“Anche i lavoratori pubblici, al pari delle imprese, vantano un credito certo ed esigibile nei confronti della Pubblica Amministrazione in cui quotidianamente svolgono le loro funzioni al servizio della cittadinanza”.
“Sono decine di migliaia le mail con cui le lavoratrici e i lavoratori pubblici da cinque anni senza contratto e con la prospettiva di un’ormai insostenibile attesa altrettanto lunga, chiedono al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, e ai ministri Marianna Madia e Pier Carlo Padoan di essere inseriti nell’elenco dei creditori della Pubblica Amministrazione” dichiara Daniela Mencarelli dell’esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego.
“L’iniziativa lanciata sul web, (www.pubblicoimpiego.usb.it) sta riscuotendo tantissimo successo di adesioni, come dimostra il fatto che la mail di Palazzo Chigi sia andata in tilt proprio in queste ore a causa dell’altissimo numero di mail ricevute” prosegue Daniela Mencarelli.
“Anche i lavoratori pubblici, al pari delle imprese, vantano un credito certo ed esigibile nei confronti della Pubblica Amministrazione in cui quotidianamente svolgono le loro funzioni al servizio della cittadinanza. Negli ultimi cinque anni i dipendenti pubblici hanno perso mediamente 6.500 euro procapite, bruciati sull’altare delle “necessità” dell’Europa delle banche e della finanza che si accanisce contro i lavoratori pubblici, contro i diritti e contro i servizi” chiosa la sindacalista.
“Alle trentamila mail con cui il presidente Renzi e la ministra Madia hanno aperto all’inizio di quest’anno una stagione di tagli selvaggi nella Pubblica Amministrazione, rispondiamo con questa valanga natalizia, con l’assicurazione che anche nel 2015 come è stato per gli anni passati, proseguirà la battaglia di USB per il rinnovo dei contratti pubblici” conclude Daniela Mencarelli.
USB Pubblico Impiego
Roma, 22 dicembre 2014