“Non c’è dubbio che il governo non si aspettava la reazione e la resistenza del mondo della scuola alla sua proposta di legge che trasforma definitivamente la scuola pubblica in azienda”.
NEWSLETTER DI COMUNE
LA BUONA SCUOLA E LA VIOLENZA DEI MEDIA
Non c’è dubbio che il governo non si aspettava la reazione e la resistenza del mondo della scuola alla sua proposta di legge che trasforma definitivamente la scuola pubblica in azienda. Quello che colpisce è il modo particolarmente poco democratico dei media – dalla tv ai quotidiani – nel trattare la questione: Antonio Gramsci parlava di costruzione del senso comune come base per conquistare l’egemonia culturale nella testa delle persone. Del resto, l’obiettivo è chiaro: non vogliono persone in grado di pensare in modo critico e indipendente. Per questo usano anche il manganello dell’informazione, con la ripetizione ossessiva dell’importanza di questa riforma per modernizzare finalmente l’Italia. Solo una protesta capillare e diffusa di insegnanti, studenti, genitori, territori può dal basso produrre un effetto di contro-informazione in grado di contrastare questo tentativo di eliminare il vero dibattito nello spazio pubblico 5 GIUGNO FIACCOLATE E MANIFESTAZIONI IN MOLTE CITTÀ
ALAIN GOUSSOT
► FARE UN PIC-NIC È BUONA SCUOLA?
► QUANDO POLITICI ED ECONOMISTI PARLANO DI SCUOLA
VORREI CHE GLI ZINGARI SPARISSERO
“Vorrei che per un mese sparissero tutti i rom presenti in Italia. Sarei curioso di vedere contro chi si scaglierebbero gli imprenditori della paura e gli sciacalli della politica per ottenere audience e potere. In primis contro tutti i musulmani, poi contro i profughi, i migranti, gli ebrei, i gay, le prostitute, i poveri, gli anarchici, i giocolieri, gli atei, le persone con disabilità e alla fine contro un’imminente invasione aliena…. La Lega di Salvini è il fascismo del XXI secolo: con una mano appicca gli incendi e con l’altra si propone come il duro pompiere-sceriffo che spegnerà il fuoco e ripristinerà l’ordine…. Il diritto al razzismo e all’incitamento alla violenza non esistono, no n sono libertà costituzionali. Essere silenti di fronte a tale barbarie significa essere complici….”
MATTEO SAUDINO
LA CATTIVERIA DEI NUMERI PRIMI
Primi in Europa per razzismo, ultimi per investimenti nell’istruzione. È il tempo dell’umiliazione dell’altro, dell’esclusione. Tuttavia, possiamo scegliere di stare fuori dalla gerarchia del dominio e dell’odio. Indietro e in basso c’è un mondo da fare
ROSARIA GASPARRO
LETTERA A UNO STUDENTE PISANO
Premessa: in quel di Pisa, tra aprile e maggio, una studentessa senegalese di 14 anni ha ricevuto in classe sei lettere di pesanti insulti razzisti e minacce. “Caro ragazzo, … i tuoi maestri sono stati alcuni adulti, alcuni amici, alcuni “modelli”, la quasi totalità dei media e dei social media, il clima culturale e politico vigente nel nostro paese da circa trent’anni … Tu hai imparato che esiste una gerarchia fra esseri umani … Le attitudini e le opinioni apprese che rivolgi alla tua compagna sono un mucchio di stronzate … Le idiozie che ripeti a pappagallo per averle purtroppo sentite qualche miliardo di volte, non influenzano la realtà al punto che delle persone esistenti in essa mutano il loro status … I rimarchi sessuali con cui umili la ragazza fanno già abbastanza schifo, ma dirle di tornarsene al suo “cazzo di paese” con tutta la famiglia se vuole che le vessazioni finiscano non è semplice bullismo, è un comportamento criminale, mafioso … Tuttavia, una cosa ancora devi sapere: tu puoi disimparare tutte le stupidaggini su sesso, razza, superiori/inferiori se solo lo vuoi … “
MARIA G. DI RIENZO
OLTRE IL LAVORO
