“La nuda vita”

“Si gettano a corpo morto su scogli, frontiere, stazioni, strade. Inquietano i viaggi dei pendolari, dei turisti, degli uomini d’affari. I migranti sono in mezzo alle nostre vite di ogni giorno”.

 

NEWSLETTER DI COMUNE

 

LA NUDA VITA
Si gettano a corpo morto su scogli, frontiere, stazioni, strade. Inquietano i viaggi dei pendolari, dei turisti, degli uomini d’affari. I migranti sono in mezzo alle nostre vite di ogni giorno: per questo alla lunga metteranno in crisi l’israelizzazione del mondo, fatta di muri da erigere e confini nazionali da difendere
ENRICO EULI

QUANTI MURI SIAMO IN GRADO DI TIRARE SU?
Muri d’acciaio, come quello tra Usa e Messico, con tanto d’illuminazione, di una rete di sensori elettronici, di un sistema di vigilanza armata di terra e di aria e con i cacciamigranti che danno una mano alla polizia, ma anche muri d’indifferenza, come quelli che si diffondono nelle nostre città di fronte al crescendo di xenofobia, violenza psicologica e fisica, inclusa quella istituzionale, contro i migranti. Un articolo della scrittrice e poetessa GIOVANNA MULAS

AUTOBUS
«Questo è il testo di una lettera firmata dalle rappresentanze degli autisti Atm (ma non dalla Cgil, pare). L’oggetto è “Trasferimento profughi”. Le righe sono tre o quattro: “I conducenti degli autobus si rifiuteranno di effettuare il servizio di trasporto dei profughi dalla stazione Centrale di Milano ai centri di accoglienza. Mancano le garanzie igienico-sanitarie per i lavoratori e per gli utenti, visto che gli autobus vengono rimessi in servizio per i passeggeri di linea senza l’opportuna sanificazione del mezzo”. A me questa roba fa orrore…» SEGUE QUI
SAVERIO TOMMASI

IMMAGINATE I PROFUGHI ALL’EXPO
“L’expo 2015 avrebbe finalmente l’opportunità di nutrire davvero il pianeta, quello che fugge, disperato, affamato da questo modello di sviluppo che saccheggia risorse naturali, alimenta guerre tra impoveriti ed in paesi impoveriti, coltiva l’odio, esalta e promuove l’individualismo competitivo….”
DOMENICO FINIGUERRA

LA RIBELLIONE SURREALE AL RAZZISMO. VIDEO
Mentre il razzismo istituzionale, quello elettorale e quello popolare raggiungono vette impensabili, arriva Black Reality – Tutorial per migranti, webserie di cui sentivamo il bisogno. Il linguaggio artistico nei Tutorial ha un taglio surreale: le provocazioni video sono ispirate alle opere dei Monty Python, alle web serie contemporanee, al gusto del paradosso nella comicità di Daniel Pennac. “Come si affronta un razzista? Si può dialogare? Ci sarà una discussione?” e ancora “Chi sono i bravi cittadini oggi? Chi rispetta le regole? Chi cerca la convivenza civile?”. Queste sono le domande dei primi video GUARDALI QUI

LA FORZA DEL MOVIMENTO DELLA SCUOLA. FOTO
Assemblee, cortei, presidi, scioperi incluso quello della fame, blocco degli scrutini, consegne delle pagelle con le mani incatenate. E flash-mob notturni, come giovedì 18 giugno promosso da quello che molti chiamano il “Popolo dei lumini” contro la Buona scuola ARTICOLO E FOTO
 

LA LOGICA AZIENDALE LEA MELANDRI

LA LOTTA DELLA SCUOLA A.G.

UN MOVIMENTO INFIAMMABILE

RENZI HA RAGIONE MATTEO SAUDINO

L’UNIVERSITÀ CONTRO LA SCUOLA DI RENZI

LA SCUOLA GIUSTA
“La scuola giusta…
rispetta gli studenti, non infligge umiliazioni
…. considera ciò che sanno, non ciò che ancora non sanno
…. coltiva la gioia di apprendere, non la noia di studiare
stimola la divergenza, non impone la conformità
…. insegna a imparare, non a ripetere supinamente
favorisce la solidarietà, non incita alla competizione
…. procede con calma, non rincorre i traguardi
…. produce cultura, non una vita invasa
…. entusiasma, diverte, non dà voti o note
…. è insomma la scuola di Rodari, Lodi
con veri maestri, non solo custodi
non costa nulla, ci vuole ben poco:
un po’ di passione per mettersi in gioco
ce l’hanno in segnato Freinet e Montessori …. “
MAURIZIO PARODI

IL PENSIERO CRITICO E LA SOCIETÀ IN MOVIMENTO
Scrittore e giornalista uruguayano dalla parte delle società in movimento, Raúl Zibechi è redattore del settimanale Brecha: i suoi articoli vengono pubblicati con puntualità in molti paesi del mondo, a cominciare dal Messico, in Italia prima su Carta e ora su Comune. Zibechi sarà quest’anno al Seminario America Latina 2015 (Pescia, 28/30 agosto), un prezioso momento (ideato e curato da Aldo Zanchetta) in cui rallentare, scambiare analisi, punti di vista e racconti su quei pezzi di società che si ostinano a cercare vie per cambiare il mondo qui e adesso. L’edizione 2015, dal titolo “Decolonizzare. Il pensiero critico e le pratiche emancipatorie“ , viene promossa insieme alla redazione di Comune e al gruppo Camminar domandando. Qui trovate alcuni degli articoli di Zibechi, qui invece le notizie sul programma e su come iscriversi (per favorire un clima di partecipazione, approfondimento e convivialità, il seminario è limitato a 50 persone)
ALDO ZANCHETTA

LA SPALLATA DEI MOVIMENTI AL T-TIP
La campagna stop T-tip lavora su entrambe le sponde dell’Atlantico per bloccare i trattati commerciali pensati per gli affari delle multinazionali. La rete ha prima rotto il silenzio con cui i trattati venivano preparati e poi ha rallantato l’approvazione
MONICA DI SISTO

LE AVETE VISTE LE FOTO DEL GAY PRIDE?
Volti di dignità. Una bella festa in strada a Roma.
Fotografie di Adamo Banelli per Comune GALLERIA FOTOGRAFICA
 

QUELLA SFAVILLANTE MANIFESTAZIONE MONDIALE
Il diritto di criticare l’Expo, il bisogno di punti di vista differenti su cibo e beni comuni, ma anche l’esigenza di decidere fin d’ora il destino delle aree di Expo. Un’analisi, frutto di discussioni emerse nei piani bassi della società, disegna percorsi alternativi. Contro e oltre la vetrina milanese delle multinazionali
MARIO
AGOSTINELLI

LA NUOVA VIA DELLA SETA
La via di comunicazione fra Oriente e Occidente era chiamata “della seta” perché la seta era la principale merce cinese desiderata dalle classi dominanti europee. La “nuova via della seta” si propone di collegare con oleodotti e gasdotti, ferrovie e autostrade, i popoli produttori e consumatori di materie prime e di merci di cui le economie industriali dell’Occidente hanno disperato bisogno per la loro stessa sopravvivenza
GIORGIO NEBBIA

 

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