Telefono Azzurro vuole riportare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica il tema della tratta, del traffico, dello sfruttamento e dell’abbandono dei minorenni, presentando dati e proposte in un convegno a Roma il 25 maggio.
Bambini non accompagnati, scomparsi, sfruttati: il dramma silenzioso
Lunedì 25 maggio, Giornata internazionale dei bambini scomparsi, Telefono Azzurro presenterà dati e proposte sul tema
(Roma, Palazzo Ferrajoli – 9.00-13.30)
In occasione della Giornata internazionale dei bambini scomparsi, lunedì 25 maggio, Telefono Azzurro vuole riportare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica il tema della tratta, del traffico, dello sfruttamento e dell’abbandono dei minorenni, presentando dati e proposte al convegno “Bambini non accompagnati, scomparsi, sfruttati: il dramma silenzioso” che si svolgerà a Roma, a Palazzo Ferrajoli (dalle 9.00 alle 13.30).
Non tutte le scomparse fanno notizia, non tutti i casi di sfruttamento finiscono sotto i riflettori. Il silenzio che condanna le vittime all’abbandono e all’oblio può e deve essere rotto innanzitutto prendendo coscienza di un fenomeno sommerso, socialmente rilevante, ma difficile da monitorare.
Si stima che siano circa 8 milioni i bambini scomparsi ogni anno nel mondo, 250.000 in Europa (addirittura un caso circa ogni due minuti). Altrettanto preoccupanti i dati che verranno presentati relativi all’Italia, paese in cui, accanto all’emergenza immigrazione di cui si parla quotidianamente, cresce di giorno in giorno l’emergenza nascosta dei minori stranieri non accompagnati, spesso preda dello sfruttamento senza scrupoli di organizzazioni criminali.
Per cercare di fronteggiare questo dramma sommerso sono attive da anni delle risposte concrete. A questo proposito verranno presentati, a sei anni dalla sua nascita, i dati del 116.000, la linea telefonica diretta per i minori scomparsi, attiva in Italia 24 ore su 24, grazie all’impegno di Telefono Azzurro, a seguito della firma di un Protocollo di Intesa con il Ministero dell’Interno che ne ha determinato l’affidamento diretto all’Associazione.
Davanti a questi fenomeni è necessario però fare di più, a cominciare dalla prevenzione. Occorre riflettere sulla tempestività delle ricerche e ripensare le procedure da attivare nelle primissime ore successive alla scomparsa di un bambino, con un migliore coordinamento globale degli interventi.
Un invito che l’Associazione porrà all’attenzione della politica affinché se ne faccia carico concretamente e in tempi brevi.