Roma, allarme inquinamento ‘PM fuori controllo’

“A Roma ancora aria avvelenata, bene i blocchi del traffico ma ora più domeniche ecologiche, targhe alterne, pedonalizzazioni e rilancio dei mezzi pubblici. Via dei Fori e Tridente subito liberi dalle auto”.

 

Allarme inquinamento atmosferico, 8 centraline di monitoraggio del PM10 fuori controllo il 22 novembre

“A Roma ancora aria avvelenata, bene i blocchi del traffico ma ora più domeniche ecologiche, targhe alterne, pedonalizzazioni e rilancio dei mezzi pubblici. Via dei Fori e Tridente subito liberi dalle auto”

Oggi a Roma torna il provvedimento di stop ad auto e motoveicoli più inquinanti nella fascia verde a seguito degli sforamenti negli ultimi giorni su quasi tutte le centraline di monitoraggio. Sono andati oltre i limiti di PM10 consentiti i monitoraggi di via Prenestina, Cinecittà, via Tiburtina, Corso Francia, Via Magna Grecia, Piazza Fermi, via della Bualotta e Via Cipro, sono sul limite di 50ug/m3 Via Arenula e addirittura Villa Ada.

“A Roma, ogni giornata di sole, diventa ormai un giorno in cui si respirano le polveri sottili di un’aria avvelenata, e lo dimostrano gli 8 monitoraggi delle polveri sottili, schizzati oltre i limiti nelle scorse giornate – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – è buono il blocco deciso dal comune per i veicoli più inquinanti ma adesso siano moltiplicate le domeniche a piedi e si torni anche a provvedimenti come le targhe alterne. Le amministrazioni tengano poi in massima considerazione il piano regionale di risanamento dell’aria, rispettandone le prescrizioni, realizzando contemporaneamente pedonalizzazioni in ogni quartiere e rilanciando l’utilizzo dei mezzi pubblici. Nessuno poi tocchi i percorsi che stanno portando alla pedonalizzazione dei Fori e del Tridente, liberare il centro dalle auto è una esigenza indispensabile, condivisa e che parla al mondo intero”.

Gli attivisti di Legambiente tornano a segnalato lo stato pessimo della qualità dell’aria nella capitale dopo che, già lo scorso 15 e 16 ottobre, avevano denunciato la fuoriuscita dai limiti di legge di tutte le 13 centraline della capitale e della maggior parte delle centraline del Lazio.
 

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