Napoli, allarme randagismo, occorrono cibo farmaci e adozioni

NAPOLI, ALLARME RANDAGISMO: 31 CUCCIOLI E MAMME SOCCORSE DAI VOLONTARI OIPA. SERVONO CON URGENZA CIBO, FARMACI E ADOZIONI

Non si arresta a Napoli l’ondata randagismo. Soltanto nelle ultime due settimane, i volontari OIPA hanno recuperato un totale di 31 cuccioli insieme alle loro mamme, segnalati in diversi comuni confinanti con il capoluogo campano. In assenza di una politica di prevenzione per un fenomeno che non può arrestarsi, se non con programmi di sterilizzazione a cura di Comuni e ASL, sono sempre i volontari a dover mettere le toppe ad un sistema che non regge e che rischia di scoppiare da un momento all’altro.

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BRUNO, KORA, HEIDI: VITE IN FRANTUMI SALVATE DAI VOLONTARI OIPA GELA. SERVONO AIUTI E TANTA SOLIDARIETA’

Bruno, avanzi di un molosso riversi sul ciglio di una strada, Kora, spettro invisibile accecata dagli occhi di chi l’ha vista senza aiutarla, Heidi, rinvenuta anch’essa a soli 3 mesi completamente cieca. Scarti di una società senza rispetto per chi è invaso dal dolore, pugno nello stomaco per chi al dolore degli altri animali non può e non vuole essere indifferente. E’ in nome di Bruno, di Kora, di Heidi e di tutti i cani e i gatti che agonizzano per le strade di Gela che i volontari OIPA non perdono la speranza, continuando a fare pressione su Comune e azienda sanitaria locale, affinché si adottino delle misure concrete di prevenzione al randagismo. Nel frattempo ci sono loro, tante vite da accudire, sfamare, vaccinare, sterilizzare, vite che non possono aspettare i tempi di una burocrazia che per gli animali si spreca solo quando conviene.

PALIO DI SIENA, IL COPIONE SI RIPETE ANCORA UNA VOLTA: ABBATTUTO IL CAVALLO PERICLEA

Nel grande carrozzone di una manifestazione che muove molte migliaia di euro, la morte di un cavallo viene registrata come un rischio collaterale, un incidente di percorso che si è disposti a correre purché lo spettacolo vada avanti. I cavalli che corrono non sono altro che strumenti funzionali allo spettacolo, esattamente come i materiali usati per creare la pista e le transenne. E poco importa se gli organizzatori asseriscono di avere un efficiente sistema di prevenzione e pronto intervento al servizio dei cavalli, perché la finalità non è certo il benessere degli animali coinvolti loro malgrado nella gara, altrimenti il Palio sarebbe già stato abolito. L’obiettivo è il business, nient’altro. Se per farlo occorre sacrificare delle vite, è un prezzo che evidentemente vale la pena di pagare, basta dare un’occhiata ai numeri per averne conferma: dal 2000 sono 7 i cavalli morti prima o durante il Palio.

Corpo Forestale dello Stato assorbito da un’altra forza di polizia. E’ quello che prevede il decreto legge di riforma della pubblica amministrazione e che il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, intervenuto alla presentazione del rapporto Ecomafia di 2015 di Legambiente, ha definito “una follia”, visto il grande lavoro svolto dal Corpo Forestale dello Stato. Un corpo di polizia molto spesso utile a coadiuvare l’attività di prevenzione e repressione dei maltrattamenti a danno degli animali perseguiti dalle Guardie eco zoofile dell’OIPA, come accaduto a Pescopagano, in provincia di Potenza, dove il loro intervento, su segnalazione delle Guardie OIPA, è stato decisivo nell’accertare numerosi illeciti a danno di animali d’affezione e da reddito.

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4 luglio
Torino – Animali e verde liberi! Presidio all’ex zoo Michelotti

4 luglio
Muzzana del Turgnano (UD) – Serata di beneficienza a sostegno degli animali accuditi dall’OIPA Udine

5 luglio
Sasso Marconi (BO) – Tutti insieme con i cavalli per i cavalli