Goletta Verde presenta i dati sulle concessioni nel litorale. Roma e Sperlonga sono sotto il 50% minimo di litorale a spiaggia libera come impone la nuova legge regionale.
Roma, 3 agosto 2015
COMUNICATO STAMPA
Goletta Verde a Ostia presenta i dati sulle concessioni nel litorale.
Roma e Sperlonga sono sotto il 50% minimo di litorale a spiaggia libera come impone la nuova legge regionale.
Legambiente “Siano rispettati i criteri di legge e liberato il litorale, a Ostia almeno 610 metri in più di spiaggia deve passare da concessa a libera. I PUA siano redatti allo scopo di rendere fruibile il mare a tutti e sul Lungomuro, dopo l’apertura dei varchi fare il passo decisivo, Abbattiamolo!”
Si concluderà domani il passaggio della Goletta Verde lungo le coste della Regione Lazio. L’iniziativa, ormai giunta alla 30esima edizione, offre spunti di riflessione da inserire all’interno di un quadro ben più ampio, quale quello dei problemi che affliggono le nostre coste.
Proprio pochi giorni fa, la Regione Lazio ha approvato la legge 26 Giugno 2015, n. 8, riguardante le disposizioni relative all’utilizzazione del demanio marittimo per finalità turistiche e ricreative, modificando, inoltre, la legge regionale 6 Agosto 2007 n. 13 concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale. Secondo la nuova norma ogni Comune dovrà riservare a spiaggia pubblica o pubblica attrezzata almeno una quota pari o superiore al 50% dell’arenile di propria competenza. Dovrà inoltre essere predisposto il PUAR, Piano Regionale Utilizzazione Arenili, mai approvato sebbene previsto da una legge del 1993. Inoltre, non sarà più possibile rinnovare automaticamente le concessioni demaniali marittime che dovranno, anzi, essere assegnate tramite procedura pubblica.
Da qui la necessità da parte degli attivisti del Cigno Verde di fotografare e comprendere la situazione delle coste laziali e del loro demanio marittimo allo stato attuale.
Secondo quanto emerso dallo studio di Legambiente sono 2 i comuni che non rispettano l’obbligo di mantenere almeno il 50% di litorale libero: Roma con solo il 45% di litorale libero e oltre 610 metri da liberare per rispettare il requisito minimo, e Sperlonga con il 49%.
“Al mare di Roma servono regole nuove e certe anche per rispondere all’aggressione della criminalità sul litorale, stuzzicata anche dagli appetiti nelle concessioni – dichiara Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – La recente delibera regionale pone le basi per invertire una rotta compromessa da troppi anni in cui i diritti dei cittadini, sulla fruibilità di un bene comune come la spiaggia a Ostia, sono stati completamente calpestati. Ora la Regione si faccia garante, non solo del rispetto della legge appena approvata predispondendo controlli e sanzionando chi si ostina a negare il mare ai cittadini, ma anche premiando, nel rilascio delle concessioni demaniali, chi decide di promuovere un turismo sostenibile, attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, pratiche di tutela degli ecosistemi marini e costieri”.
“Le zone costiere ricoprono un ruolo fondamentale e strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio; dopo la nuova e buona legge Regionale serve un adeguamento nel comune di Roma in particolare, dove almeno 610 metri devono tornare spiaggia libera – dichiara Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – poi, attraverso la redazione e attuazione dei PUA regionale e comunali, si devono prevedere interruzioni rispetto alla contiguità degli stabilimenti, con meccanismi come l’obbligo per i concessionari a mantenere una porzione di almeno il 20% a spiaggia libera rispetto alla propria concessione; un buon modo questo anche per garantire l’accesso libero alle spiagge romane come su tutto il litorale laziale. In tal senso chiediamo che si prevedano nel PUA di Roma e di tutti i comuni, misure che aumentino le spiagge libere anche oltre la quota d’obbligo minimo di legge. Ad Ostia in particolare bisogna mantenere la barra dritta sul ripristino della legalità come precondizione indispensabile e fondamentale, e dopo l’impegno nell’apertura dei varchi, chiediamo all’amministrazione comunale, senza alcuna condizione relativa a prolungamenti di anni nelle concessioni di abbattere il Lungomuro“.
