Un nuovo importante passo avanti nella diffusione dell’approccio umanitario verso i tossicodipendenti è stato compiuto nei giorni scorsi al termine della 12ma Conferenza Mediterranea della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa.
Tossicodipendenze: avanza l’approccio umanitario
Un nuovo importante passo avanti nella diffusione dell’approccio umanitario verso i tossicodipendenti è stato compiuto nei giorni scorsi quando al termine della 12ma Conferenza Mediterranea della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è stata inserita nel documento conclusivo una mozione che impegna i 26 paesi aderenti ad adottare quel principio, così come chiesto da anni da un nutrito gruppo di esperti fra i quali Massimo Barra, fondatore del centro antidroghe romano Villa Maraini.
Particolarmente significativo – ha commentato Barra al rientro dalla Conferenza che ha riunito a San Marino fra il 25 e il 28 maggio scorsi sul tema delle migrazioni tutte le 26 delegazioni dei paesi membri compresi nell’area del Mediterraneo – è il fatto che la mozione sia stata presentata per iniziativa dei giovani delle singole Società nazionali, intervenuti ai lavori con delegazioni autonome. E’ la riprova, ha aggiunto Barra, che il consenso verso l’approccio umanitario si allarga non solo a livello internazionale ma anche a livello inter-generazionale.
All’approccio umanitario Barra aveva anche accennato nel suo intervento davanti all’assemblea. Ricordato che ben un terzo della popolazione carceraria mondiale si trova in prigione per fatti connessi alle droghe, il fondatore di Villa Maraini ha perorato la causa dell’adozione di “politiche antidroga umanitarie” studiate per contrastare le discriminazioni e i pregiudizi e i cui pilastri sono un meno intenso utilizzo della carcerazione, una più stringente limitazione delle violenze, un ricorso sempre maggiore alle cure, alla riduzione del danno, alle terapie sostitutive.
Ufficio Stampa Villa Maraini