“La nuova Resistenza della Grecia”

“Ancora una volta, la crisi greca è un punto di svolta che riguarda anche il futuro del progetto europeo. I sostenitori della linea dura insistono: la gente della periferia del continente è responsabile dei difetti strutturali della moneta unica”.

 

 

NEWSLETTER DI COMUNE


LA NUOVA RESISTENZA DELLA GRECIA
Ancora una volta, la crisi greca è un punto di svolta che riguarda anche il futuro del progetto europeo. I sostenitori della linea dura insistono: la gente della periferia del continente è responsabile dei difetti strutturali della moneta unica. Intanto, hanno avvelenato le menti della gente del Nordeuropa con discorsi moralistici neocoloniali diffusi attraverso i mezzi di comunicazione. Syriza si è arreso ai creditori, ponendo fine al duro scontro tra il governo di Atene e i cosiddetti “partner” europei. I termini della resa sono dolorosi e violano tutte le promesse elettorali: il nuovo memorandum, come e più dei precedenti, è un esperimento estremo di ingegneria sociale e di redistribuzione della ricchezza a favore dei potenti. Ora è il momento di un’ampia alleanza di forze sociali che portino avanti un piano diverso, basato sulla collaborazione sociale, l’autogoverno decentralizzato e la gestione dei beni comuni. Senza negarne l’importanza, la politica elettorale nazionale non è il campo d’azione privilegiato, quando si tratta di una trasformazione sociale. Il contropotere sociale degli oppressi deve affrontare il potere sociale del capitale nei suoi spazi privilegiati: la vita quotidiana. D’altra parte, il sonoro rifiuto dell’austerità e della servitù al debito espresso dal referendum resterà nella storia come un eccezionale momento di dignità di un popolo esposto agli attacchi forsennati dei creditori europei e dell’élite greca
THEODOROS KARYOTIS

C’E’ UN ALTRA GRECIA DA COSTRUIRE
Come al solito la discussione, alimentata dalle esigenze mediatiche, pare avvitarsi su se stessa: Tsipras ha agito per il bene del popolo, oppure è un traditore? C’è poi la solita diatriba tra finanza e politica e tra pubblico e privato, etc. La solita minestra, insomma. Eppure sarebbe il momento di far valere la falla aperta dai Greci nel modello dominante per parlare di azioni concrete come iniziative legali collettive internazionali contro le violazioni dei diritti umani operate dalla Troika e dalle istituzioni europee, oppure di una conferenza seria per il ripudio del debito. Dobbiamo però, soprattutto, ribaltare il piano di riferimento che ci impongono facendo della crisi un’opportunità per costruire sub ito l’altra Grecia che vogliamo. Quella della sovranità dal basso, dell’autogestione, del mutualismo, dei commons. Potremmo pensare, ad esempio, a un Green new Deal dal basso che possa ispirare soluzioni per tutto il Sud dell’Europa e a un Trattato dei Popoli per l’Altra Europa da costruire attraverso le pratiche di conflitto, resistenza e affermazione della dignità per tutti. Non perdiamo questa occasione
FRANCESCO MARTONE

NAVIGARE A VISTA CONTRO LA TORMENTA
La possibilità di creare relazioni sociali ed economiche diverse da quelle di tipo capitalistico appare a tratti un miraggio tra le tormente. Tuttavia, orti urbani, Gas, fabbriche autogestite continuano a diffondersi senza badare alle frontiere
ALBERTO CASTAGNOLA

DI LAVORO NON CE N’È PIÙ BISOGNO
Milioni di persone non hanno un salario e milioni perderanno il lavoro nei prossimi anni per una ragione molto semplice: di lavoro non ce n’è più bisogno. Informatica, intelligenza artificiale, robotica rendono possibile la produzione di quel che ci serve con l’impiego di una quantità sempre più piccola di lavoro umano. Questo fatto è evidente a chiunque ragioni e legga le statistiche, ma nessuno può dirlo: è il tabù più tabù che ci sia, perché l’intero edificio della società in cui viviamo si fonda sulla premessa che chi non lavora non mangia. Una premessa imbecille, una superstizione, un’abitudine culturale dalla quale occorrerebbe liberarsi. Gli economisti sono ossessionati da nozioni dogmatiche come crescita competizione e prodotto nazionale lordo: ma quello che occorre immediatamente invece è un reddito di cittadinanza che liberi la gente dall’ossessione idiota del lavoro …. Lavoriamo meno per un reddito di cittadinanza, curiamoci la salute andiamo al cinema insegniamo matematica, e facciamo quel milione di cose utili che non sono lavoro e non hanno bisogno di scambiarsi con salario
FRANCO BERARDI BIFO

GENOVA, 20 LUGLIO 2001. ORE 19….
“Provo a telefonare a mio fratello. Il cellulare è staccato. Poi, ad un tratto, suona libero ….”
ELENA GIULIANI

CAMBIARE LA SCUOLA OGNI GIORNO
La Buona scuola è legge. La ferita è profonda, tuttavia il mondo della scuola continua a resistere, sperimentare e progettare una autentica buona scuola fatta di formazione culturale, di educazione all’alterità, di cooperazione e inclusione
ALAIN GOUSSOT

