“In una settimana più di mille morti in due stragi annunciate che hanno responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei governi dell’Ue e italiano che consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte”.
3 MAGGIO, SCAMPAGNATA CON COMUNE
La Taverna Comunale in primavera è prima di tutto un pic-nic. Domenica 3 maggio, siamo alla Fattoria Sociale “Tenuta della Mistica” di Agricoltura Capodarco, a Roma. Si comincia alle 11 accogliendo una persona speciale come Hugo Blanco, che ha dedicato la vita alla lotta per la terra in America latina e oggi contro le multinazionali del cibo. In contemporanea parte il laboratorio per bambini “Lasciamoci contagiare dalla natura” (Giochiamo con i quattro elementi/Giochiamo con i cinque sensi) condotto da Anna Bruno. Alle 13 pranzo bio con prodotti di stagione (nei prossimi giorni il menù completo). Insomma, una bella gita per grandi e piccoli, in un pezzo di campagna romana. Per partecipare al pranzo, destinato sostenere la fragile quanto vivace avventura di comunicazione indipendente di Comune, viene proposta una quota/donazione di 15 euro (10 per i bambini): è indispensabile prenotare scrivendo a info@comune-info.net.
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MILLE MORTI. MA SEMBRANO FANTASMI
“In una settimana più di mille morti in due stragi annunciate. Stragi che hanno responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei governi dell’Ue (compreso quello italiano) che consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte… Non c’è più tempo da perdere. Si aprano subito vie d’accesso legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte. Il governo italiano, in attesa dell’intervento europeo, assuma le sue responsabilità e riattivi subito un programma di ricerca e salvataggio… Erano persone in carne e ossa. E invece sembrano fantasmi…” L’APPELLO COMPLETO PER UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE MARTEDÌ 21 APRILE. A ROMA APPUNTAMENTO A MONTECITORIO
NON CREDO A UNA SOLA PAROLA DI CIÒ CHE DICONO
“Dovrebbero rispondere gli Stati dove risiedono le multinazionali che lucrano su qui paesi, dovrebbero rispondere tutti gli Stati che hanno bombardato stati sovrani, uccidendo migliaia di civili e portando caos in ogni posto dove sono andati, Libia compresa…. Tutti lucrano in Africa, tutti, multinazionali del petrolio, comprese le nostre, sul Delta del Niger, multinazionali del cibo requisiscono i terreni ai contadini per le loro coltivazioni di monocoltura transegenica, li usiamo come discarica di rifiuti tossici, di medicinali scaduti, li sfruttiamo per un pugno di riso nelle miniere di diamanti, di oro, di coltan. Assassiniamo i loro leader migliori… Io non so che cosa ci sia dietro tutta questa storia – scrive Fiorella Mannoia -, ma di sicuro non credo a una sola parola di quello che ci raccontano….”
IL MESSAGGIO COMPLETO DI FIORELLA MANNOIA
IL SUONO DELL’ULIVO
«”Ci sono posti dove bisogna esserci, perché se non ci siamo cosa racconteremo ai nostri figli” dice Florenza sotto uno degli ulivi segnati di rosso. Per questo domenica siamo ad Oria, dove hanno abbattuto gli alberi. Per questo qui c’è un presidio permanente di giovani: sono quelli che sono saliti sugli alberi, sulle ruspe. Che lo rifaranno. È da qui che vogliono ripartire. È da qui che vogliono costruire consapevolezza ecologica su come abitare la terra…. Mattia mostra come autoprodurre biofertilizzanti…. Un elettrodo nelle radici e uno sulle foglie e si diffonde il suono dell’ulivo, le vibrazioni della sua linfa catturate dal sintetizzatore e trasformate in musica dal pianoforte. È un suono malinconico, l’albero non sta bene, ma è vivo… “700 in fondo al mare. Siamo qui per gli ulivi ma siamo anche lì. C’è un collegamento sentimentale – dice Jean Claude – con chi soccombe per l’indifferenza, una specie tutta umana di Xylella»
L’ARTICOLO COMPLETO DI ROSARIA GASPARRO
ALL’OMBRA DEGLI ULIVI È NATO UN MOVIMENTO
È un fiume in piena il Salento, che i politici non sanno ascoltare, i mercanti non vogliono riconoscere, i grandi media non riescono a capire e a mostrare. Rabbia, creatività, determinazione si diffondono in molti modi. Almeno tre presidi permanenti nelle campagne, azioni di pressione al livello europeo e sotto i tribunali, campagne di informazione con centinaia di incontri nei territori (non solo in Puglia), uso costante dei social network, iniziative di artisti, ma anche pic-nic festosi e ribelli come quello di domenica scorsa a Veglie. Persone di età e percorsi diversi mettono in comune saperi e pratiche, dubbi e lotte, storie e speranze. Hanno già rotto la gabbia di silenzio e bugie del gov erno, hanno costretto a ridurre il numero di alberi da abbattere, hanno fermato per il momento le operazioni di abbattimento degli ulivi, ma soprattutto hanno cominciato a rifiutare la dittatura del denaro e a riempire di senso la parola comunità. Un movimento di questo tipo, dicono, qui non si era mai visto.
