“Fratellanza”

Ciò che accade nel Mediterraneo pone dinanzi a noi una solo via, quella dell’uguaglianza. Con Balducci, Hugo, Tolstoj e tanti altri e altre, sappiamo che si tratta dell’utopia della fratellanza praticata nel la vita di ogni giorno.

 

 

È TEMPO DI RECUPARARE UN’IDEA: FRATELLANZA
Ciò che accade nel Mediterraneo pone dinanzi a noi una solo via, quella dell’uguaglianza. Con Balducci, Hugo, Tolstoj e tanti altri e altre, sappiamo che si tratta dell’utopia della fratellanza praticata nel la vita di ogni giorno
ALAIN GOUSSOT

BUTTARLI A MARE LO FACCIAMO DA SECOLI SANTIAGO ALBA RICO

RENZI HA RAGIONE
Il capo del governo ha ragione: non è vero che la Buona scuola non piace a tutti. Piace alla gente che conta, da Confindustria a Comunione e Liberazione, da Aprea a Repubblica. Si attende il sostegno di Nosferatu, Wanna Marchi e Gargamella…
MATTEO SAUDINO

FARE UN PIC-NIC È BUONA SCUOLA?
“Sono la vergogna della scuola che ha in testa la ministra Stefania Giannini. Ma come si fa, dico io, di domenica, un pic-nic al Parco Forlanini di Milano con la mia comunità classe… e ridurmi così, bagnato fradicio dopo una battaglia d’acqua con decine di bambine e bambini… Non sono un maestro adatto alla buona scuola. Pazienza, continuerò a lavorare ogni giorno, tutti i giorni, per la Scuola Pubblica di Qualità… Stare a fianco di ognuno di loro. Incitarli, coccolarli, consolarli, asciugare le loro lacrime, blandirli, spronarli, aspettarli. Ecco, per me questa è la Scuola Pubblica di Qualità. Quella fatta ogni giorno da migliaia di docenti, alunni, genitori. Quella che non lascia indietro nes suno…”
PAOLO LIMONTA

LA RABBIA ROSSA DEGLI INSEGNANTI
Vestiti di rosso (una maglia, un foulard…) e con un libro in mano per manifestare il dissenso al disegno di legge la Buona scuola in quei giorni in discussione al senato. Non si ferma la protesta degli insegnanti: giovedì 28 pomeriggio appuntamento in moltissime piazze. Quella in corso è davero la più grande mobilitazione della scuola nella storia della Repubblica italiana, uno dei motivi con cui sarà ricordato il governo Renzi
FOTO

UN REDDITO DI ESISTENZA
Accanto al tentativo di unire in senato le tre proposte di legge sul reddito di cittadinanza, c’è anche chi rifiuta l’orizzonte asfittico del vivere per lavorare e consumare con un progetto autogestito di mutualità. Con sorprendenti e incoraggianti ricadute sociali
PAOLO CACCIARI

QUELLA SVEGLIA PUNTATA ALLA SEI DEL MATTINO M.C. E G.C.

AL SENATO REDDITO MINIMO E DI CITTADINANZA R. CICCARELLI

VIE DI FUGA P.C.

RIBELLARSI FACENDO LA PASSATA
Raccogliere pomodori, caricare cassette, mettere in comune autoproduzioni e idee, autogestire la distribuzione (tra Gas, mercati locali, spazi sociali), rifiutare l’utilizzo di prodotti chimici, sperimentare un’autocertificazione partecipata, promuovere una cassa di mutuo soccorso… Il nome di questo progetto che lega collettivi di Puglia e Basilicata, migranti e non? SfruttaZero. Una storia bellissima
GRUPPO PROGETTO SFRUTTAZERO 2015

L’UMILIAZIONE DELLA GRECIA
Sembra scontato: la Grecia lascerà l’euro. È il fallimento dell’Ue. In ogni caso, i greci più di altri pagano per salvare la banche europee. Con le negoziazioni al collasso, le banche greche chiuderanno per alcuni giorni. Si tratta ora di ridurre l’aumento dei poveri
BRUNO AMOROSO E JESPER JESPERSEN

SIAMO STUFI DELLA VOSTRA DIFESA
La consegna delle 50.000 firme alla Camera per una proposta di legge di iniziativa popolare sul “Dipartimento dello Stato per la Difesa civile non armata e nonviolenta” e la sperimentazione di un progetto di Corpi civili di Pace all’interno del Servizio civile nazionale sono, prima di tutto, il grido di chi si ostina a coltivare la pace come fine e come mezzo
MARTINA PIGNATTI MORANO

GLI F35 DEL GOVERNO BUGIARDO GIULIO MARCON

1915-2015 IO NON FESTEGGIO MATTEO SAUDINO

UN PEZZO DI PARADISO PER QUELLI CHE VIVONO IN BASSO
Ruspe e sgomberi su spazi sociali o tetti di rifugiati, ma anche processi, campagne mediatiche e, naturalmente, mafia capitale. Eppure, a Roma e dintorni c’è chi non si rassegna, non resta a guardare, non aspetta che i cambiamenti cadano dal cielo: convinti che “su questa Terra nessuno è straniero”, quelli di Action, con 250 persone tra cui molti bambini, venerdì mattina hanno sorpreso tutti, occupando una bellissima villa non utilizzata a Castel Gandolfo (e due palazzine storiche abbandonate in via Albalonga, con il benestare dei proprietari), prima di chiedere un incontro con papa Francesco. A pochi mesi dall’apertura dell’anno giubilare, hanno spiegato in una co nferenza stampa gli occupanti, “gli ultimi della città, ai quali l’evento sarebbe rivolto, vogliono avere voce in capitolo, vogliono sperimentare un modello d’accoglienza interculturale… “. Senza i mercanti del Tempio
JLC

