a latere di quei lavori. Per questo comitati, associazioni, cittadini lottano contro Expo, per questo anche contadini, Gas, centri sociali hanno scelto di sostenere quella lotta e si sarebbero aspettati di trovare Vandana Shiva dalla loro parte. «Invece, è lì, su YouTube a far da testimonial e parlare di necessità di “nutrire il pianeta”…». Ma Expo resta prima di tutto la vetrina del greenwashing di aziende come Nestlè e DuPont (produttore di Ogm). “Altri, li abbiamo sentiti di persona, come il regista Ermanno Olmi, e pubblicamente hanno espresso il loro desiderio di volersi ritirare da questo ruolo di “Ambassador” di Expo – si legge nella lettera aperta – Lei, Vandana Shiva, ha un ufficio a Firenze, Navdanya ha una sezione italiana, possibile che i suoi responsabili per l’Italia non le abbiano detto nulla?” LA LETTERA APERTA COMPLETA

 

TERRITORI DI AGRICOLTURA CONTADINA
Possiamo concepire il territorio agricolo come un bene comune. Possiamo recuperare i terreni pubblici, quelli abbandonati e quelli destinati a uno sviluppo urbanistico mai avvenuto. Possiamo scegliere l’agricoltura contadina. La biodiversità è la democrazia della terra. Amministrazioni locali ripensano agricoltura e territori L’ARTICOLO DI PAOLO CACCIARI
 

 

VIAGGIARE SENZA DENARO
È il momento di prenotare. On line si può scegliere la località dove soggiornare con una “Ricerca sulla Mappa”: una volta trovata la struttura si tratta di proporre con creatività e concrettezza il baratto. La sesta edizione della Settimana del Baratto si svolge dal 17 al 23 novembre. Sì, possiamo viaggiare in modo diverso, perfino senza denaro LA NOTIZIA COMPLETA
 

 

UN ALTRO MODO DI GESTIRE IL DENARO
Una piccola azienda di agricoltura biologica, solida e credibile, niente debiti, diciassette dipendenti, tutto in regola, una storia decennale durante la quale s’è costruita una fitta rete di credibilità e fiducia, che costituisce il suo capitale delle relazioni nel mondo dell’economia solidale italiano ed europeo, si trova con una momentanea crisi di liquidità. Non si rivolge alle banche, nemmeno a quelle amiche ed etiche, ma direttamente ai suoi “client/amici”, chiedendo loro un acconto sulle successive forniture. ECCO COM’È ANDATA A FINIRE

 

PASSARE ALL’OFFENSIVA CONTRO GLI OGM
Gran parte delle iniziative che si prendono in Italia contro gli Ogm sono giuste e importanti ma quasi sempre improntate a una logica difensiva. L’analisi diffusa da otto scienziati amici di Via Campesina potrebbe consentire ora il passaggio da una fase di resistenza a un’offensiva contro le multinazionali, con una mobilitazione certo contadina ma anche di gran parte della popolazione. Due proposte da discutere: la messa al bando del glifosato in Italia e nell’Unione Europea e l’etichettatura della filiera completa di carne e formaggi, compresi i foraggi usati. Occorre infatti informare e boicottare la soia Ogm e piena di residui di pesticidi, anche proibiti in Ue, che arriva dall’Am erica Latina, soprattutto da Brasile e Argentina. Viene usata nella maggioranza degli allevamenti intensivi in Italia ma è venduta anche nei consorzi della Coldiretti, che pure fa parte della task force contro gli Ogm L’ARTICOLO COMPLETO DI ANTONIO LUPO
 

 

LO SPECCHIO DI ATYOZINAPA
Come un’enorme superficie che riflette la realtà, il massacro di Iguala ha portato alla luce molte delle ferite profonde che affliggono la società messicana. Spiccano la collusione del governo, della polizia e di altre istituzioni con i narcotrafficanti, la corruzione e l’omertà dei partiti politici, il razzismo e il disprezzo nei confronti dei giovani, dei contadini e degli indigeni e l’impunità garantita a criminali spietati come gli assassini degli studenti di Atyozinapa. Il Tribunale Permanente dei Popoli sostiene che esiste una persecuzione politica dello Stato messicano contro gli studenti e le istituzioni educative del normalismo rurale L‘ARTICOLO COMPLETO DI SILVIA RIBEIRO
 

 