Partendo da questa osservazione Legambiente coglie l’opportunità di porre l’attenzione su un argomento molto caro all’associazione ambientalista: l’accessibilità agli arenili e il corretto utilizzo del demanio marittimo attraverso la redazione e attuazione dei PUA (Piano Utilizzo Arenili).
Monitoraggio delle concessioni demaniali marittime dei comuni costieri della regione Lazio
L’analisi innanzitutto tiene conto delle aree soggette a vincoli di varia natura (caserme, porti, ecc.) che sono quindi escluse dalla delega alla Regione e quindi non sono nella disponibilità dei comuni. Nella tabella 1 si riportano i dati relativi alla lunghezza lineare della linea di costa delle aree escluse dalla delega e, per differenza, la lunghezza della costa di quelle nell’effettiva disponibilità della regione e dei comuni e la loro percentuale sul totale.
Tabella 1 |
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|
Fronte mare totale
|
Fronte mare aree escluse dalla delega alla Regione Lazio |
Fronte mare oggetto della delega
|
||
|
m lineari |
m lineari |
m lineari |
% |
|
Montalto di Castro |
17.960 |
120 |
17.840 |
99,33 |
|
Tarquinia |
18.700 |
2.396 |
16.304 |
87,19 |
|
Civitavecchia |
18.820 |
15.068 |
3.752 |
19,94 |
|
Santa Marinella |
21.090 |
3.294 |
17.797 |
84,38 |
|
Cerveteri |
6.940 |
1.070 |
5.870 |
84,58 |
|
Ladispoli |
6.000 |
390 |
5.610 |
93,50 |
|
Fiumicino |
25.250 |
6.035 |
19.215 |
76,10 |
|
Roma |
15.000 |
2.335 |
12.665 |
84,43 |
|
Pomezia |
7.980 |
960 |
7.020 |
87,97 |
|
Ardea |
10.270 |
145 |
10.125 |
98,59 |
|
Anzio |
14.630 |
2.018 |
12.612 |
86,21 |
|
Nettuno |
13.950 |
11.365 |
2.585 |
18,53 |
|
Latina |
13.220 |
360 |
12.860 |
97,28 |
|
Sabaudia |
18.480 |
125 |
18.355 |
99,32 |
|
San Felice Circeo |
12.030 |
1.135 |
10.895 |
90,57 |
|
Terracina |
13.910 |
0 |
13.910 |
100,00 |
|
Fondi |
10.790 |
0 |
10.790 |
100,00 |
|
Sperlonga |
7.910 |
450 |
7.460 |
94,31 |
|
Itri |
880 |
0 |
880 |
100,00 |
|
Gaeta |
18.660 |
10.080 |
8.580 |
45,98 |
|
Formia |
10.870 |
3.418 |
7.452 |
68,56 |
|
Minturno |
7.980 |
0 |
7.980 |
100,00 |
|
Ponza |
40.780 |
2.260 |
38.520 |
94,46 |
|
Ventotene |
9.250 |
0 |
9.250 |
100,00 |
|
TOTALE |
341.350 |
63.024 |
278.327 |
81,54 |
|
Non si risconta quindi la presenza di grandi aree escluse dalla delega alla Regione, ad eccezione dei comuni di Civitavecchia, Nettuno e Gaeta. Nel primo caso la gran parte della costa è di competenza dell’Autorità Portuale di Civitavecchia (Decreto Ministero dei Trasporti del 15.09.1999); nel secondo caso è rilevante la porzione di costa demaniale interessata dal porto e dal Poligono di tiro centro esperienze C.E.A.E dell’Esercito Italiano; nel terzo caso un’importante porzione della costa è occupata da attività strettamente connesse ad interessi demaniali, marittimi e portuali.
Avendo così calcolato la lunghezza della costa delle aree oggetto della delega alla regione e quindi nella disponibilità dei comuni per la disposizione delle concessioni demaniali marittime, è possibile misurare la porzione di costa effettivamente assegnata in concessione e quella libera da concessioni. i dati sono riportati nella tabella 2.
