Roma, operatori senza stipendio occupano istituto per ciechi

Un folto gruppo di operatori insieme ai familiari degli utenti ha manifestato e occupato l’Istituto S. Alessio per i Ciechi per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati e la ripresa del servizio domiciliare interrotto da metà dicembre.

 

COMUNICATO STAMPA

ROMA: OCCUPATO ISTITUTO PER CIECHI S. ALESSIO
OPERATORI SENZA STIPENDIO E UTENTI SENZA SERVIZI

Questa mattina a Roma un folto gruppo di operatori insieme ai familiari degli utenti ha manifestato e occupato l’Istituto S. Alessio per i Ciechi per chiedere il pagamento degli stipendi arretrati e la ripresa del servizio domiciliare interrotto da metà dicembre. Sullo striscione appariva la scritta: “Diritto allo studio per i non vedenti. Basta precarietà per gli operatori”.

Si tratta di operatori, che da anni (anche più di dieci) lavorano con contratti co.co.co. per assicurare il diritto allo studio ai non vedenti, intervenendo sia nelle scuole che a domicilio. Operatori che pertanto sono esclusi dalla paga durante i mesi estivi, né godono di alcun diritto su infortuni, malattie, gravidanza, ecc.

I lavoratori ed i rappresentanti dell’USB sono stati ricevuti nella sala del Teatro dell’Istituto dal Direttore Organtini, che ha assicurato l’immediato pagamento degli stipendi di novembre e dicembre e la ripresa del servizio domiciliare a partire da lunedì prossimo 2 marzo.

Al centro della discussione, la nuova bozza di contratto co.co.co. per i circa 240 operatori del Lazio, nella quale compariva una clausola secondo cui gli stipendi potevano venir erogati solo “previo pagamento dell’Ente committente”, ovvero la Regione Lazio. I lavoratori hanno giustamente preteso che questa clausola sia eliminata, invitando più volte il Direttore a fare fronte comune verso l’Amministrazione regionale per garantire continuità del servizio e sicurezza contrattuale agli operatori.

Il Direttore ha invitato una delegazione di operatori a partecipare all’incontro del 9 marzo prossimo, nel quale verranno illustrate le linee guida di rilancio e rinnovamento del S.Alessio.

“Questa condizione di estrema precarietà, nella quale si trovano tutti gli operatori di questo settore, è fortemente lesiva sia dei loro diritti più elementari sia del diritto allo studio, che per la Costituzione andrebbe garantito a tutti, compresi i cittadini non vedenti o affetti da altri handicap”, ha dichiarato dopo l’incontro Riadh Zaghdane, della Federazione USB di Roma.

“Uscire da questa situazione è un impegno che devono assumersi tutte le parti coinvolte, la Regione Lazio e la Città Metropolitana, che sta subentrando alla Provincia. Perciò accogliamo con favore l’impegno che il Direttore Organtini ha assunto davanti alla nostra delegazione di modificare a partire dal 2016 la condizione contrattuale di tutti gli operatori, passando ad un contratto a tempo indeterminato”, ha concluso Zaghdane.

Roma, 27 febbraio 2015

Unione Sindacale di Base Roma e Lazio
Via dell’Aeroporto, 129 – 00175 Roma – tel. 06/762821, fax 06/7628233 – web: www.usb.it e-mail: lazio@usb.it

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