“A vent’anni non puoi aspettare le istituzioni”

“A vent’anni non hai tempo per la legalità dei burocrati che hanno tirato il freno a mano e inchiodato il mondo. A vent’anni apri il portone di un cinema chiuso e monti su una terrazza per proiettare un film, come hanno fatto i ragazzi del cinema America”.

 

 

NEWSLETTER DI COMUNE

A VENT’ANNI NON PUOI ASPETTARE LE ISTITUZIONI
“A vent’anni non hai tempo per la legalità dei burocrati che hanno tirato il freno a mano e inchiodato il mondo. A vent’anni apri il portone di un cinema chiuso e monti su una terrazza per proiettare un film, come hanno fatto i ragazzi del cinema America. A vent’anni non puoi aspettare che le istituzioni si muovano col peso di un elefante quando fa il passo della formica. Non hai tempo per la delibera del sindaco che prende una decisione solo dopo aver messo d’accordo le correnti del suo partito, e poi il proprio partito con gli altri della coalizione, e poi tutta la coalizione con i partiti d’opposizione, e poi l’amministrazione comunale con Provincia, Regione e governo naziona le, e poi la politica con gli affari, e poi la massoneria e il salotto e l’economia e la Chiesa e l’altare e il confessionale e la sagrestia e tutta la catena di sant’antonio”
L’ARTICOLO COMPLETO DI ASCANIO CELESTINI

TUNISI FERITA SI APRE AL FORUM MONDIALE
La traccia di sangue che un piccolo manipolo di terroristi ha lasciato su Tunisi, e su tante famiglie di turisti da tutto il mondo, non ha scosso la determinazione dei movimenti sociali internazionali. “Saremo oltre 50.000 questa settimana (24-28 marzo) nel Campus Universitario di al-Manar a Tunisi per il Forum sociale mondiale del 2015 – scrive Martina Pignatti Morano di Un ponte per… – Lo dobbiamo ai compagni tunisini che ci hanno chiesto una presenza massiccia come segnale dimostrativo a chi vuole seminare terrore in nome del fondamentalismo e di malcelati interessi di controllo sui gasdotti che arrivano in Europa. E lo dobbiamo alla memoria delle vittime del Bardo che piangeremo a Tunisi, come piangeremo le vittime delle guerre che d evastano la regione, e i morti che le mafie dei trafficanti e le politiche europee in tema di immigrazione fanno ogni mese nel nostro mare”
L’ARTICOLO COMPLETO DI MARTINA PIGNATTI MORANO
 

LA TUNISIA DOPO IL DOLORE PATRIZIA MANCINI

L’UTOPIA DELLE LOTTE DI OGNI GIORNO
Se guardiamo al di là dei media, dei governi e della finanza, possiamo vedere un mondo di lotte: nelle scuole devastate dalle politiche di austerità governative nonché dal progetto esplicito di non educare al pensiero vi sono insegnanti che trasmettono calore e speranza; nei quartieri delle città degradate dall’assenza di politiche sociali, culturali e dalla povertà vi sono cittadine e cittadini che si organizzano per combattere la barbarie che avanza (con le spinte all’intolleranza e al razzismo); nel mondo del lavoro pubblico e privato ci sono tante lavoratrici e lavoratori che fanno il loro lavoro con onestà e si oppongono allo sfruttamento. Il primo problema di quelli che sono in basso è la loro invisibilità. Tuttavia, quelli che sono in alto lo sanno e temono coloro che in molti modi nutrono la speranza
L’ARTICOLO COMPLETO DI ALAIN GOUSSOT

