Il comitato sorto in opposizione alla riforma della “pessima scuola” di Renzi e in difesa della scuola pubblica solidarizza con gli occupanti di Villa Adelante di viale Aldini 116, costretti a viva forza a lasciare le abitazioni che occupavano dall’ottobre scorso.
La casa come la scuola è un diritto. La speculazione edilizia un abuso e una sottrazione ai diritti di tutti
Il comitato sorto in opposizione alla riforma della “pessima scuola” di Renzi e in difesa della scuola pubblica che per 8 giorni e 7 notti ha svolto lo sciopero della fame sotto il Gingko di via Castagnoli esprime la propria solidarietà agli occupanti di Villa Adelante di viale Aldini 116, costretti a viva forza a lasciare le abitazioni che occupavano dall’ottobre scorso.
La vita degli uomini, delle donne, dei ragazzi e di una bambina di appena 2 mesi sono state per l’ennesima volta sconvolte e violate da una insensata violenza istituzionale, che prima li ha privati di un legittimo diritto ad un tetto (ricordiamo che ad oggi le istituzioni tutte, locali e statali non sono in grado di fornire risposte alla ormai esplosiva emergenza abitativa) e poi ha brutalmente violato i luoghi della loro pacifica convivenza.
L’occupazione di Villa Adelante, vuota da più di 20 anni e frutto di speculazione finanziaria della proprietà di UNIFICA Holding Spa, ben distante dall’essere un abuso, è stata la risposta ad un diritto negato, ha costituito una esperienza di funzione sociale della coabitazione.
Saremo, a partire dall’assemblea spontanea di oggi pomeriggio sotto il palazzo comunale, insieme agli uomini, alle donne, ai bambini di villa Adelante.
—
PER CONTATTARE L’ASSEMBLEA DELLE SCUOLE: assembleascuolebo@gmail.com