Si iniziò a parlare in modo informale di Free Energy, con esperimenti diretti effettuati davanti al pubblico, a Calcata, durante un convegno organizzato dal Circolo Vegetariano VV.TT., sul tema dell’ecologia profonda.
Si iniziò a parlare in modo informale di Free Energy, con esperimenti diretti effettuati davanti al pubblico, a Calcata, durante un convegno organizzato dal Circolo Vegetariano VV.TT., sul tema dell’ecologia profonda, chiamato “Il Senso della Vita”, il 26 novembre 2006 e tenuto al Granarone. Fu Vittorio Marinelli, di European Consumers, con alcuni suoi sodali a proporre l’argomento, anche in vista di una ecologizzazione energetica.
Ed ancora il 9 novembre 2008, a Roma, European Consumers ripropose la Free Energy, nei diversi metodi alternativi quali: la fusione a freddo, le ultime scoperte sui pannelli fotovoltaici, i generatori di gas alimentati ad acqua. etc.
Gli esperimenti pratici effettuati durante lo svolgimento del convegno riguardavano anche i generatori di gas di Brown alimentati ad acqua e la fusione al plasma elettrolitico (fusione fredda).
“I Generatori di gas di Brown – spiega Eugenio Martucci – possono essere utilizzati per ridurre le emissioni inquinanti dall’80 al 90% e di abbattere i consumi dal 30 al 60%.” All’interno del convegno furono portati dei generatori in grado di dimostrare alcune delle potenzialità di questo gas. Altro esperimento importante è stato quello realizzato da Renzo Mondani (ricercatore elettronico) sulla fusione a freddo. Grazie alle applicazioni pratiche di questa forma di energia è possibile riscaldare acqua – rispetto ad un tradizionale scaldabagno – consumando tre volte meno in termini di energia elettrica ed in un tempo di soli 15 minuti.”
Successivamente il discorso andò vanti nel convegno “Eppur si Fonde” organizzato a Roma nel 2010, ancora da European Consumers, in quel caso erano presenti anche ricercatori del CNR, oltre a fisici e ingegneri. Che si dimostrarono favorevoli alle possibilità espresse. In quell’occasione fu anche illustrata la teoria del professor Cardone che concerneva la sonofusione.
“Il Cardone l’ha chiamata “fusione piezonucleare”, cioè derivante da elementi non radioattivi, con un modello forse discutibile, ma che unifica la sonofusione alla fusione fredda: la differenza è l’uso della corrente attraverso impulsi in frequenza, nel caso della sonofusione, o le cui scariche sono lasciato alla cella stessa, in caso di quella fredda. In più accosta le formule alla teoria nucleare classica. La fusione comunque non risultava assolutamente teorica, in quanto le celle sono state attivate ed emettevano plasma.” Così relazionò Eugenio Odorifero, uno dei partecipanti al
convegno.
Ed ora, ipotesi verosimile, sembra che sia stato avviato un tentativo concreto da parte della Russia di Putin di attivare fonti energetiche pulite a costo zero.
Ecco uno stralcio dell’articolo apprso recentemente su sul sito Chiave Orgonica: “Il fondo russo per “La free energy” andrà a finanziare diversi progetti paralleli, molti dei quali affondano le loro radici negli studi del celebre e incompreso Nikola Tesla. Tra questi progetti capeggia quello degli scienziati russi Leonid e Sergey Plekhanov, per la ricostruzione della Torre Tesla (Wardenclyffe Tower), uno strumento in grado di portare energia nel mondo senza l’ausilio di fili e in maniera assolutamente gratuita, con un impatto ambientale praticamente nullo. Dietro a questa mossa, però, non vi è soltanto il desiderio di affermarsi, e smascherare le lobby energetiche mondiali, ma anche la necessità di portare energia elettrica alle popolazioni rurali che a causa al fabbisogno crescente e agli embarghi rimangono spesso senza energia elettrica.”
Paolo D’Arpini
Portavoce di European Consumers Tuscia