In greco e in latino il termine che oggi traduciamo con “lavoro” significava semplicemente sforzo, fatica, pena, sofferenza. Guardare con occhio critico il passato, a cominciare dalle società primitive, permette di ripensare la vita di ogni giorno nelle attuali società occidentali, dal lavoro allo Stato: scoprireremo non solo che è un vero mito quello del “selvaggio” condannato a un’esistenza quasi animale, ma che è possibile costruire relazioni sociali senza mettere al centro la categoria del profitto. In alcune società primitive e in comunità non statali contemporanee infatti, pur tra limiti e contraddizioni, non si vive per produrre ma si produce per vivere. Il tempo supe ra la divisione vita e lavoro. Non sempre la categoria profitto ha modellato e modella le relazioni
ANDREA STAID
► QUELLA SVEGLIA PUNTATA ALLE SEI DEL MATTINO M. CALABRIA E G. CARMOSINO
IL SACRIFICIO
Chiudere gli impianti produttivi, a favore di attività commerciali o pubblicitarie, turistiche o spettacolari. Hanno deciso di lasciar sopravvivere solo le imprese di produzione situate nelle zone di non-diritto del Sud del mondo e le imprese di lavoro immaginario del Nord. È l’ipercapitalismo, per dirla con il filosofo francese Jean-Paul Galibert, autore di Suicidio e sacrificio. Il modo di distruzione ipercapitalistico (testo, edito Stampa alternativa, di cui pubblichiamo alcuni stralci). Ha soltanto un problema questa nuova tormenta capitalistica: che fare degli operai diventati disoccupati? cosa vendere in continenti come l’Africa, in tutti quei paesi di cui non conosciamo neppure il nome? L’ipercapitalismo h a una soluzione semplice ed efficace, tanto definitiva quanto redditizia: il suicidio
L’ARTE DI PERDERE TEMPO
Rallentare almeno per un giorno fino a quasi fermarsi per non nutrire la megamacchina della velocità e del profitto. La Giornata mondiale della lentezza ha bisogno di gesti di gentilezza verso noi stessi, gli altri e l’ambiente, ha bisogno di persone che camminano nei boschi, di grandi e piccoli che imparano a perdere tempo insieme. La Giornata è tanto lunga e lenta che durerà (almeno) una settimana
GIÙ LA MIMETICA. NON PROTEGGE DALLA VERITÀ
No, questa volta non basta. Matteo Renzi si affida alla nota capacità mediatica della sua immagine, due scatti notevoli, costruiti con cura: eterno adolescente che gioca alla playstation mentre aspetta il verdetto del voto e dinamico ragazzo-premier che vola a ringraziare i coetanei che rischiano la pelle a Herat per l’onore della patria. Stavolta però l’immagine non arriva a coprire i fatti: il suo Pd perde una montagna di voti. E’ il primo graffio vero sul viso del sindaco d’Italia. Questo hanno detto le “regionali”, con l’astensionismo che dilaga, i Cinque Stelle che riprendono la marcia e la Lega di Salvini che incassa il vero succe sso. A sinistra, laddove si costruisce realmente una rete nei territori, forse s’è aperto un varco. A patto che la mimetica indossata per rancori e settarismi venga dismessa una volta per tutte e lasciata al patriottico teatrino del premier
VOTO, SVUOTAMENTO DI SENSO E CONFORMISMO
In tempi di comunicazione digitale, sotto il diktat della trasparenza non si arrivano a discutere neppure opinioni divergenti o idee non convenzionali…. L’imperativo della trasparenza genera una potente costrizione al conformismo
ENRICO EULI
SIAMO STUFI DELLA VOSTRA DIFESA
La consegna delle 50.000 firme alla Camera per una proposta di legge di iniziativa popolare sul “Dipartimento dello Stato per la Difesa civile non armata e nonviolenta” e la sperimentazione di un progetto di Corpi civili di Pace all’interno del Servizio civile nazionale sono, prima di tutto, il grido di chi si ostina a coltivare la pace come fine e come mezzo
IL PAESE DELLA POESIA
Stanno lavorando alla seconda edizione. Attacchi poetici, azioni dirette, passeggiate poetiche, poesie a domicilio, pietre poetiche nel parco… A San Michele Salentino è tempo di riunioni, libri e pennelli. Cos’è “Parlo coi muri” lo raccontano questo splendido diario e le sue fotografie. Non sappiamo se la poesia salva la vita, magari sì, di sicuro può cambiare le relazioni e colorare vicoli e piazze
R.G.
