“Tra retorica e guerra”

Il corteo dei capi di governo e di Stato davanti a migliaia di persone a Parigi è zuppo di retorica. La violenza a cui fingono di opporsi è soprattutto loro, come dimostrano quelle che si ostinano a chiamare Missioni di pace.

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TRA RETORICA E GUERRA
Il corteo dei capi di governo e di Stato davanti a migliaia di persone a Parigi è zuppo di retorica. La violenza a cui fingono di opporsi è soprattutto loro, come dimostrano quelle che si ostinano a chiamare Missioni di pace.
L’ARTICOLO COMPLETO DI ENRICO EULI

COMINCIAMO DAL RIFIUTO Ascanio Celestini
«LIBERTÉ, ÉGALITÉ, FRATERNITÉ E IL LORO DOPPO Marco Bascetta, il manifesto
IGIABA SCEGO, NOT IN MY NAME Alessandra Magliaro
TERRORISMO DI STATI E SCONTRO DI INCIVILITÀ Sergio Segio
QUATTORDICESIMO ANNO DI GUERRA E.E.
A CHI SERVE QUESTA GUERRA? A.C.
LIBERTÀ, LAICISMI E LIMITI Sergio Cabras
MAMMA, PERCHÉ QUELLA STRAGE? Marta Bonafoni
DONNE SENZA CONFINI Edit Schlaffer

IL LUOGO DEL DOMINIO
Se si scava alla radice del pensiero occidentale appare evidente come il termine oikonomia alluda prima di tutto a una società organizzata gerarchicamente. Con il tempo l’economia è diventata sempre più il luogo, impermeabile a qualsiasi critica, nel quale il dominio e la violenza di pochi vengono imposti a coloro che vivono in basso. Per questo motivo non esistono economie buone. Se si vuole uscire dal dominio e dal sopruso è necessario decolonizzare i nostri immaginari e abbandonare l’economia
IL SAGGIO COMPLETO DI ALESSANDRO PERTOSA
 

USCIRE DALL’ECONOMIA Maurizio Pallantei
L’ALTRA ECONOMIA NON ESISTE Serge Latouche
 

LA COOPERATIVA DI COMUNITÀ
I paesi muoiono prima di tutto perchè le persone parlano sempre meno tra loro, hanno smesso da tempo di condividere, occupare i luoghi e gli spazi pubblici. Le piazze piene di gente sono state sostituite da telecamere e recinti, i momenti conviviali da regolamenti e ordinanze per garantire silenzio e decoro. Inseguire la crescita infinita porta anche a questo. Tuttavia, c’è chi sperimenta modi diversi per ricomporre le relazioni sociali, come a Melpignano, noto per la Notte della Taranta e ora anche per la sua cooperativa di comunità costituita da 127 cittadini. Grazie alla cooperativa sono stati già installati 33 impianti fotovoltaici sulle case di alcuni residenti disposti ad affittare il proprio tetto. L’uti le della cooperativa viene speso per quel che serve in paese: sistemare una piazza, le strade e i marciapiedi, gli arredi di un parco, o creando nuove opportunità di lavoro (gestione di mense scolastiche, manutenzione del verde…). A decidere non è più la giunta o il consiglio comunale, ma i cittadini. Intanto da queste parti la raccolta differenziata è arrivata al 72 per cento e tutta la pubblica illuminazione si nutre con sistemi a basso consumo energetico
L’ARTICOLO COMPLETO DI MARCO BOSCHINI
 

NON FARE NIENTE, PER CAMBIARE IL MONDO
L’amministrazione aziendalista del tempo umano, con i suoi ritmi frenetici e alienanti, nuoce al cervello. Non è solo una considerazione di buon senso nè solo un giudizio etico-politico, è anche l’ipotesi centrale che prende in esame “In pausa”, il libro di Andrew Smart. Un’argomentazione esposta per lo più in modo piano e piacevole ma ancorata al rigore della scienza neurologica. Cominciamo a identificarci più con il cellulare che teniamo in tasca che con la testa che abbiamo sulle spalle, il pericolo è evidente. Inoltre, quando siamo costretti a occuparci contemporaneamente di molte attività, in genere peggiori amo il rendimento di tutte. Per difenderci da questa epidemia, Smart non ci invita a non far nulla ma a imparare a saper stare senza far nulla. Se un sistema sociale tanto nocivo si fonda sulla necessità fondamentale del lavoro, un aumento rilevante dell’ozio e dell’assenteismo sarà di certo un fattore di cambiamento auspicabile. Smart non manca infine di sottolineare il valore sovversivo dell’auto-organizzazione, allo stesso modo in cui funziona un cervello: senza costrizioni. Se le persone si rendono autonome, i capi non potranno controllarle
L’ARTICOLO COMPLETO DI HERMANN BELLINGHAUSEN
 

SMETTIAMOLA, NON SIAMO RISORSE UMANE
Il mantra è noto “produci, consuma, crepa”, ci considerano forza lavoro, naturalmente di un lavoro necessario solo al capitale per creare i loro utili. Del resto sono onesti, ci diefiniscono risorse umane. In realtà noi non viviamo grazie all’economia ma nonostante l’economia. E allora dobbiamo avere il coraggio e la lucidità per pensare a una vita in cui al centro non c’è il lavoro salariato ma ci sono le relazioni, il mutuo aiuto, l’autoproduzione, in cui agiamo per piccoli passi senza delegare a nessuno il cambiamento. A cominciare da adesso
L’ARTICOLO COMPLETO DI ANDREA BIZZOCCHI
 

