“Un atto di inciviltà la mancata proroga degli sfratti per anziani, malati terminali, portatori di handicap e nuclei con minori”. Necessaria “una forte protesta contro l’arroganza del ministro Lupi”.
comunicato stampa
13 febbraio 2015
SFRATTI: UN ATTO DI INCIVILTA’ LA MANCATA PROROGA PER ANZIANI, MALATI TERMINALI, PORTATORI DI HANDICAP E NUCLEI CON MINORI. E’ NECESSARIO CHE LA SOCIETA’ CIVILE LANCI FORTE UNA PROTESTA E CHE IL PARLAMENTO ABBIA UNO SCATTO CONTRO L’ARROGANZA DEL MINISTRO LUPI.
Dichiarazione di Walter De Cesaris, segretario nazionale Unione Inquilini
“Apprendiamo dalle agenzie che il ministero delle infrastrutture in queste ore sta lavorando a un emendamento, fermo restando il no a qualsiasi proroga, anche limitata, per gli sfratti per finita locazione e solo per le famiglie in gravi difficoltà sociali e personali.
Se non fosse che la questione coinvolge persone in carne e ossa con pesanti drammi, potremmo parlare di una farsa: il governo ha assunto una decisione così grave, senza avere idea della soluzione da adottare per far fronte alle conseguenze che si producono!
Il Ministro Lupi continua nella sua opera di depistaggio, in particolare rispetto a un decreto (comunque ancora non pubblicato) che stanzia 25 milioni di euro a favore di queste famiglie.
Si tratta, in realtà, di una minestra riscaldata: non sono fondi nuovi ma si sottrae il 25% del fondo sociale affitti per il 2015 (100 milioni in tutto, due terzi in meno di quanto fosse lo stanziamento 15 anni fa, con la metà degli sfratti di oggi) destinato alle famiglie “border line” per il rischio morosità. Una sorta di guerra tra poveri.
Anche prendendo per buona questa misura, la sua concreta attuazione non ha tempi rapidi:
1. Si deve pubblicare il decreto sulla ripartizione dei fondi alle regioni;
2. I fondi devono essere concretamente trasferiti (non sono due atti contestuali);
3. Le Regioni devono assegnare le risorse ai comuni e trasferire concretamente i soldi (anche in questo caso, non sono due atti contestuali);
4. I comuni debbono fare i bandi, stilare delle graduatorie, rispetto alle quali devono dare un tempo per i ricorsi;
5. A questo punto i contributi sono erogabili.
Quanto tempo passa per tutta questa procedura? Ad essere ottimisti, non meno di 8/9 mesi.
Per fare solo due esempi: il comune di Roma, oggi sta dando il contributo affitto relativo al 2011, quello di Napoli attende ancora dalla regione l’assegnazione delle risorse relative al fondo sociale del 2010 (e non sono casi isolati o le peggiori situazioni). Insomma, senza proroga, le famiglie saranno sfrattate ben prima di avere la possibilità del contributo!
Come possono sostenere il mercato privato delle locazione nuclei e singoli ( per lo più anziani) che hanno nella maggior parte redditi bassissimi?
Sottolineiamo, infatti, come questo contributo di 25 milioni è solo per il 2015 e nulla c’è a partire dal 2016. I nuovi contratti di affitto a canone concordato sono di tre anni (rinnovabili automaticamente di altri due se c’è disdetta ). Dove si può trovare un proprietario che fa un contratto a una persona con quei redditi bassi, sulla base di un ipotetico contributo di cui non conosce in precedenza l’entità e che è limitato al 2015 mentre il contratto dura almeno 3 anni più 2 ?
In pratica, questo contributo assomiglia più a una buonuscita una tantum (un pò di soldi in cambio che te ne vai) che un modo per determinare il passaggio da casa a casa.
Allo stato, la proposta del governo si presenta come assolutamente ipocrita e vergognosa. Una follia sociale ai danni dei più poveri e indifesi.
Abbiamo scritto oggi un appello ai sindacati pensionati e alle associazioni per la tutela dei portatori di handicap e dei minori: facciamo sentire tutti assieme la nostra protesta e chiediamo al Parlamento uno scatto che impedisca lo scempio che il Ministro propone.”
Unione Inquilini – Segreteria Nazionale
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