Rai, sindacato risponde a dichiarazioni di Vittorio Feltri

“Comprendiamo il suo bisbetico livore da attempato giornalista della carta stampata quando sputa veleno sulla RAI, da lei evidentemente considerata una diretta concorrente alla sua testata”.

 

 

Comunicato stampa sindacato Libersind Conf.sal

su dichiarazioni Feltri sulla Rai

Egregio Direttore, leggendo le sue esternazioni, riportate negli articoli apparsi su “Il Giornale” di lunedì 6 luglio u.s., comprendiamo il suo bisbetico livore da attempato giornalista della carta stampata quando sputa veleno sulla RAI, da lei evidentemente considerata una diretta concorrente alla sua testata, ma siamo convinti che quando si esprime sul servizio pubblico radiotelevisivo dovrebbe indirizzare meglio i suoi strali e i suoi desideri di “novello piromane”.

Forse le sfugge che i telegiornali della RAI, da lei tanto vituperati, sono scritti da giornalisti e condotti da giornalisti, ovvero da suoi colleghi e che i palinsesti estivi li decide il Direttore Generale, non certo gli impiegati, i quadri o gli operai.

Pertanto le accuse di pressapochismo e di clima vacanziero rivolte genericamente ai dipendenti della RAI non possono essere accettate, anzi sono offensive. Dovrebbe vergognarsi di attaccare così gratuitamente tante madri e tanti padri di famiglia.

La RAI è un’azienda articolata, fatta di processi produttivi complessi nei 4 grandi centri di produzione, di 21 sedi che assicurano una capillare informazione regionale e rubriche del territorio, dall’esercizio e manutenzione della rete di trasporto e diffusione dei segnali radiotelevisivi, dai canali radiofonici generalisti, tematici e web, da canali televisivi tematici e generalisti, da servizi di informazione parlamentare, di programmi per gli italiani all’estero, e molto altro ancora.

Una grande azienda quindi, che riscuote il favore degli utenti dato che regolarmente vince la gara degli ascolti rispetto ai suoi diretti concorrenti.

Se ha qualcosa da recriminare ai suoi colleghi giornalisti quindi, la prossima volta scriva ai giornalisti o scriva sui giornalisti ma lasci stare i lavoratori della RAI che fanno bene il loro dovere e se vanno in vacanza lo fanno quando è possibile e come compete a qualsiasi lavoratore italiano.

Roma 7 luglio 2015

Segreteria Generale

Libersind Confsal

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