“L’arresto in Estonia di Giulietto Chiesa, colpisce uno dei più seri e documentai giornalisti italiani che non si è mai arreso al pensiero corrente fatto di menzogne e complicità”.
L’arresto in Estonia di Giulietto Chiesa, colpisce uno dei più seri e documentai giornalisti italiani che non si è mai arreso al pensiero corrente fatto di menzogne e complicità, un collega con il quale mi onoro di lavorare come notista politico per il medesimo Consorzio televisivo Teleambiente di Roma e di Pandora tv.
Giulietto Chiesa nei momenti più difficili per le sorti della pace attraversati negli ultimi mesi ha sempre cercato di far chiarezza su ciò che il sottosegretario di Stato statunitense John Kerry tentava di far credere ai popoli di tutto il mondo, demistificando una serie di equivoci creati ad arte che avrebbero potuto portare ad una catastrofe bellica.
Chiesa si trovava a Tallin per una conferenza e il suo arresto – e si dice l’espulsione dall’Estonia – la dice lunga su certe democrazie che impediscono il dialogo e soffiano su focherelli sperando di trasformarli in incendi non più domabili. Mario Albanesi
Roma, 15/12/14
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Mario Albanesi