La scuola azienda è una risposta alle conquiste del movimento antiautoritario e alla sua spinta alla “de-istituzionalizzazione”.
NEWSLETTER DI COMUNE
IL NOSTRO DOCUMENTARIO E IL NOSTRO FESTIVAL
Quasta volta rubiamo l’apertura della newsletter perché la creatività e la determinazione con cui sempre più persone fanno Comune ogni giorno e in tanti modi diversi resta poco visibile. Grazie ad esempio all’ostinazione di Anna Bruno, con molta umiltà e voglia di sperimentare, Comune ha prodotto un documentario, Raccontiamola giusta, sull’economia sottosopra, quella fatta di commercio equo, aziende agricole bio, finanza critica, riciclo, orti ma anche fiabe, danze e colori: dal documentario della durata di 21 minuti, è stato prodotto un video di 5, che concorre, al momento e per altri due giorni soltanto, a Cinefest, festival dal basso (potete votarlo, un grazie a quanti lo hanno già fatto e a quanti lo faranno). È invece colpa di Marco Boschini de ll’associazione Comuni virtuosi, se Comune è media partner di un evento di cui sentiamo tutto il bisogno, il Festival della lentezza, che sarà nutrito dalla fantasia e dall’impertinenza di Ascanio Celestini e Vinicio Capossela (ne parliamo qui). Intanto, la lucida analisi sulla Buona scuola (La logica aziendale) scritta da Lea Melandri finisce nella rassegna culturale di Radio Rai, mentre l’articolo di Alain Goussot (Pennac, Baricco e la scuola) viene letto e discusso in meno di una giornata da 4.000 persone. Cosa sia esattamente Comune e cosa vuole diventare da grande non lo sappiamo, conosciamo però qualcosa su chi ha scelto di alimentarlo.
LA LOGICA AZIENDALE
La scuola azienda è una risposta alle conquiste del movimento antiautoritario e alla sua spinta alla “de-istituzionalizzazione”. Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, che spiega agli italiani con lavagna e gessetto la sua Buona scuola, a chi fa pensare se non a un padre, un maestro, un manager che si prende la responsabilità di mettere ordine e far funzionare una classe, un paese, un corpo sociale attraversato da disagi di ogni tipo? Vogliono riportare al centro della vita pubblica una figura fantasmatica di Capo, che si fa sostenere da una cerchia ristretta di fedeli, che decide meriti, premi e castighi. È quello che sta succedendo, con una similarità che lascia senza parole, dalle sfere più alte del lo Stato e dell’economia alle aule scolastiche, alle redazioni di giornali e case editrici
LEA MELANDRI
UN MOVIMENTO INFIAMMABILE
Un’altra occasione per manifestare il totale dissenso del mondo della scuola contro il disegno di legge che il senato si appresta ad approvare (per altro in uno scenario complesso dopo le elezioni). Venerdì 5 giugno in decine e decine di piazza di tutta Italia insegnanti e studenti hanno promosso fiaccolate e cortei di protesta. Mai in Italia c’era stato un movimento della scuola così ostinato: un movimento ampio e capillare che va molto oltre le organizzazioni sindacali comunque piuttosto attive e che difficilmente si scioglierà come neve al sole dopo che la Buona scuola sarà legge. È un movimento che non vuole essere governato, che ha bisogno di sostegni dai territori ma che finora, come pochi altri, ha saputo rovesciare le strategie mediatiche del presidente del consiglio
LE FOTO DELLE FIACCOLATE DEL 5 GIUGNO
PENNAC, BARICCO E LA SCUOLA
Interessante paragonare le recenti riflessioni dello scrittore francese Daniel Pennac con quelle dello scrittore italiano Alessandro Baricco sulla scuola: il primo punta sull’importanza del desiderio di apprendere, anzi sul piacere di apprendere, addirittura consiglia di non fare entrare gli alunni in classe con ipad, cellulare e pc poiché questi mezzi (da non demomizzare) favoriscono la fuga dall’esperienza relazionale che costituisce il fondamento dell’esperienza educativa, invece Baricco propone quasi il contrario con una scuola che dovrebbe rinnovarsi partendo dal digitale. Pennac si preoccupa della formazione come cittadino consapevole e autonomo, dell’apprendimento possibilità di fare emergere una soggettività critica per combattere la trasformazione dell’alunno in consumatore asservito ad un sistema alienante che uccide ogni capacità di essere per davvero libero. Baricco afferma che digitale e linguaggio scolastico non s’incontrano evitando tuttavia di ragionare, come fa Pennac, sugli effetti del digitale sullo sviluppo psico-emozionale e neuro-cerebrale del bambino…. Pennac assume esplicitamente una posizione critica verso i progetti neoliberisti di riforma della scuola, Baricco rimane nella sua funzione di specialista della letteratura e basta
ALAIN GOUSSOT
ASSALTO AL T-TIP
Il 10 giugno il parlamento europeo dice la sua sull’accordo commerciale Usa/Ue, con cui multinazionali e Stati vogliono azzerare diritti e regole a protezione dei cittadini. Una tappa importante mentre cresce l’opposizione nella società civile. In questi giorni mailbombing e incontri sui territori
ALBERTO ZORATTI
SE ZEROCALCARE È TROPPO
«Zerocalcare, uno degli artisti italiani più splendenti, ha dedicato una sua opera in forma di murales a Giuseppe Prono, il più giovane partigiano della divisione Garibaldi, a Montanaro, provincia di Torino. Fucilato dai fascisti l’8 marzo 1944 nella cittadina di Ceres. Qualche fascistello ha protestato per la stella rossa nel murales, troppo grande, troppo rossa …. il sindaco ha detto “quella stella va cancellata, nei bozzetti non c’era” ….
