“Il silenzio assordante del PD di fronte alla pubblica denuncia di Sergio Cofferati di infiltrazioni fascio-mafiose nella sinistra italiana, fa il paio con la impudica resurrezione del più inquietante personaggio della storia politica del Paese”.
Il silenzio assordante del Partito Democratico di fronte alla pubblica drammatica denuncia di Sergio Cofferati di infiltrazioni fascio-mafiose nella sinistra italiana – documentata dalle cronache delle primarie liguri e confermata da quelle delle ultime ore dall’Emila Romagna – fa il paio con la impudica resurrezione del più inquietante personaggio della storia politica del Paese, a cura del Partito Democratico stesso.
Prendono per il Cuperlo, balbettando qua e là ipocriti disappunti, anziché reagire come il momento richiederebbe, di fronte ad un attacco senza precedenti e di spudorata evidenza ai fondamentali della Costituzione Repubblicana.
Il Senato ha approvato un testo della legge elettorale che neppure i senatori conoscono, con modifiche non passate attraverso il dibattito in commissione e poi in aula. Stupro delle più elementari regole, possibile solo in virtù di una vergognosa – e mai voluta dai cittadini – maggioranza di governo, formata per via extraparlamentare, dentro la quale ribollono i liquami di interessi illegali, in quanto tali inconfessabili.
Con l’uso allarmistico e al tempo stesso incompleto dell’informazione del
Triggitris
https://www.youtube.com/watch?v=IT_LMHS9i-4
cercano di depistare l’attenzione dell’opinione pubblica dal più grave delitto di tutti i tempi, consumato a danno del Paese: lo stupro della democrazia, contro il quale serve una forte mobilitazione sociale autentica, per riportare la politica ai cittadini – PASSAPAROLA
edicolamia