TRIVELLE, SILENZIO E NUOVI MODI DI VIVERE
Partecipare a una manifestazione come quella contro le trivellazioni in Adriatico è anche un modo per non eludere domande importanti. Ha senso andare con un pullmann a benzina? Immaginare territori “attraenti” che portino turisti su coste e montagne a bere vino o ad assaggiare prodotti locali, non è in fondo motivato da un’ansia di consumo che ci affanna un po’ tutti e tutte? Abbiamo bisogno di una resistenza nuova e creativa, fatta di bellezza, cura, gusto del riposo, silenzio, condivisione. Abbiamo bisogno di continuare a rifiutare il silenzio dei “grandi” media e il libero mercato delle cose inutili. Abbiamo bisogno di recuperare spazi, relazioni, tempo. A bbiamo bisogno anche di accettare le contraddizioni. E di re-imparare a camminare senza guardare un cellulare
SOFIA COSTANZO

►  DI COSA HANNO PAURA IN ABRUZZO? MARITA RITA D’ORSOGNA

UNA CASA DELLE DONNE DA SALVARE
A leggere giornali e siti di informazioni siamo tutti e tutte alle prese col promuovere campagne elettorali per Tizio o Caio, scrivere fiumi di insulti sui rom, acquistare i biglietti per l’Expo, aprire discussioni sul nuovo successo di Al Bano e Romina o sul prossimo calciomercato. Poi c’è anche chi impiega tempo, idee e relazioni per difendere un luogo sociale, punto di incontro tra persone e associazioni, sede di un Centro antiviolenza e simbolo del femminismo ….
SILVIA VACCARO

RISCOPRIRE LA RELAZIONE CON LA TERRA
In Nome della Madre è un laboratorio itinerante di teatro e narrazione che nasce dal bisogno di andare oltre l’importante informazione sulla crisi ecologica e sulla critica all’ideologia sviluppista, oltre la diffusione delle buone pratiche “sostenibili” e dei comportamenti ecologicamente virtuosi, per poter sanare, ri-creare, ri-trovare una relazione profonda e autentica con la Terra, riconoscendola come Madre. Il progetto si articola in alcuni laboratori brevi e interviste in diverse città italiane ed europee e in un laboratorio residenziale di cinque giorni. “In nome della Madre” risponde anche al desiderio di sperimentarsi con l’economia del dono
ILARIA OLIMPICO

QUANDO LA LETTERATURA CRESCE NEGLI ORTI
L’agricoltura contadina, il mondo rurale, la vita a contatto con la terra. Sembrano parole d’ordine all’ultimo grido, ma per chi le indaga, le vive, le studia, non hanno nulla a che vedere con la moda. Scrittori di saggistica e narrativa si confrontano su questo tema per coltivare insieme un mondo diverso
MARZIA CORONATI

IL CAMMINO VERSO L’ELETTRICITÀ SOLARE
Proprio nei mesi scorsi è stata annunciata la produzione di batterie a ioni di litio, della dimensione di un frigorifero, capaci di immagazzinare fino a 7 chilowattore, più o meno l’elettricità consumata da una famiglia in un giorno. Una società americana ha annunciato la costruzione, nel deserto del Nevada, di una fabbrica capace di produrre queste batterie su larga scala. Sarebbe la soluzione rivoluzionaria: i pannelli solati darebbero liberati dal dover dipendere dalle grandi società elettriche per gli scambi di elettricità, dai capricci della politica che decide gli incentivi; la famiglie potrebbero godere di una autonomia elettrica, grazie all’energia solare
GIORGIO NEBBIA

SCOPRIRE E RACCONTARE. A SPASSO CON IL FIUME
Due settimane d’incontri, relazioni, incanto: un percorso autogestito di 280 km, quello di AmarTanaro (4/19 luglio), per far crescere un turismo diverso e la mobilità dolce, per riscoprire a passo lento un tesoro incredibile
R.C.

PICCOLI ESPLORATORI DI MONTAGNE E COMUNITÀ LOCALI
Giornate a stretto contatto con la natura, attività per sporcarsi le mani con la terra, occasioni di incontro con la comunità locale e di scoperta del territorio attraverso l’arte, il gioco, il cibo buono e locale. Una settimana di immersione in aree rurali e montane e in piccoli borghi dell’Appennino. Nel vuoto pedagogico della Buona scuola c’è chi sperimenta, qui e adesso, un apprendimento diverso
R.C.

LA SCUOLA CAMBIATA DAI BAMBINI
√ S’inizia alle 9 e si conclude alle 21 (niente paura, le attività sono uno spasso e nessuno è obbligato a starci). Chi vuole può rimanere anche a dormire.
√ Si va a scuola dalla natura con lezioni all’aperto da settembre a novembre, tra alberi, nei parchi, sulle montagne e tra i castelli,
√ La scuola è senza classi.
√ Possono insegnare i bambini, i genitori, i nonni, il vigile, il contadino, il pompiere, il falegname, il medico, il panettiere… perché ognuno sa qualcosa di speciale che gli altri non conoscono.
√ Una scuola senza campanello, voti, note, punizioni e senza grembiule. Ma soprattutto una scuola dove nessuno resta indietro e dove ci si aiuta.
√ Tra le materia anche Giocoleria, Orto con i nonni, Mercatino dell’usato settimanale, Passeggeria, Poetismo, Cinema e Web.
√ A scuola c’è una mensa dove si preparano cibi biologici e genuini. Un giorno a settimana, però, sono concesse le “schifezze”….
R.G.

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