UNA GALLERIA FOTOGRAFICA
LETTERA APERTA A UN FORESTALE
«Caro forestale, io ti ho visto. Ti ho visto salvare un animale, svelare una frode, spiegare la natura a una classe di bambini, spegnere un fuoco con una pompa vecchia di almeno trent’anni…. Qualche giorno fa ti ho anche visto in lacrime davanti a un ulivo centenario che vi hanno voluto far abbattere ad Oria… So che erano lacrime vere, come le mie. Ma so anche che nei piani folli di chi ci governa c’è anche quello di “chiudervi” e che contro lo smantellamento del Corpo Forestale … Ed ora a te, proprio a te, hanno affidato il compito di essere il “braccio armato” per l’”affaire Xylella”… Allora ti chiedo solo una cosa: dì no. Ogni volta che ti chiedo no di abbattere un ulivo: dì no, perchè hai giurato di proteggerlo. Ogni volta che ti chiedono di andare contro ragazze e ragazzi: dì no, perchè il tuo lavoro non è l’ordine pubblico…. Quello che ti chiedo si chiama obiezione di coscienza, si chiama disobbedienza civile…. »
UNA LETTERA BELLISSIMA. QUI LA VERSIONE COMPLETA
IL MONDO DIVERSO DEL PRESIDIO DI VEGLIE
Questo messaggio di Tina, che riceviamo dal presidio di Veglie, racconta di anziani e giovani, di contadini e non, che stringono relazioni per difendere insieme gli ulivi. Fanno politica senza essere politici. Tina accenna anche di bambini che giocano a pallone, di persone che portano cibo e bevande, di come si ripensa una comunità. “Il clima qui è meraviglioso”. Accade nel Salento come in molti altri angoli del mondo: qualche settimana fa, ad esempio, Raúl Zibechi ha raccontato su Comune come i cittadini di un minuscolo centro della provincia argentina di Córdoba hanno piantato le tende di fronte al gigantesco cantiere della Monsanto e sono riusciti a fermare il megapro getto della più temibile impresa dell’agro-business. Con l’argilla hanno costruito un riparo da usare come cucina e accanto alla strada hanno coltivato un orto comunitario….
L’ARTICOLO COMPLETO DI TINA MINERVA
MANUALE DI TECNICHE NATURALI PER CURARE UN ULIVETO
• Andare a trovare gli alberi e osservare come stanno (rendersi conto del loro stato di salute).
• Tagliare i rami secchi.
• Fare potature leggere senza mutilare la chioma e nella stagione adatta (primavera).
• Non usare il diserbante che è tossico, avvelena il suolo, quindi anche noi, e inquina la falda acquifera.
• Seminare il sovescio (favino, lupini, graminacee) per una concimazione naturale.