MONDI DIVERSI GIÀ ESISTONO. NOI PROVIAMO A RACCONTARLI

IL BRASILE CHE VERRÀ
Le oceaniche manifestazioni del 2013 l’avevano mostrato con chiarezza: non si tratta del logoramento di un governo ma di qualcosa di più profondo: in Brasile s’è concluso un ciclo virtuoso di crescita e pace sociale. Il mito “lulista” comincia a dissolversi. L’economia non riesce più a sostenere un modello che, mentre garantiva profitti senza precedenti per la finanza, l’edilizia e l’agro-business, era riuscito ad aumentare il salario minimo e il credito per i lavoratori e aveva ambiziosi programmi contro la povertà. Il modello di governabilità del Pt è esaurito. Lo dicono alcuni dei movimenti sociali più indipendenti, come i Sem Teto, ma lo dice anch e l’ex presidente Cardoso, il nemico storico di Lula. D’altra parte, quello eletto nel 2014 è il parlamento più conservatore dai tempi dal golpe del 1964. La lobby della pallottola, militari e polizia, è cresciuta del 30 per cento, quella dei latifondisti del 33 e quella degli industriali ha 190 membri. La democrazia brasiliana è stata sequestrata dalle imprese, segnala Stédile dei Sem Terra, le dieci maggiori finanziano il 70 per cento del parlamento. La presidenta Dilma annaspa, ha messo un Chicago Boy all’economia, fa tutto quel che in campagna elettorale aveva giurato di non fare, denigra e sottovaluta, con gli intellettuali del partito, i milioni di patecipanti a una protesta sociale inevitabilmente strumentalizzata dall’opposizione. Solo un nuovo ciclo di intense e radicali lotte popolari anti-liberiste, capace di aggredire il rimosso dall’era del Pt, le disuguaglianze, potrebbe forse frenare l’immi nente avanzata della destra politica brasiliana
L’ARTICOLO COMPLETO DI RAÚL ZIBECHI

45 RAGIONI CHE NUTRONO LA DISPERSIONE SCOLASTICA
La dispersione si annida …
√ nell’imporre un unico modello organizzativo di scuola;
√ nel far cadere dall’alto strategie e scelte organizzative;
√ nell’umiliare costantemente la scuola dei piccoli privandola di tempo e risorse;
√ nella mancanza di attenzione per il tempo di cui necessita la didattica della conversazione, dell’argomentazione, dell’ascolto, del confronto, della solidarietà;
√ nel numero alto di alunni per classe;
√ nelle scelte miopi che non prevedono risorse adeguate per sostenere i docenti e le famiglie nell’impegno verso i portatori di qualche disabilità e disagio;
√ nell ‘”intrattenimento terapeutico” di alcuni bambini fuori dalla classe di appartenenza (e dai suoi percorsi didattici) con la “motivazione” della personalizzazione;
√ nell’errore visto come mancanza di abilità e non come risorsa;
√ nell’accanimento valutativo a partire dalla scuola dell’infanzia;
√ nella mania di tutto tenere sotto controllo per mezzo di organizzazione, progettazione, valutazione;
√ nella lezione come trasmissione (più veloce senza ombra di dubbio) al posto di quella che lancia il sasso e fa circolare le idee finché non si tramutano in scoperte;
√ nel percepire il bambino e la bambina come futuri lavoratori, individualmente considerati portatori di competenze e non come soggetti in relazione di solidarietà con i pari della classe
L’ARTICOLO COMPLETO DI CLAUDIA FANTI

ASSEMBLEA NAZIONALE DEL MONDO DELLA SCUOLA
Matteo Renzi è andato alla Luiss School of government per parlare, tra le altre cose, di scommessa sulla scuola e di “chance di essere una superpotenza mondiale“. Il 12 aprile a Roma Assemblea nazionale di tutto il mondo della scuola (insegnanti, di ruolo e precari, impiegati, collaboratori, studenti e genitori) per rifiutare la Cattiva scuola, per dire no al preside sceriffo e all’aziendalizzazione della scuola
L’ARTICOLO COMPLETO

TRIPLICATI GLI ORTI URBANI
Gli orti urbani in Italia sono triplicati in due anni e hanno raggiunto il record di 3,3 milioni di metri quadri. A livello nazionale sono 57 le amministrazioni comunali capoluoghi di provincia che hanno messo a disposizione orti per i cittadini. A questi spazi se ne aggiungono altri occupati da gruppi spontanei, spesso giovanili. Un movimento enorme che con la primavera torna a essere più visibile
LA NOTIZIA COMPLETA