Tabella 2
|
||||||
|
Fronte mare oggetto della delega |
Fronte mare in concessione su totale oggetto della delega |
Fronte mare non in concessione su totale oggetto della delega |
|||
|
m lineari |
m lineari |
% |
m lineari |
% |
|
Montalto di Castro |
17.840 |
2.567 |
14,39 |
15.273 |
85,61 |
|
Tarquinia |
16.304 |
2.148 |
13,18 |
14.156 |
86,82 |
|
Civitavecchia |
3.752 |
1.769 |
47,14 |
1.983 |
52,86 |
|
Santa Marinella |
17.797 |
2.033 |
11,42 |
15.764 |
88,58 |
|
Cerveteri |
5.870 |
521 |
8,87 |
5.349 |
91,13 |
|
Ladispoli |
5.610 |
2.190 |
39,04 |
3,420 |
60,96 |
|
Fiumicino |
19.215 |
6.737 |
35,06 |
12.478 |
64,94 |
|
Roma |
12.665 |
6.944 |
54,82 |
5.721 |
45,18 |
|
Pomezia |
7.020 |
2.262 |
32,22 |
4.758 |
67,78 |
|
Ardea |
10.125 |
2.831 |
27,96 |
7.294 |
72,04 |
|
Anzio |
12.612 |
6.298 |
49,94 |
6.314 |
50,06 |
|
Nettuno |
2.585 |
0 |
0 |
2.585 |
100,00 |
|
Latina |
12.860 |
1.501 |
11,67 |
11.359 |
88,33 |
|
Sabaudia |
18.355 |
2.734 |
14,90 |
15.621 |
85,10 |
|
San Felice Circeo |
10.895 |
2.736 |
25,11 |
8.159 |
74,89 |
|
Terracina |
13.910 |
6.093 |
43,80 |
7.817 |
56,20 |
|
Fondi |
10.790 |
563 |
5,22 |
10.227 |
94,78 |
|
Sperlonga |
7.460 |
3.749 |
50,25 |
3.711 |
49,75 |
|
Itri |
880 |
0 |
0 |
880 |
100,00 |
|
Gaeta |
8.580 |
2.198 |
25,61 |
6.382 |
74,39 |
|
Formia |
7.452 |
2.154 |
28,90 |
5.298 |
71,10 |
|
Minturno |
7.980 |
3.457 |
43,32 |
4.523 |
56,68 |
|
Ponza |
38.520 |
0 |
0 |
38.520 |
100,0 |
|
Ventotene |
9.250 |
0 |
0 |
9.250 |
100,00 |
|
TOTALE |
278.327 |
61.485 |
22,09 |
213.425,42 |
77,91 |
|
Si evince quindi che la quasi totalità dei comuni costieri, ad eccezione di Roma e Sperlonga, già ad oggi rispettano il requisito imposto dalla nuova normativa regionale.
I dati sviluppati da Legambiente Lazio sono da fonte della Regione Lazio a seguito della Determinazione 6 maggio 2015, n. G05536 Art. 75 – L.R. 14/1999, quando la Regione ha provveduto all’aggiornamento dell’Albo regionale delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative, e sono relativi alla data del 31.12.2014. Il testo integrale della determinazione è pubblicato sulla Supplemento n° 1 alla Gazzetta Ufficiale n° 41 del 21 maggio 2015. (consultabile qui: http://bit.ly/1OZlB3S )
Le proposte di Legambiente:
- rispettare gli obblighi di legge che ora impongono spiagge libere e libere attrezzate per almeno metà del territorio di ogni comune
- redazione di PUA che facciano propria la nuova normativa e siano ancor più stringenti sul totale di concessioni possibili
- che i nuovi PUA obblighino i concessori a mantenere libera almeno il 20% della spiaggia in concessione
- che i PUA prevedano l’obbligo di lasciare all’interno dei centri abitati costieri almeno il 20% di spiaggia libera
- la procedura pubblica di assegnazione delle concessioni preveda delle premialità per chi fa interventi di sostenibilità (uso delle rinnovabili, risparmio energetico e idrico …)
- che i PUA siano obblighino alla presenza di intervalli tra una concessione e l’altra
- a Ostia attuare e garantire il dettato della legge regionale 8 e conseguentemente liberare almeno 610,5 metri dalle concessioni già in essere
- che il PUA di Roma torni a prevedere che su almeno la metà della costa sia aperta la visuale sul mare come già prevedeva il vecchio PUA mai attuato
- dopo l’apertura dei varchi, un piccolo passo in avanti, a Ostia chiediamo che venga abbattuto il Lungomuro e restituito il mare ai romani
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