• Non usare insetticidi
• Essere consapevoli che quello che facciamo alla terra, all’erba, agli alberi, alle api. lo stiamo facendo a noi stessi…… IL MANUALE COMPLETO
LA SCUOLA DIFFUSA
Bambine e bambini, ragazze e ragazzi devono circolare, autorganizzandosi, nei territori fuori dalla scuola. Orti, atelier, officine, trattorie, fabbriche, ambulatori, boschi, osservatori astronomici, spazi sociali e culturali possono essere luoghi per itinerari di ricerca, per scoprire passioni, per imparare facendo, dove tutti gli adulti diventano insegnanti, senza ossessioni di esami e curricoli. Altro che Buona scuola e presidi supermanager. Essere presenti nel teatro del mondo può essere un immediato esercizio di cittadinanza e di emancipazione. Per tutti e tutte
L’ARTICOLO COMPLETO DI PAOLO MOTTANA
► INSEGNANTI, QUESTO È IL MOMENTO DI RIBELLARSI
LA PRODUTTIVITÀ DEGLI ASILI NIDO
C’era chi recitava Gianni Rodari, chi leggeva articoli di Comune, chi citava Mario Lodi o Italo Calvino, chi mostrava cartelli con scritte ricche di rabbia e speranza. Mamme, papà, educatrici di un nido comunale romano si sono fermati qualche istante per comunicare alla città la loro preoccupazione sulle ricadute dell’applicazione del nuovo piano riorganizzativo del personale scolastico. Una riorganizzazione aziendalistica e riduttiva degli asili, che costrnge, ad esempio, a un’educatrice di restare sola con venti bambini. La protesta allegra e creativa, dicono, è solo all’inizio
L’ARTICOLO COMPLETO DI LAURA FANO
T-TIP, IL RE È NUDO
Azioni dirette e iniziative contro il T-tip, l’accordo sul commercio tra Usa e Ue, in tutto il mondo (foto, Roma). Vogliono realizzare l’utopia delle multinazionali, un mondo dove diritti e beni comuni dipendono dai loro profitti. Possiamo fermarli
L’ARTICOLO COMPLETODI MARCO BERSANI
L’EUROPA PREPARA IL TERRENO OGM AL T-TIP
La Commissione Europea sta concimando a dovere il campo per il T-tip. Entro un mese saranno approvati 17 nuovi prodotti Ogm che gli Stati difficilmente riusciranno a vietare. La commissione ambiente del parlamento europeo chiede l’esclusione di cinque settori dai negoziati: i servizi sanitari, la carne agli ormoni, la normativa sulle sostanze chimiche, la clonazione e, appunto, gli Ogm. L’esecutivo comunitario non avrebbe tuttavia alcuna intenzione di prestare ascolto al suo parlamento, che non potrà far altro che approvare o respingere tutto il pacchetto a trattativa conclusa
L’ARTICOLO COM PLETO DI FRANCESCO PANIÈ
RIORGANIZZARE LA DISTRIBUZIONE IN BASSO
Sono in molti che da tempo si arrovellano nella sperimentazione di forme di distribuzione che possano portare ai cittadini i prodotti del territorio realizzati nel rispetto delle condizioni di lavoro e dell’ambiente. Qualcosa di importante e originale finalmente si muove
L’ARTICOLO COMPLETO DI ANDREA SAROLDI
NUOVI DATI, VECCHI SCHIAVISMI
Non è vero che lo sfruttamento del lavoro nella campagne di molte regioni italiane sia uguale a prima. È peggiorato. Rosarno, Calabria: l’83 per cento dei braccianti stranieri impiegati nella raccolta di clementine e arance non ha un contratto. Vulture, Basilicata: qui il 98 per cento dei braccianti vive in baracche, casolari abbandonati, tendopoli. È questa la cruda realtà delle campagne italiane che fotografa nelle sue pagine il rapporto “Terraingiusta 2015″ di Medici per i diritti umani (Medu)
ARTICOLO E RADIOTRASMISSIONE PASSPARTÙ
LA ZINGARATA DEI PROPRIETARI DI SCUP
Un confronto tra due storie romane, due immobili, stessi proprietari, destini diversi: l’uno segnato da un acquisto legale, l’altro dall’illegalità dell’occupazione. Scoprite cosa è legittimo e cosa non lo è
L’ARTICOLO COMPLETO
SENZA CASA MAI
C’è una Roma che lotta nei territori per opporsi agli sfratti, agli sgomberi e ai pignoramenti, un pezzo di città solidale che ogni giorno si batte per un abitare degno, per una città accogliente, interculturale, libera. Venerdì ha promosso un corteo per riprendersi per qualche ora strade e piazze della città vetrina
UNA GALLERIA FOTOGRAFICA DI ADAMO BANELLI
CI VORREBBE UN ORTO IN OGNI SCUOLA
Realizzare nel cortile di una scuola un orto biologico, dove i ragazzini possono unire i saperi scientifici, storici e geografici al lavoro manuale, vuol dire tornare a usare le mani per scoprire il mondo
L’ARTICOLO COMPLETO DI LUCIANA BERTINATO
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