“Le Amministrazioni Locali di Emergenza sono amministrazioni locali (dispongono dei mezzi, delle risorse e dell’autorità conferitegli dagli ordinamenti, dalle leggi e dalle prassi vigenti)
– che nella loro attività pongono gli interessi delle masse popolari davanti alle direttive e alle imposizioni delle autorità centrali: disobbediscono alle direttive delle autorità centrali in ogni caso in cui contrastano con gli interessi delle masse popolari, si danno i mezzi per farlo con efficacia e non esitano ad affrontare le ritorsioni delle autorità centrali (commissariamento, denunce, ecc.);
– che mobilitano le masse popolari a organizzarsi, sostengono con i propri mezzi, risorse e autorità l’attività delle organizzazioni operaie e popolari, le incitano a coalizzarsi e a prendere iniziative che mirano a costituire il Governo di Blocco Popolare.
Si distinguono dalle vecchie amministrazioni perché mettono al centro del loro programma e della loro azione:
– la salvaguardia delle aziende e dei posti di lavoro esistenti e la creazione di nuovi posti di lavoro utili e dignitosi per migliorare le condizioni di vita delle masse popolari (abitazione, istruzione, assistenza, servizi pubblici, ecc.) e per tutelare l’ambiente, il territorio e il patrimonio pubblico;
– l’attuazione della più ampia trasparenza sul funzionamento dell’Amministrazione e la partecipazione delle masse popolari alla scelta e alla gestione delle attività economiche, politiche e sociali e del patrimonio e delle risorse pubbliche” – dalla Dichiarazione Generale approvata dal IV Congresso.
Una coalizione di liste “dal basso”, una straordinaria vittoria elettorale, una grande partecipazione popolare: benché la costruzione di amministrazioni locali di emergenza non passa necessariamente dalle elezioni, nel contesto di disgregazione del teatrino della politica borghese anche le elezioni possono essere uno strumento.
La crisi della giunta Marino e le prospettive
Roma: un’Amministrazione Comunale di Emergenza per la capitale della Repubblica Pontificia
L’amministrazione comunale di Roma è diversa da tutte le altre. Per alcune caratteristiche è accomunabile a quelle di altre grandi città (Milano che è la capitale finanziaria del paese, Napoli che è la “capitale del sud”), ma in definitiva è unica per il ruolo che ricopre nel sistema della Repubblica Pontificia, di cui è capitale politica, sede del Vaticano e delle sue congregazioni e delle sue ambasciate, dei suoi traffici e intrighi. Per questo motivo l’amministrazione comunale di Roma è stravolta dalla combinazione di due fenomeni: la contraddizione fra governo centrale ed enti locali (che la accomuna a ogni altro ente locale del paese, grande e piccolo, nel dover resistere al taglio dei finanziamenti e alla trasformazione da ente di governo del territorio a esattore di tasse e imposte per conto del governo centrale) e la guerra per bande fra gruppi e fazioni che compongono i vertici della Repubblica Pontificia e che a Roma hanno base e specifici interessi. Fra i due fenomeni, questo secondo è il principale ed è quello che, contemporaneamente, fa di Roma e delle sue istituzioni uno dei centri del malaffare e della speculazione a livello nazionale e fa dell’Amministrazione di Roma un anello debole della Repubblica Pontificia [leggi tutto]
Resistenza n.7-8/2015
Il sommario
La Grecia insegna: darsi i mezzi per la propria politica Passare dalla difesa all’attacco, costruire il Governo di Blocco Popolare
IV Congresso nazionale: gli interventi degli operai
Dalla crisi nessuno si salva da solo. Intervista a un operaio toscano
Riflessioni a margine dei lavori congressuali. “Se non avessi tutti questi problemi, sarei dei vostri”
Dal saluto del (nuovo) PCI al IV Congresso nazionale
Appello degli operai del porto di Napoli per un’assemblea popolare e nazionale
Coordinamento, formazione, dibattito. Class Unions e festa operaia a Pontedera
Appello per il coordinamento nazionale dei lavoratori del Trasporto Pubblico Locale
L’USB ha firmato il Testo Unico sulla Rappresentanza. La lotta di classe è una guerra, chi avanza travolge chi si ferma
Una Coalizione Sociale per promuovere l’organizzazione delle masse popolari
Cresce l’ingovernabilità del paese. I risultati delle elezioni regionali e amministrative
Intervista a Domenico Mazzella, Presidente del Consiglio Comunale, e Josi della Ragione, nuovo sindaco di Bacoli
L’emergenza immigrazione è propaganda di guerra: solo le organizzazioni operaie e popolari hanno la forza per imporre una soluzione dignitosa per tutti
Grecia: la luna e il dito, il Referendum e i NO Euro
Roma: un’Amministrazione Comunale di Emergenza per la capitale della Repubblica Pontificia
Nasce la sezione di Pisa!
Il rilancio della sezione di Quarto. Ricostruire una sezione su basi nuove
Iniziativa a Spoleto sull’unità dei comunisti
Lenin: Stato e rivoluzione. Un classico della letteratura comunista di grande attualità
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it