XYLELLA, SOSTENERE LA RICERCA
Cosa accade in Puglia e agli ulivi da abbattere? Contadini, studiosi, cittadini non hanno smesso di difendere gli uliveti, promuovendo incontri e laboratori nei territori, cercando pareri scientifici, sostenendo le battaglie nelle sedi istituzionali. In attesa di un nuovo piano di abbattimenti del governo, un gruppo di professori dell’Università della Basilicata ha pubblicato un articolo sulla questione Xylella fastidiosa: secondo gli studiosi per combattere la Xylella non è necessario eradicare gli alberi ma procedere con pratiche già sperimentate, che puntano a migliorare il sistema immunitario e le capacità di resistenza degli ulivi, e che prevedono una gestione diversa del suolo. Di certo serv ono nuove ricerche per coinvolgere più università, non solo italiane, e non progetti di sperimentazione fumosi come quello della Regione Puglia
LA GRANDE OPERA FINALE: EXPOR-TO
Proiettiamoci per un momento nel 2022. Sono passati sette anni dai fasti della grande esposizione universale. I capannoni sono stati abbandonati e smontati. L’immensa area è ormai una bidonville. Tutti si sono dimenticati di tangenti, ritardi e speculazioni…. Decine e decine di grandi opere avviate non sono state terminate: «Tutta colpa dei disfattisti – dice il premier – hanno iniziato giocando a pallone sulla Brenemi sette anni fa. Ma oggi possiamo rilanciare, possiamo portare il mare in pianura padana per realizzare ExporTo 2022. Un canale navigabile parallelo al Po…”. Cemento, acciaio, stazioni portuali, ponti e cavalcavia, nuove strade e raccordi, cave…. ExporTo 2022 sarà davvero uno spettacolo. Teatrale. Sar&agrav e; superato dalla realtà?
FESTA DELLA REPUBBLICA. LA MIA PARATA
“Davanti metterei i bambini della scuola materna coi grembiuli a quadretti…, in mano i cestini della merenda. dietro di loro in fila per due quelli delle elementari, quadernoni, righelli, il sussidiario, degli atlanti, un mappamondo e il vocabolario. A seguire quelli delle medie, coi brufoli, il flauto traverso, ormoni che scappano dappertutto… i professori, la preside e anche un bel po’ di bidelli, i nonni che fanno attraversare i bambini davanti alla scuola… Dietro le mamme e i papà. quelli ansiosi e quelli rilassati… I ministri, i politici li lascerei ai lati della strada a guardarci, che vedano quanta fatica, quanta speranza, quanto futuro c’è in questo corteo e se ne ricordino quando devono scegliere se comprare un aereo da guerra o sistemare una scuola” (maestra Maria Grazia)
PER UN ATTIMO HO IMMAGINATO…
… una parata di cittadini e cittadine in festa…, donne sorridenti e in marcia per ricordare a tutti, con orgoglio e speranza, che il 2 giugno del 1946 fu introdotto per la prima volta il suffragio universale femminile…, ho immaginato un corteo di studenti e insegnanti in festa, perché il cuore di una Repubblica matura e democratica è dato, in primis, dalla ricchezza e dalla pluralità della sua scuola pubblica… Poi ho acceso la tv…
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