Assemblea-presidio al provveditorato di Roma per ‘far sentire al Governo la voce delle scuole, la contrarietà al progetto governativo’. Roma, 28 novembre dalle ore 16:00.
E ALLORA
ALZIAMO LA VOCE
IL 28 NOVEMBRE INONDIAMOLI CON LA NOSTRA PARTECIPAZIONE E CON LE MOZIONI DELLE SCUOLE
Il 14 novembre, a conclusione della campagna di consultazione sul progetto di riforma della scuola del Governo Renzi, una delegazione di lavoratori della scuola in presidio ha invano tentato di presentare più di 100 mozioni al Miur. Si tratta di mozioni approvate dalle scuole che si esprimono in maniera chiara ed inequivocabile contro il progetto di riforma del Governo.
Il Governo Renzi, lungi dall’aprire un reale confronto con chi la scuola la vive quotidianamente (alunni, insegnanti, personale ATA) il pomeriggio del 14 novembre si è letteralmente barricato nel ministero, rifiutando d’incontrare la delegazione. Nello stesso momento il Governo sparla di grandi risultati della sua proposta durante la consultazione (complice il controllo dei mezzi di comunicazione e l’impegno profuso da tutte la macchina dello Stato nel propagandare la proposta) che sembra impossibile verificare.
Mentre l’opposizione al disegno renziano all’interno delle scuole e nella società si accresce progressivamente, il Governo, noncurante della realtà effettiva (ossia il dissenso crescente) continua la sua opera di propaganda senza alcuna possibilità di verifica.
Come lavoratori autoconvocati scuola vogliamo sfidare la propaganda del Governo, a partire dai suoi agenti nel territorio ( il provveditorato), e verificare se sulla proposta di riforma che noi sosteniamo (la LIP, legge di iniziativa popolare sulla scuola) c’è più consenso o meno rispetto alle proposte del Governo. Se ci sono, ad esempio, delle scuole che si sono espresse a favore del progetto della cosiddetta “ buona scuola” oppure se il Governo è in grado di confrontarsi con noi, se ha il coraggio e la fiducia nelle proprie proposte da misurarsi con una posizione nettamente differente.
Il 28 novembre ci vediamo al provveditorato di Roma (via Pianciani, metro A fermata Manzoni) in un’assemblea-presidio dalle 16 alle 20 per far sentire al Governo, a partire dalle sue diramazioni provinciali, la voce delle scuole, la contrarietà al progetto governativo e l’alternativa che si sta costruendo dalle scuole in maniera realmente democratica e partecipata.
Lavoratori autoconvocati della scuola del Lazio
Assemblea delle scuole di Roma
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Conferenza stampa
– illustrazione dell’organizzazione per la raccolta di delibere e mozioni dei Collegi dei docenti, a seguito della Circ. di De Angelis del 3 ottobre.
– Resoconto di quanto avvenuto al MIUR , dove il giorno 14 alle ore 15 si è tentato di essere ricevuti in delegazione per la consegna delle delibere. Nella chiusura dell’ “ascolto” non solo la delegazione non è stata ricevuta, ma è staia ostacolata gravemente da un imponenente schieramento di forze dell’ordine.
Considerazioni e richieste:
-le delibere dei Collegi sono atti più probanti delle spunte sul sondaggio
– Richiesta di trasparenza nella elaborazione dei dati del Cineca (non c’era una mail di conferma dell’iscrizione, gli accessi non indicano nulla, manca la rendicontazione dei pro e dei contro sui 56mila responsi rilevati ecc)
– Trasparenza sulle spese affrontate per l’”ascolto” da parte del Governo (spot ecc) nonché denuncia del monopolio degli spazi istituzionali e delle scuole spesso gestiti da politici del PD
– Artigianalità delle strategie del comitato per la LIP e di coloro che hanno raccolto mozioni e delibere e diffuso la Lip a fronte di un ottimo risultato ottenuto e in contrasto con il massiccio spiegamento di forze a vantaggio del Piano Renzi
– Lancio del convegno Bologna del 29 novembre
– Sfida: sulla produzione di risultati analoghi a quelli conseguiti dal comitato per la LIP e dagli Autoconvocati per la raccolta di documenti dei collegi (contenenti molto spesso un punto sulla Lip)
– Proposta di incontri pubblici di confronto alla pari tra Buona Scuola e Buona Scuola della Repubblica
– L’aggiornamento della Lip mantenga i requisiti di percorso partecipato e democratico anche per la sua attualizzazione