L’USB Lavoro Privato ha indetto da oggi, giovedì 12 settembre, lo sciopero dei dipendenti della Rossi Transword s.r.l, società che gestisce la movimentazione merci per il Centro Agroalimentare di Roma.
COMUNICATO STAMPA
CENTRO AGROALIMENTARE ROMA: DA OGGI SCIOPERO AD OLTRANZA NELLA MOVIMENTAZIONE MERCI CONTRO I LICENZIAMENTI
L’USB Lavoro Privato ha indetto da oggi, giovedì 12 settembre, lo sciopero dei dipendenti della Rossi Transword s.r.l, società che gestisce la movimentazione merci per il Centro Agroalimentare di Roma, una delle più importanti strutture europee per la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli ed ittici, che rifornisce più di 3 milioni di cittadini.
Dallo scorso 15 settembre la Rossi Transword comincia ad operare al CAR assumendo 21 lavoratori full time provenienti dalla precedente convenzionata cooperativa. Adesso, dopo soli 5 mesi, la società ha deciso di licenziare 4 lavoratori. I motivi ufficiali dei licenziamenti sarebbero legati a problemi di fatturato, costo di lavoro e gestione dei servizi.
C’è però da ricordare che il CAR, con il consenso della Regione Lazio, dopo un accordo sindacale con la Rossi Transword ha investito circa 300.000 euro di soldi pubblici per la gestione del servizio, oltre ad azzerare per 6 anni il canone d’affitto dei locali magazzino, a fronte del mantenimento dei posti di lavoro.
Ora la Rossi Transword licenzia 4 lavoratori, anche se nei mesi scorsi ha assunto 8 nuovi dipendenti con contratti precari. Secondo l’USB, si sta dunque sostituendo lavoro stabile con lavoro precario. Una precarietà ampiamente diffusa al CAR, dove dilaga anche il lavoro nero in cui vengono sfruttati tanti migranti.
Questa mattina, dopo aver liberato le piattaforme dalle merci deperibili, i lavoratori della Rossi Transword hanno aderito in massa allo sciopero, bloccando l’attività di carico-scarico merci ed attuando un corteo interno per sensibilizzare gli altri lavoratori del CAR. Sono giunti a portare solidarietà esponenti delle CLAP (Camere del Lavoro Autonomo e Precario ) di Roma.
Lo sciopero proseguirà ad oltranza finché non verranno ritirati tutti i licenziamenti.
Roma, 12 febbraio 2015
Ufficio Stampa USB