AL SENATO REDDITO MINIMO E DI CITTADINANZA
I dise­gni di legge sul «red­dito di cit­ta­di­nanza», pre­sen­tato dal Movi­mento 5 Stelle, e sul «red­dito minimo», pre­sen­tato da Sel a seguito della rac­colta firme per una legge di ini­zia­tiva popo­lare, sono final­mente all’esame della com­mis­sione lavoro del Senato
LA NOTIZIA COMPLETO DI ROBERTO CICCARELLI
 

AI COMPITI CAMBIAMO L’ACCENTO
In un articolo interessante,
Lo sciopero dei compiti, Valentina Guastini, maestra, ha segnalato la campagna Basta compiti. Sullo stesso tema abbiamo ricordato quanto scritto qualche anno fa da Gianfranco Zavalloni, l’autore di Pedagogia della lumaca: Che vacanze sono se abbiamo un sacco di compiti da fare? Un’opinione parzialmente diversa sembra quella di Rosaria Gasparro, una delle amiche più importanti di Comune: lo studio individuale in una scuola a tempo pieno, spiega Rosaria con la solita pacatezza e capacità di guardare la complessità delle cose, è una strada per imparare a imparare. Il segreto è mettere in gioco curiosità ed entusiasmo, senza comunque dimenticare il diritto al sacrosanto riposo (ne aveva scritto anche in La stagione dell’imparare giocando. Di cer to serve pensare alla qualità più che alla quantità dei compiti. Infine un paio di suggerimenti. Il primo: forse abbiamo bisogno di un assalto al voto e all’ossessione della valutazione, insopportabili laboratori di competizione e discriminazione, prima dell’assalto ai compiti a casa. Il secondo: ci sono molti modi per trasformare i compiti, ad esempio, con un accento diventano “compìti”, cioè azioni piene di gentilezza… Qui l’articolo di Rosaria, tutto da leggere, per continuare a ragionare
L’ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIA GASPARRO
 

APPRENDERE FACENDO

LA GOCCIA
Dopo sei anni di austerity, con miliardi di euro pubblici utilizzati per salvare le banche, le nuove tariffe sull’uso dell’acqua sono state la goccia che ha fatto traboccare l’Irlanda. Assemblee e riunioni ovunque (centri comunitari, pub, strade, case private), blocchi di quartiere contro l’installazione dei contatori, grandi manifestazioni territoriali in autunno (alla protesta del primo novembre, diffusa in molte città, hanno partecipato più di un milione di persone, un numero enorme in un paese di soli quattro milioni di abitanti), disobbedienza fiscale di massa
L’ARTICOLO COMPLETO DI TRACY RYA N E LAURA FANO

CINQUE PASSI VERSO LA SOVRANITÀ ALIMENTARE
La Commissione Europea ha annunciato al Parlamento europeo la sua decisione di ritirare la riforma della regolamentazione del mercato sementiero, cancellando di fatto le seppur timide aperture cui la Commissione precedente era stata costretta dalle proteste dei movimenti per la sovranità alimentare. La pressione delle multinazionali sementiere, se qualcuno nutriva dubbi, è devastante. La più grande rete di contadini del mondo, La Via Campesina, non resterà certo a guardare e intanto rilancia i suoi cinque passi verso la sovranità alimentare:
1. Prendersi cura della terra
2. Agricoltura naturale, no alla chimica
3. Limitare il trasporto dei cibi e conc entrarsi sui cibi freschi e locali
4. Restituire la terra ai contadini e fermare le mega-piantagioni
5. Dimenticare le false soluzioni, concentrarsi su ciò che funziona
L’ARTICOLO COMPLETO DI GIOVANNI FEZ
 

COME COMINCIANO LE GRANDI TRASFORMAZIONI SOCIALI
Raúl Zibechi riferisce che, secondo il subcomandante Marcos, “le grandi trasformazioni cominciano come minuscoli asteroidi irrilevanti per il politico e l’analista che stanno arriba (in alto)”. Anche il pensiero femminista è di questo parere. Scrive Lea Melandri: “È attraverso modificazioni conflittuali dell’assetto dei micro poteri che si realizzano i mutamenti più radicali dei modi di vita e dei meccanismi di riproduzione sociale”….
L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO CACCIARI SEGUE QUI

LE RINNOVABILI METTONO LA FRECCIA
Ufficiale: in Germania sono diventate la prima fonte di generazione elettrica. Un risultato che molti ritenevano impossibile qualche anno fa LA NOTIZIA COMPLETA
 

IN FUGA DALLA LEVA E DELLA DITTATURA
Sono stati 20.000 secondo l’UNHCR i richiedenti asilo eritrei nel solo 2013, il 77 per cento in più rispetto all’anno precedente. Numeri altissimi per un Paese di neanche 6 milioni di cittadini e che ci dicono molto sulla brutalità della dittatura di Asmara dalla quale questi uomini e queste donne cercano di fuggire
ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE 

RIPARTIRE DALLE FERROVIE ABBANDONATE
Treni e bici: e se recuperassimo le 196 ferrovie in disuso
LA NOTIZIA COMPLETA DI DOMENICO FINIGUERRA

 

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