NON LO SANNO E NON VOGLIONO SAPERLO
Che ne sanno di cosa significa riformare la scuola loro che per “cambiamento” intendono “rimpastino”? Che ne sanno di cosa significa avere uno spezzone di supplenza e campare con 400/800 euro al mese o, quando ti va bene bene, 1.300? Che ne sanno della vita e dei costi dei precari lontani dalle loro città e dalle loro famiglie, licenziati ogni anno a giugno senza sapere se lavoreranno di nuovo? Che ne sanno che sono proprio loro a mandare avanti le scuole “difficili”, quelle da cui se ne vanno tutti? Che ne sanno che gli studenti non sono “merce”, il sapere non può essere “profitto” e la scuola non può essere “azienda”?
SANDRA ZINGARETTI

LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS
Mercoledì 15 luglio è stato la presentato il progetto di legge per la legalizzazione della cannabis elaborato dall’intergruppo parlamentare. Per molti non è certo la meglio legge che si poteva proporre e elaborare, ma sicuramente è il passo istituzionale più avanzato che si sia mai raggiunto in tema
LA TERRA TREMA

UCCIDETE QUEGLI ORSI
Il governo invita a evitare reazioni “emozionali”. Il presidente della Regione autonoma dice che il progetto trentino di ripopolamento avviato sedici anni fa ha avuto esiti imprevisti: gli orsi sono troppi, quindi vanno catturati ma, se sono “dannosi”, si devono abbattere. Nelle Dolomiti del Brenta vivono una sessantina di plantigradi, che osano perfino fare “scorribande”. Sono troppi? Sono troppi per chi? Prende spunto dal “problema” degli orsi e dalla soluzione, secondo copione, del governo trentino il nuovo testo di Storie e Notizie
ALESSANDRO GHEBREIGZIABIHER

COME CONIUGARE L’ETICA CON IL SOLE
L’attenzione al rispetto delle persone e dell’ambiente si traduce nel modo di lavorare di una cooperativa che prova a mettere d’accordo, tra molte difficoltà, i valori per i quali è stata fondata, il suo essere impresa, la correttezza verso i clienti e l’efficienza energetica. Quelli di Etica nel Sole cercano una soluzione su misura anche a costo di proporre un lavoro più piccolo di quello immaginato dal cliente, pur di ridurre gli sprechi energetici e di favorire il risparmio. La cooperativa però è molto attenta alla scelta dei materiali, alle condizioni di lavoro e agli aspetti di sicurezza sui cantieri anche se questo comporta un costo più alto di quello offerto da altre imprese
ANDREA SAROLDI

LA LIBROBICICLETTA DI MASSAROSA
Andando a Massarosa (Lucca) vale la pena fare un salto sulla pista ciclopedonale dei Fiori di Loto. La pista di recente inaugurazione collega il centro cittadino alla stazione dei treni di Bozzano evitando la pericolosa strada provinciale. Passare da questi posti, dicono BiciAmici Fiab Versilia, è piacevole e in un attimo ci si trova immersi nel meraviglioso paesaggio tipico del lago per poi arrivare a costeggiare una delle poche coltivazioni di loto (se non l’unica) da cui prende il nome. Qui potrebbe anche capitarvi d’incontrare la Librocicletta. Parcheggiata in uno slargo, davanti a un cancello lilla, lungo la ciclabile questa bici ha due grosse valige piene di libri da prendere in prestito per godersi una lettura magari app rofittando delle panchine lì vicine. Ah, c’è anche una pompa da prendere in prestito per gonfiare una gomma a terra
LA NOTIZIA COMPLETA
 

LE ALI DEL POTERE
Con il Dossier “Tutti gli uomini del Presidente: ovvero le nomine del nuovo Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti” – a cura di Una città in Comune e Rifondazione Comunista di Pisa (scaricabile da Comune-info) – si svela la natura delle decisioni assunte dalla Regione Toscana e dal Partito democratico a supporto di un determinato intreccio politico-finanziario vicino al presidente del consiglio
FRANCESCO BIAGI

LA MIA MAESTRA È UN PO’ SVAMPITA
Manuela Salvi, scrittrice, ha donato ai lettori di Comune questa storia adorabile, da inviare a genitori, a maestre e maestri che resistono alla Buona scuola (e a meritocrazie, burocrazie, Invalsi e dintorni) e soprattutto da leggere a molti bambini.
«All’inizio si ipotizzò che la mia maestra fosse un po’ svampita. Metteva sempre Bravissima ai miei temi, eppure quando mia madre andava a leggerli, trovava un sacco di errori.
La prima volta pensò che la maestra fosse distratta.
La seconda pensò che magari non vedeva bene, visti gli occhiali che portava.
La terza le telefonò per capire come mai non sottolineasse gli evidenti errori di grammatica che facevo nei miei temi. E lei le rispose: ” …… “» SEGUE QUI

IL LEGNO DI CHIARA
È arrivata martedì all’ora di cena. Adesso è molto impegnata a fare pisolini e a succhiare il latte della mamma. Alla faccia di Caronte, il temibile anticiclone da 41 all’ombra, Chiara dorme con tre coperte. La dottoressa dice che ha freddo ma il papà preferisce parlare di ribellione, la prima, al cambiamento climatico. Mezzo metro di meraviglia per far felici anche Fabrizio ed Elisabetta, i grandi fratelli che avranno tanta cura di lei. Gianluca (che fa Comune insieme a noi ogni giorno) e Annarita hanno messo in comune un’altra vita. Mollate le cime, spiegate le vele, il minuscolo legno di Chiara prende il largo controcorrente. Lo sospingono i sogni e un robusto vento di libertà
LA REDAZIONE DI COMUNE

 

 

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