CASE A 1 EURO: ALTRI COMUNI ADERISCONO
Dopo Salemi, Gangi, Carrega Ligure, anche Lecce nei Marsi
LA NOTIZIA COMPLETA

LA LOGICA DEL DOMINIO
Abbiamo cominciato con il possesso della terra (agricoltura), poi degli animali (pastorizia-allevamento), quindi delle donne (società patriarcale) e poi di chiunque altro (schiavitù, lavoro dipendente, massificazione). L’avere non basta mai, non ha limiti. Viviamo sotto il dominio del denaro, viviamo per mercificare tutto, noi umani compresi: siamo diventati “risorse umane” e la definizione non ci fa neppure orrore. Il denaro e l’economia, ancor prima che essere mezzi concreti di sfruttamento, sono uno schema di pensiero, una logica. Per questo cerchiamo di controllare e dominare. Ma controllare e dominare disumanizzano chi è dominato come chi domina. È tempo di rompere questo incubo, dipende da noi 
L’ARTICOLO COMPLETO DI ANDREA BIZZOCCHI

GELOSIA, RAPTUS, TRAGEDIA. SMETTIAMOLA, PER FAVORE
Una donna muore uccisa da un uomo ogni due/tre giorni. L’ultima è stata la 36enne Carmela Morlino, massacrata a coltellate dal compagno. Sui media danzano le consuete frasette: alla base del delitto ci sarebbe la gelosia… una relazione ormai terminata, una coppia come tante, un uomo un po’ brusco. Ma un momento:
– 3 gennaio 2015, Napoli, Paolina Gargiulo, 69 anni: strangolata con un filo elettrico.
– 15 gennaio 2015, Benevento, Aurora Marino, 51 anni: uccisa con 30 coltellate.
– 18 gennaio 2015, Giugliano, Annamaria Riccardo (cognome da sposata, il suo non è riportato da nessuna parte), 49 anni: uccisa da colpo di pistola al torace.
– 28 gennaio 2015, Pavia, Laura Carla Lod ola, 55 anni: sequestrata in casa e morta di fame.
– 1° febbraio 2015, Campigliano, Giustina Copertino, 29 anni: uccisa da vari colpi di pistola.
– 10 febbraio 2015, Moncalieri, Magda Valcelian, 27 anni: uccisa a bastonate.
– 15 febbraio 2015, Gioia del Colle, Antona Cirasola, 55 anni: uccisa a colpi di piccone.
– 4 marzo 2015, Firenze, Marinella Bertozzi, 50 anni: uccisa da calci, pugni, colpi sferrati con un bastone metallico.
– 16 marzo, Brescia, Angela Mura, 54 anni: cranio sfondato da corpo contundente…
Dramma. Raptus. Gelosia. Movente passionale. Tragedia. Ovvero, gli ingredienti del brodo di coltura fornito alla violenza maschile dalla maggioranza dei media italiani
L’ARTICOLO COMPLETO DI MARIA G. DI RIENZO

SE GLI ASILI NIDO DIVENTANO AZIENDE
Per grandi problemi strutturali è stato detto chiaramente che i soldi non ci sono. Intanto si modificano i contratti dei dipendenti comunali: le educatrici saranno costrette a lavorare più ore e guadagnare meno; al nido il rapporto educatrice/bambino e di uno a sei, con il nuovo contratto, questo rapporto salta. Per chi non lo sapesse, gli asili nido italiani sono stati all’avanguardia nel mondo, così come la nostra tradizione pedagogica. Ma davvero possiamo permetterci di risparmiare sulla scuola, o ancora più sulla prima infanzia, mettendo a rischio bambini così piccoli?
L’ARTICOLO COMPLETO DI LAURA FANO