MAI PIÙ DIAZ. GIURO, CI STO PROVANDO
Giovedì la Rai ha mandato in onda #Diaz a circa due anni e mezzo dalla sua uscita nelle sale del paese … Il G8 di Genova non è passato per loro, inchiodati alle loro responsabilità. Ma Genova G8 non è passata soprattutto per noi … noi che non ci rassegniamo all’impotenza e al quieto vivere, al menefreghismo generalizzato. Noi che rifiutiamo il racconto di comodo che basta qualche rappresentante nelle istituzioni e qualche “buona legge” per farci stare meglio, una manifestazione più o meno riuscita o uno slogan più o meno urlato, per sentirci sollevati da ogni impegno. «”Mai più Genova, mai più Diaz”. Giuro, ci sto provando» IL COMMENTO COMPLETO DI MARCO TROTTA
 

 

STOP T-TIP, STOP T-TIP, STOP T-TIP, STOP T-TIP
Doveva essere un Trattato segreto Usa e Ue per istituzionalizzare i diritti delle corporations facendoli prevalere su quelli delle persone. Una grande protesta dal basso sta creando non pochi problemi a multinazionali e governi L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

GIOCARE E OZIARE NEI PARCHI INCLUSIVI
Il Manifesto dei diritti naturali delle bambine e dei bambini, nato dal pensiero e dal lavoro di Gianfranco Zavalloni, propone come primo punto il diritto all’ozio, ozio nel senso latino del termine: tempo liberato dal lavoro, da dedicare al gioco. Giocare è una necessità e un diritto di tutti i bambini. Anche di quelli con disabilità. Nella grande maggioranza dei casi invece i parchi gioco, che in città sono posti privilegiati per poter scorrazzare in libertà, sono luoghi pieni di barriere architettoniche. Fateci caso: a partire dai gradini per accedervi, a zone di sterrato, a giochi non raggiungibili e fruibili con le sedie a rotelle. Per questo sono nati i primi parchi giochi inclusivi L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

IL SECONDO SCALPO DI RENZI
Dopo aver imposto un solo gestore territoriale per l’acqua, per favorire affari e fusioni delle multiutility, il governo Renzi regala ai sindaci il definitivo ricatto. Come? Togliendo dai parametri del patto di stabilità, quindi permettendo loro di spendere, le cifre ricavate dalla cessione di quote pubbliche delle società partecipate di servizi pubblici locali (e rendendo nel contempo, ancor più onerosa, la scelta di una gestione pubblica) L’ARTICOLO COMPLETO DI MARCO BERSANI
 

 

POTRESTI AVERE RAGIONE
È una delle espressioni raccomandate da Beatrice Briggs, nota in tutto il mondo per i corsi su facilitazione, gestione dei conflitti e metodi decisionali. “Una delle cose che ho imparato come facilitatrice – dice Beatrice – è quanto siamo condizionati dai meccanismi dominanti della comunicazione. Tra i più difficili cambiamenti da operare nei gruppi, vi è quello di divenirne consapevoli e comprendere che certi meccanismi e stili di comunicazione, funzionano esattamente al contrario di quel che vorremmo, producendo effetti indesiderati e distruttivi. Il ruolo del facilitatore è creare e sostenere i processi che consentono alle persone di ascoltarsi l’un l’altro e prendere decis ioni ampiamente condivise” QUI L’INTERVISTA COMPLETA A BRATRICE BRIGGS

 

RACCONTARE LE MIGRAZIONI
Dal “Terzo libro bianco sul razzismo in Italia” fino agli albi illustrati di Armin Grader, i racconti di viaggio, le storie degli sbarchi, gli episodi di discriminazione: bussole per comprendere il presente L’ARTICOLO E LA RADIOTRASMISSIONE
 

 

CONDIVIDIAMO SPAZI, TEMPO E TRAPANI
Il cohousing resta prima di tutto un modo per recuperare la dimensione sociale del vivere e dell’abitare. E un’opportunità per sperimentare, partendo dalle necessità della vita di ogni giorno, forme di welfare autogestito, di comunità L’ARTICOLO COMPLETO
 

 

UNA INSTANCABILE LOTTA PER LA TERRA
È una lotta instancabile, appassionata e indomita il segno distintivo del Movimento dei Senza Terra del Brasile, la cui storia trentennale è ricostruita in un libro in uscita in questi giorni e in un ciclo di incontri – a Roma, Verona e Milano – con João Pedro Stedilea LA NOTIZIA COMPLETA

 

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