TTIP, voto su relazione Lange rimandato

Il voto previsto domani 10 giugno a Strasburgo sulla Relazione Lange slitta  a data da destinarsi. Lo ha deciso il presidente Schulz dopo essersi consultato con il presidente della Commissione Commercio Internazionale (INTA). 



Dopo che la spaccatura tra i Socialdemocratici, merito della mobilitazione della società civile, ha fatto slittare ieri il voto della Relazione Lange sul TTIP, a data da destinarsi, il dibattito sul Trattato transatlantico di stamane a Strasburgo è stato annullato, tra le proteste di alcuni eurodeputati che hanno indossato le t-shirt della campagna Stop TTIP Italia (FOTO)
Gli oltre 120 emendamenti presentati tornano in Commissione Commercio Internazionale (INTA) con il tentativo di cancellarne alcuni.
Per Stop TTIP Italia, la coalizione italiana che si oppone al negoziato “l’annullamento del dibattito di stamane all’europarlamento dimostra quanto gli spazi di discussione sul TTIP siano limitati. Continueremo le mobilitazioni fino alla sospensione dei negoziati, monitorando l’operato dei nostri Europarlamentari fin dalle prossime settimane”.

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TTIP: parlamento europeo diviso su ISDS, voto su relazione Lange rimandato!


Roma, 9 giugno 2015 – Il voto previsto domani 10 giugno a Strasburgo sulla Relazione Lange slitta  a data da destinarsi. Lo ha deciso il presidente Schulz applicando l’articolo 175 del regolamento del Parlamento Europeo dopo essersi consultato con il presidente della Commissione Commercio Internazionale (INTA).  Il motivo? I 200 emendamenti presentati e la richiesta di voti separati e con chiamata nominale. Toccherà  probabilmente di nuovo a INTA decidere sugli emendamenti e le proposte presentate in plenaria.‎

Sembra evidente che nel  gruppo dei Socialisti & Democratici la questione dell’ISDS stia diventando esplosiva e che gli accordi con i Popolari non siano poi così solidi.

La mobilitazione di questi giorni di cittadini e reti di movimento, grazie ai due milioni di firme raccolte e alla pressione diretta della società civile sui Parlamentari Europei,  ha certamente giocato un ruolo fondamentale nel rafforzare queste spaccature. Dunque, le criticità sollevate durante questo periodo dalla Campagna Stop TTIP non erano vaneggiamenti privi di basi, bensì riguardavano pericoli concreti di mutamenti irreversibili dell’ordinamento democratico europeo e nazionale. La richiesta resta perciò immutata: nessun accordo è meglio di un pessimo accordo.

Adesso  è necessario aumentare il controllo democratico della societa’ civile sulla prossima riunione della Commissione Commercio Internazionale, per evitare che ancora una volta si assista all’ennesimo furto della democrazia a vantaggio dei forti interessi commerciali.

 

 

 

 
Assalto al TTIP: decine di emendamenti, reti sociali mobilitate per il voto del 10 giugno a Strasburgo
Stop TTIP Italia: “Solo una tappa, ma importante per sviluppi di un negoziato che impatterà pesantemente su tutti i cittadini”
Direttore Onorario Commissione Europea: “TTIP presenta molti rischi”
 

Mancano meno di 24 ore alla votazione al Parlamento Europeo di Strasburgo della Risoluzione Lange, il documento di indirizzo dell’Europarlamento che dovrebbe rivedere le linee guida del mandato negoziale per il TTIP, il Trattato transatlantico di liberalizzazione commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea. Più di cento emendamenti, molti dei quali decisamente orientati a rivedere nel profondo la natura del Trattato, inserendo vere e proprie “linee rosse invalicabili” al tentativo di liberalizzazione spinta e di revisione di normative e standard di qualità che favorirebbero il commercio internazionale, ma avrebbero impatti non indifferenti sull’economia europea e statunitense di piccola scala e sulle normative di tutela dei diritti, dell’ambiente e della salute.

Dopo l’appello di numerosi esperti delle Nazioni Unite, che ha sottolineato il forte rischio che un trattato come il TTIP possa impattare pesantemente sui diritti umani, ora è la volta di Pierre Degraigne, Direttore Onorario della Commissione Europea, già Assistent Director alla Commissione Commercio dell’UE, professore di Scienze Politiche all’Università di Lovaine e a Parigi che, in un intervento al Parlamento belga del 25 maggio scorso, ha chiarito come l’impatto del TTIP su crescita e occupazione sia tutt’altro che certo, che potrebbe creare forti asimmetrie interne all’Unione europea e che metterebbe a rischio Piccole e Medie Imprese e occupazione. Oltre che, chiaramente, un forte impatto negativo sul modello sociale europeo e sull’agricoltura europea.

“Dopo Stiglitz e Krugman e la Senatrice democratica Warren negli Stati Uniti, anche in Europa aumentano le voci critiche per un trattato negoziato a uso e consumo degli interessi economici che contano” dichiara Elena Mazzoni, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia. “I parlamentari europei che sono chiamati a votare la Risoluzione Lange a Strasburgo non possono più ignorare le molte voci critiche a un trattato che si stanno alzando, nonostante il tentativo di tenere bassa la discussione e il confronto, soprattutto in Italia. E il superamento di quota due milioni di firme Stop TTIP nella petizione europea testimoniano che l’attenzione è alta”.
“La Campagna Stop TTIP Italia, in collaborazione stretta con le reti europee” sottolinea Monica Di Sisto, tra i portavoce della Campagna italiana, “ha chiesto ai Parlamentari europei di presentare diversi emendamenti chiave che per noi sono linee invalicabili, tra cui l’esclusione chiara e scritta dei servizi pubblici dal negoziato nei documenti ufficiali come è esplicitato per i servizi audiovisivi, nessun arbitrato internazionale sugli investimenti né pubblico né privato, esclusione dell’agricoltura dal TTIP, no all’organismo tecnico di Cooperazione regolatoria che opererebbe, a negoziato concluso, senza il dovuto controllo degli organi democraticamente eletti. Per noi è solo un primo passo per tamponare gli effetti peggiori e mettere forti paletti alla discrezionalità della Commissione europea, che negozia in autonomia e con competenza esclusiva per tutti i Paesi membri. Ma la nostra idea di fondo è che il TTIP è lo strumento sbagliato per affrontare la crisi europea, come anche le dichiarazioni di Pierre Degraigne confermano”.

La Coalizione Stop TTIP Italia, prima del voto, ha organizzato una forte campagna di pressione sugli Europarlamentari con invio di email, di tweet e con l’organizzazione di decine di presidi e eventi pubblici in molte regioni d’Italia.
Con Stop TTIP Italia sarà possibile seguire momento per momento il dibattito a Strasburgo a cominciare dalle 9 di mattina di mercoledì 10 giugno. Sul sito http://stop-ttip-italia.net sarà possibile seguire lo streaming video della plenaria, sul profilo facebook https://www.facebook.com/StopTTIPItalia e dall’account twitter @StopTTIP_Italia sarà possibile seguire aggiornamenti e approfondimenti.


Alberto Zoratti
 

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