IL CESTINO DEI TESORI
Pigne, conchiglie, palle di lana, pennelli, cucchiai da cucina, mollette, scatoline colorate, campanelli di biciclette, formine per dolci…. Bastano creatività e riuso: il cestino per bambini raccoglie oggetti comuni non giocattoli. Ecco perché e, soprattutto, come prepararlo
L’ARTICOLO COMPLETO DI MARZIA RUBEGA

NEOCOLONIALISMO
L’Europa vuole costruire dei campi chiusi dove trattenere, detenere e rastrellare i migranti. Bloccarli. A tutti i costi. La nuova politica migratoria ufficiale dell’Ue è chiara: cooperare con le dittature, coinvolgerle nelle operazioni di respingimento e di deportazione delle persone in fuga, per riconsegnare profughi e potenziali rifugiati politici ai loro torturatori. O rinchiuderli in invisibili e lontane prigioni-lager di cui non si sa nulla. L’Ue, terrorizzata dall’ossessione di essere presa d’assalto, è in guerra e attacca militarmente attraverso paesi terzi
L’ARTICOLO COMPLETO DI FLORE MURARD-YOVANOVITCH

QUALE NEW DEAL
Una volta – per essere competitivi – si svalutava la moneta, oggi si svaluta il lavoro: meno diritti, meno tutele, meno retribuzione. “Servirebbe una politica pubblica per il lavoro – scrive Giulio Marcon -, una sorta di piano straordinario del lavoro fondato sugli investimenti pubblici per creare occupazione nella risposta alle grandi emergenze nazionali (lotta al dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, “piccole opere”, ecc.) e nelle frontiere delle nuove produzioni (mobilità sostenibile, energie pulite, ecc.). Servirebbe un’agenzia nazionale come quella (la Works Progress Administration) che fu creata da Franklin Delano Roosevelt durante il New Deal. E servirebbero degli investimenti “pazienti” (che dann o riscontro sul medio periodo) in settori fondamentali per creare buona economia e buona occupazione: nell’innovazione e nella ricerca, nel settore formativo ed educativo e nella coesione sociale. E poi, bisognerebbe riprendere un discorso che oggi può sembrare in controtendenza, sicuramente rispetto alle politiche neoliberiste, ma quanto mai attuale e necessario: la riduzione dell’orario di lavoro”
L’ARTICOLO COMPLETO DI GIULIO MARCON
 

IL TESORETTO CHE FA PAURA ALLA FINANZA
Un tesoretto fino a 6 miliardi di euro l’anno per l’Italia, da destinare alle spese sociali. È la stima di un nuovo studio sul gettito della Tassa europea sulle Transazioni Finanziarie
L’ARTICOLO COMPLETO DI ANDREA BARANES

IL PAESE DEI CIECHI E L’ECLISSI SOLARE
Pochi secondi di buio, di vero buio, quello che si vede di giorno, l’assenza di luce che per molti, troppi, significa normalità, il semplice esistere delle vite trascurabili, che si alzano al mattino e lottano senza arrendersi nemmeno laddove il riposo sarebbe l’azione religiosa per eccellenza, senza il bisogno di tirare in ballo le divinità di turno
L’ARTICOLO COMPLETO DI ALESSANDRO GHBREIGZIA BIHER

LA PASTA MADRE. LE DOMANDE CHIAVE
Che cos’è la pasta madre?
Dove posso procurarmela?
È possibile autoprodurre la pasta madre?
Che cosa mi serve per fare il pane con la pasta madre?
Con che cosa si “rinfresca” la pasta madre?
Dove si conserva?
L’ARTICOLO COMPLETO DI CHIARA SPADARO
 

50 PERSONE HANNO FATTO IL PANE INSIEME: ECCO PERCHÉ

PRIMAVERA
di Gianni Rodari

Conosco una città
dove la primavera
arriva e se ne va
senza trovare un albero
da rinverdire,
un ramo da far fiorire
di rosa o di lillà:

Per quelle strade murate
come prigioni
la poveretta s’aggira
con le migliori intenzioni:
appende un po’ di verde
ai fili dei tram, ai lampioni,
sparge dei fiori
davanti ai portoni,…. SEGUE QUI

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