“Non c’è nulla da festeggiare in Grecia”

“L’ultima cosa che vogliamo fare in questi giorni è idealizzare o tifare – scrive Theodoros Karyotis, sociologo, da sempre nei movimenti sociali greci.

 

 

NEWSLETTER DI COMUNE

 

NON C’È NULLA DA FESTEGGIARE IN GRECIA
“L’ultima cosa che vogliamo fare in questi giorni è idealizzare o tifare – scrive Theodoros Karyotis, sociologo, da sempre nei movimenti sociali greci – Piuttosto, chiediamoci: come possiamo rompere il muro di apatia e l’individualismo, e metterlo in collegamento con i desideri e le aspirazioni della popolazione disillusa, coltivare uno spirito collettivo, l’organizzazione sociale e la creatività, la voglia di cambiamento e l’emancipazione sociale? …. Milioni di persone là fuori sono affamate di cambiamento sociale, ma probabilmente bloccate in un’esistenza personale dentro la quale non capiscono la lingua dei movimenti e i nostri messag gi …. Il nuovo ciclo di mobilitazione dovrebbe trovarci più pronti ad ascoltare e condividere, a lasciarci alle spalle la nostra identità …. La vittoria di Pirro del pragmatismo di sinistra nelle elezioni di domenica dovrebbe, insomma, essere l’occasione per un processo di auto-critica. Siamo di fronte a momenti difficili di resistenza e i movimenti, per quanto anche piccoli e insignificanti, sono l’unico potere antagonistico contro la barbarie capitalista”
THEODOROS KARYOTIS

 

IL BISOGNO DI MANDARE IN GALERA GLI SCRITTORI
Ascanio Celestini: “Erri De Luca se ne va in galera? È un bravo scrittore o un incitatore di violenti? E quale peso hanno le parole? …. Caro pm ma davvero crede che una rete venga tagliata perché Erri De Luca dice che non è un reato farlo? …. Ora vada a farsi un giro in valle (non la sto mandando a quel paese, ma solo in quella valle). Vada a parlare con quelli che ci vivono e comprenderà che in quella valle si tagliano le reti perché gli abitanti si sentono derubati della loro terra, non perché glielo dice Erri De Luca …. “
ASCANIO CELESTINI

VIA DA QUI. IL TEMPO DELLA REPRESSIONE PRESIDIO VENTIMIGLIA

LE DUE SFIDE DELLA SCUOLA
La pedagogia neoliberista e il suo strumento pratico, cioé il paradigma clinico-terapeutico che deve medicalizzare le “differenze” per favorire un controllo sociale, hanno dichiarato guerra alla scuola, comunità educante. Per questo vogliono la scuola delle competenze, quella della concorrenza tra alunni e dell’iperspecializzazione precoce; in questo tipo di scuola le difficoltà di apprendimento oppure di relazioni sono identificate come disturbi e comportamenti-problema
ALAIN GOUSSOT

LA NOTTE BIANCA DEL POPOLO DEI LUMINI [FOTO]
Si tratta di riprendere la parola, di farlo con azioni diffuse nei territori (senza un unico appuntamento), parlando a tutti e in forme differenti. Insegnanti e studenti lo avevano annunciato: la battaglia contro la l’aziendalizzazione della scuola, cioè la legge 107 approvata in luglio, sarà lunga e articolata. La Notte bianca della scuola promossa in decine di città di tutta Italia, mercoledì 23 settembre, è stato un primo passaggio importante. Tra quelli che potrebbero seguire ci sono la ripresentazione della legge di iniziativa popolare “Per la buona scuola per la Repubblica” (la cosiddetta Lip, al cui testo hanno contribuito circa 100.000 persone, pronta da diversi mesi e a ggiornata) e, soprattutto, un referendum abrogativo della legge 107. Ma la protesta e la resistenza, di certo, troveranno modo per crescere anche nella vita di ogni giorno della scuola, coinvolgendo insegnanti, studenti, genitori, territori
JLC

