La protesta è indetta contro la situazione generale dell’ente e il rischio che oltre 60 tra ricercatori e tecnici vengano lasciati a casa a fine anno.
COMUNICATO STAMPA
RICERCA: OCCUPATO L’ISPRA CONTRO TAGLI E LICENZIAMENTI
USB, Renzi come Berlusconi, Galletti come Prestigiacomo
I lavoratori dell’ISPRA aderenti all’Unione Sindacale di Base tornano in lotta occupando la sala riunioni del Consiglio d’Amministrazione dell’Istituto, in via Vitaliano Brancati 48 a Roma, dove è in corso un’assemblea permanente e aperta alla quale stanno partecipando oltre 100 lavoratori.
La protesta è indetta contro la situazione generale dell’ente e il rischio che oltre 60 tra ricercatori e tecnici vengano lasciati a casa a fine anno.
I problemi causati dal tagli al bilancio dell’ente, voluti dal Governo Renzi e dai governi che l’hanno preceduto, insieme alla volontà del Ministero dell’Ambiente di demolire il ruolo pubblico dell’ISPRA e le sue attività, mettono a rischio la stessa sopravvivenza dell’Istituto ed il lavoro di ricerca e controllo ambientale finora svolto.
In particolare, il Ministero dell’Ambiente sta da tempo rinviando la firma per la proroga della convenzione sulla Strategia Marina (direttiva europea che l’Italia deve attuare entro il 2020, pena procedura di infrazione) e sulla quale l’ISPRA ha finora svolto un ruolo fondamentale. Se tale convenzione non verrà stipulata entro la fine dell’anno, oltre 20 ricercatori saranno licenziati, preludendo a una vera e propria privatizzazione delle attività, che finirebbero per essere svolte da soggetti disposti a rinunciare completamente ad un ruolo di terzietà.
Non appare casuale l’attacco a chi si occupa di ambiente, visto il ruolo di vigilanza che l’ISPRA deve svolgere anche rispetto all’impresa privata, come testimonia il caso dell’ILVA. Un attacco da inquadrare all’interno di quello generale rivolto contro tutta la ricerca pubblica in Italia: i continui tagli degli ultimi anni, sommandosi al già basso volume di investimenti nel comparto, stanno portando all’indebolimento o lo smembramento di tutti i presidi pubblici del nostro Paese.
L’USB continuerà a lottare in difesa della ricerca Pubblica, anche sostenendo le battaglie all’interno e all’esterno dell’ISPRA.
Roma, 16 dicembre 2014
Ufficio Stampa USB
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COMUNICATO STAMPA
ISPRA: LAVORATORI OCCUPANO SEDE NAZIONALE UDC
Ministro Ambiente Galletti dia garanzie per Istituto e lavoratori
I ricercatori ISPRA aderenti all’USB, in lotta contro tagli e licenziamenti, questa mattina a Roma hanno occupato simbolicamente la sede nazionale dell’UDC, partito cui appartiene il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
I lavoratori hanno consegnato una lettera rivolta ai vertici del partito e allo stesso Ministro, in cui chiedono a Galletti un incontro immediato, vista l’urgenza delle decine di contratti in scadenza al 31 dicembre, sui quali al momento non si ha notizia di proroga. Si chiede poi al titolare del Ministero vigilante sull’ISPRA che onori i pagamenti verso l’Istituto e che si arrivi finalmente alla stipula della convenzione triennale prevista dallo statuto.
Da ieri l’USB ISPRA ha iniziato la mobilitazione con l’occupazione della sala riunioni del CDA dell’istituto, a cui è seguita un’assemblea permanente durata tutto il giorno, e che prosegue anche nella giornata di oggi.
Primo risultato della protesta, l’impegno giunto dalla Sottosegretaria all’Ambiente, Silvia Velo, a confermare la prosecuzione della convenzione sulla Strategia Marina, sulla quale poggiano 23 contratti precari.
Alla Sottosegretaria Velo l’USB ha chiesto che tutti i contratti a tempo determinato vengano prorogati e che venga promossa in Parlamento un’azione del suo governo per evitare che i tagli della spending review continuino a massacrare l’ISPRA, rendendo possibile la continuazione di attività fondamentali, come quelle sul dissesto idrogeologico e della rete ondametrica nazionale, oltre all’applicazione di un piano triennale delle assunzioni, che consenta di stabilizzare tutti i precari storici dell’ISPRA.
Roma, 17 dicembre 2014
Ufficio Stampa USB