Ora è “chiaro a tutti perché in questi vent’anni il lago risorgivo dell’ex Snia non sia stato riconosciuto patrimonio di tutti come vuole la legge.”
CS 31102014 PIGNETO PRENESTINO – LAGO EX SNIA
Il video della mazzetta scambiata tra gli imprenditori Pulcini (padre e figlio) e il direttore regionale del Lazio dell’Agenzia del Demanio Pini, e il conseguente loro arresto, aiuta a rendere chiaro a tutti perché in questi vent’anni il lago risorgivo dell’ex Snia non sia stato riconosciuto patrimonio di tutti come vuole la legge.
Sorto in conseguenza agli scavi illeciti per un opera edilizia autorizzata da un atto regionale anche questo risultato frutto della corruzione, in tutti questi anni questo bene naturalistico è stato lasciato nel pieno possesso degli stessi affaristi e speculatori che, nonostante gli espropri e le richieste di demanializzazione, ostacolati solo dalle tenaci mobilitazione degli abitanti, hanno potuto continuare le loro mire di cementificazione grazie alle connivenze e coperture che si sono comprati in tutti i livelli istituzionali.
Questa vicenda chiama in causa non solo l’Agenzia del Demanio, dalla quale ora pretendiamo con estrema urgenza di acquisire finalmente nel suo patrimonio il lago risorgivo del ex Snia, ma anche le amministrazioni comunali e regionali che hanno trattato con questi truffatori e devastatori, mettendo spesso gli interessi dei palazzinari davanti a quegli degli abitanti di Roma.
Questa ennesima brutta storia che viene scoperta ci convince ancora di più di dover contare solo sulla forza della nostra lotta, che porteremo avanti per liberare dalla speculazione l’intera area dell’ex snia e costringere gli enti competenti a radiare dagli albi e dal futuro delle nostre vite questi criminali.
Venerdì 31 Ottobre 2014 18:34
Arresto direttore Pini. Il Lago che combatte contro Pulcini e contro i collusi