PER UN’ESPERIENZA AUTENTICA
È difficile rompere con il pensiero dominante che omologa e anestetizza. Abbiamo bisogno di esperienze educative autentiche, cioè faticose e imprevedibili, con spazi e tempi liberati dai pregiudizi, dalla paura e dall’ossessione delle valutazioni. “Ci sarà vita (educazione) autentica – scrive Paolo Mottana, docente di Filosofia dell’educazione alla Bicocca – solo là dove resisterà esperienza autentica, passione feroce, gusto dell’immenso e senza condizioni”
PAOLO MOTTANA

APPRENDERE FACENDO

IN GITA A EXPO, I BAMBINI DICONO NO
“Ne abbiamo parlato in classe, valutando insieme ai bambini i pro e i contro – scrivono Giampiero e Lina, maestri in una scuola di Asti – Abbiamo deciso che non andremo a Expo: per rinunciare un po’ al nostro superfluo …., perché una manifestazione che si prefigge di nutrire il pianeta in modo sano, non può farlo commercializzando al contempo bevande e alimenti che causano obesità, che impongono condizioni di lavoro disumane per chi le produce …., perché non si può dire di voler promuovere l’attività agricola e il valore del suolo fertile cementificando un’enorme superficie fertile …. La scuola deve trovare voglia, forza e coraggio per proporre modelli alternativi e non allinearsi all e logiche dei poteri forti” GIAMPIERO MONACA E LINA PRINZIVALLI

EXPO, PERCHÉ NON PORTEREI I MIEI ALUNNI ALEX CORLAZZOLI

L’ORTO COMUNITARIO DI BERLINO
Hanno impedito che un’area verde pubblica fosse privatizzata, poi hanno cominciato a recuperarla. Oggi Il Prinzessinnengarten è un orto urbano straordinario di circa 6.000 metri quadrati, con 500 tra ortaggi, erbe aromatiche e piante diverse. L’orto include l’autogestione di una caffetteria (che propone bevande bio), di un ristorante (nel menù i prodotti freschi coltivati nell’orto), di un’area per le api, di una zona gioco sugli alberi, di un mercato dell’usato, di una biblioteca e, naturalmente, anche di festival, concerti, workshop (su agricoltura sinergica, autoproduzione, consumo critico…) e mostre. Sì, forse Prinzessinnengarten è l’orto comunitario più bello del mondo< span id=”fbPhotoPageCaption” class=”fbPhotosPhotoCaption” data-ft=”{“tn”:”*G”,”type”:45}” data-mce-tabindex=”0″>
ELENA CHIOCCHIA

TRIPLICATI GLI ORTI URBANI IN ITALIA

VOLKSWAGEN, SOFTWARE E HARDWARE
Il genio tedesco: cosa volete che siano Leibniz, Kant o Heidegger dinanzi alla genialità di chi è riuscito a inventarsi un software per abbattere le emissioni delle Volkswagen‬ solo se sotto esame? Così viviamo noi. Ci fanno credere che l’aria sia respirabile, e non è così. Ci fanno comprare merci dalle pubblicità mirabolanti, ma non è vero niente. Ci fanno votare e la chiamano democrazia … Continuiamo, quindi, a mangiare e digerire le schifezze che ci propinano e che chiamano “r iforme”, “il bene del paese”, “la crescita” … Tutto è solo uno spot, oppure un software ben pensato per fregarci. Ma l’hardware è ben altro: ci inquina, ci rende impotenti, ci ammazza
ENRICO EULI

MIGRAZIONI MEDIATICHE
Non sappiamo quanto ci sia o meno un disegno per mostrare ai media l’emergenza migranti in Europa in modo da raccogliere braccia da lavoro da sfruttare e giustificare nuovi interventi militari in Siria e in altri paesi. Di certo gli obiettivi dell’Unione europea sono ormai chiari: scaricare le responsabilità delle stragi in mare sugli scafisti, distinguere i “migranti economici” dai profughi, eliminare le norme che vietano i respingimenti collettivi verso paesi che non garantiscono i diritti fondamentali delle persone
FULVIO VASSALLO PALEOLOGO