Il pallone troppo attaccato ai piedi, signor Diego.
Quel bastone sempre in mano, signor Chaplin, non è il caso, lo posi.
Troppe smorfie nelle foto, signor Einstein.
Troppa pace, signor Gandhi.
Troppo lungo il tuo diario, signorina Anna.
Ecco, ragazzi. Quando qualcuno vi dirà che la verità è troppa, o un po’ troppo scomoda, o un po’ antica, magari demodé, non credetegli. La verità è rivoluzionaria, come diceva l’Antonio internazionale…. »
SAVERIO TOMMASI
LA CHAMPIONS LEAGUE DEL MONDO REBELDE
Hanno attraversato il Mediterraneo. Hanno rischiato e sopportato il razzismo di ogni giorno e quello delle campagne di Rosarno. Hanno trovato anche il tempo e il modo di vincere il campionato di terza categoria calabrese della Figc. Sì, proprio la Federazione italiana gioco calcio, quella della serie A, il cui presidente è noto in tutto il mondo per le battute razziste. Chi meglio dei migranti di Rosarno, della squadra autogestita e sensa sponsor dell’Asd Koa Bosco, poteva dare inizio a un torneo antirazzista di calcio? “I sogni attraversano gli oceani”, ricordano quelli del Progetto Rebeldìa di Pisa
PROGETTO REBELDÌA
LANCIANO CHIAMA IL MONDO
Il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali di Roma è partner del progetto Ejatlas della Commissione europea che ha permesso la realizzazione dell’Atlante Globale della Giustizia Ambientale contenente circa 1.400 casi di tutto il mondo, cento dei quali situati in Italia, da Casal Monferrato a Taranto, dalla Terra dei Fuochi alla Val di Susa, dalle grandi opere inutili e pericolose all’ultima follia delle trivelle in Adriatico (foto grande, biciclettata dei No Ombrina di Lanciano contro le trivellazioni in mare). Ecco dove e perché in tutto il mondo crescono le lotte di resistenza delle comunità locali contro lo sviluppo velenoso
PAOLO CACCIARI
LE LORO PAURE E IL NOSTRO CORAGGIO DI CAMBIARE
L’economia globale uccide oggi in molti modi, anche diffondendo paure. Paure che diventano trappole, rendono attoniti: siamo travolti dalla precarietà, ci dicono che dobbiamo avere paura della diversità, dello straniero. Tuttavia, di fronte alla fabbrica della paure c’è chi sperimenta nuove relazioni sociali, mette in circolazione pensiero critico e modi di vivere e consumare diversi. Possiamo rifiutare la loro economia e le loro paure, dicono quelli della campagna Bilanci di giustizia, non delegando il cambiamento
BILANCI DI GIUSTIZIA
LA TERRA IN CUI SI NASCE LIBERI
Trascorrere la maggior parte del tempo all’aria aperta, giocare liberamente, avere per pavimento la terra e per sedie balle di paglia, cimentarsi a piantare ortaggi e fiori, fare amicizia con le rane e le libellule che popolano lo stagno, annusare le erbe selvatiche, fraternizzare con i cavalli … sperimentare ogni giorno cooperazione e autonomia. Laboratori di un apprendimento diverso e autogestito
SERGIO CALDERALE
RICERCA E PRASSI DEL BUEN VIVIR
Come possiamo in questi tempi difficili cercare le condizioni materiali del buen vivir delle persone e delle comunità? Due incontri a Roma con Euclides André Mance
SOANA TORTORA
LA SCOMPARSA DELLO SGUARDO
L’esperienza di guardare ed essere guardati è tramontata, gli occhi sono stati ingoiati da quei prodigiosi apparecchi che sono i moderni cellulari. Stiamo perdendo gli sguardi sul mondo reale, con cui alludere a un comune destino
PAOLO MOTTANA
ELOGIO DEL TEMPO PERSO
“Ormai nessuno ha più tempo per nulla.
Neppure di meravigliarsi, inorridirsi,
commuoversi, innamorarsi,
stare con se stessi.
Le scuse per non fermarci a chiedere
se questo correre ci rende felici sono migliaia,
e se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle”
T.T.
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