AYLAN. POSSIAMO SOLO STARE A GUARDARE? SANTIAGO ALBA RICO

I FRATELLI E LE SORELLE DI MARE E DI TERRA
Da Ventimiglia a Calais, da Lesbo alle frontiere ungheresi partono, viaggiano, protestano, sperano e disperano. Ma le cronache di questi mesi, e specialmente di questi ultimi giorni, documentano e dimostrano prima di tutto la crisi della “fortezza Europa”, delle politiche sicuritarie e criminogene in Italia portate avanti con la Turco-Napolitano, la Bossi-Fini e i decreti sicurezza di Maroni e Berlusconi, l’ipocrisia dei maggiori trafficanti di armi e guerre al mondo
ALESSIO DI FLORIO

CIAO BRUNO, EDITORE GENEROSO
Bruno Ricca, editore (fondatore di Ricca Editore Srl) e responsabile della collana del Movimento della decrescita felice (Mdf) per Editori Riuniti (la casa editrice che era appartenuta al Partito comunista italiano), è morto il 15 settembre, per un infarto mentre tornava a Roma da Luserna San Giovanni (Val Chisone, terra valdese) dove era nato 75 anni fa. Qui un articolo inviato da Maurizio Pallante, tra fondatori di Mdf. Bruno è stato per molti “l’esempio vivente di quell’economia del dono e della reciprocità che ci proponiamo di veder reintrodotta nei rapporti sociali …. L’ultima iniziativa del nostro movimento a cui Bruno ha partecipato è stato il seminario sull’arte a Firenze nel mese di maggio – scrive Pallante – Era naturale per lui partecipare agli sviluppi della nostra ricerca. La vera cultura è un atteggiamento di curiosità inesausta ….”
MAURIZIO PALLANTE

USCIRE DALL’ECONOMIA MAURIZIO PALLANTE

ALBUM COMUNITARIO DELLE FIGURINE
C’è un album bizzarro che racconta di mamme insegnanti, di papà nella protezione civile, di persone che fanno parte di una delle tante band musicali del paese, insomma di vita di ogni giorno e di comunità… San Salvatore Monferrato, comune virtuoso – dopo i progetti per la raccolta differenziata, l’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici, l’istituzione dellle Denominazioni Comunali sui prodotti a km zero, la progettazione partecipata, il risparmio energetico… – si inventa il suo Faccia-libro: un successo. Il ricavato è destinato alle numerose associazioni locali di volontariato
MARCO BOSCHINI

MOTORI RINGHIANTI
Immaginate uno dei centri storici medioevali più intatti e belli d’Italia e un orto botanico che ospita un evento sulle piante che nutrono il mondo. Poi improvvisamente vi trovate circondati da un ammasso brulicante e compatto di moto, in un frastuono di motori ringhianti: un’orda puzzolente e grossolana che occupa, con beneplacito istituzionale e nell’indifferenza della maggior parte dei cittadini, le strade e le piazze della città….
FILIPPO SCHILLACI

NON VOGLIONO BAMBINI LIBERI
“La lettura è indispensabile per crescere, comprendere, per cambiare visione dell’esistenza”, scrive Giovanna Mulas, scrittrice, in questo commento sull’ultimo rapporto di Save the children (“Illuminiamo il Futuro 2030. Obiettivi per liberare i bambini dalla Povertà Educativa”), già dimenticato da media e istituzioni. “Pare che nel Sud il 48,4% dei minori non abbia letto neppure un libro nell’anno precedente, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo, il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva …. Povertà economica ed educativa si alimentano reciprocamente …. Più di un minore su dieci vive in condizioni di povertà estrema …. “. Il mondo di quelli di sopra non vuole bambini e bambine, uomini e donne liberi e pensanti
GIOVANNA MULAS

 

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