Roma, ‘albergo incompiuto a S. Paolo divenga patrimonio pubblico’

Sabato scorso il circolo di Legambiente Garbatella si è rimboccato le maniche ed ha ripulito l’area attorno ad uno dei peggiori scempi urbanistici della capitale: l’hotel incompiuto e abbandonato di via Costantino nel Municipio VIII.

 

COMUNICATO STAMPA – 29/09/2015

 

 

Hotel abbandonato nel quartiere San Paolo, Legambiente “L’edificio di recente costruzione venga recuperato al più presto e acquisito al patrimonio pubblico, è qui che si deve fare rigenerazione urbana a Roma”

 

La campagna “Puliamo il Mondo”, è stata occasione non solo per ripulire aree degradate, ma anche per riflettere su alcuni temi importanti che riguardano la capitale e tutta la regione Lazio.

Sabato scorso il circolo di Legambiente Garbatella si è rimboccato le maniche ed ha ripulito l’area attorno ad uno dei peggiori scempi urbanistici della capitale: l’hotel incompiuto e abbandonato di via Costantino nel Municipio VIII.

L’albergo fa parte di una massiccia edificazione suggellata nel 2004 con la firma di una convenzione fra pubblico e privato che avrebbe dovuto segnare l’inizio di una totale riqualificazione delle aree lungo la Cristoforo Colombo, consentendo l’edificazione di  manufatti di complessivi 184.000 mc fra Piazza dei Navigatori e Via Costantino, a condizione che il privato si facesse carico di una serie importante di strutture pubbliche urbane: sottopasso carrabile della C. Colombo, verde,  marciapiedi, illuminazione, parcheggi, servizi di quartiere: asilo nido e circolo bocciofilo, per un valore di circa 21 milioni di euro.

Nessuna opera pubblica è stata realizzata mentre sono stati costruiti edifici per 130.000 mc ora in degrado a seguito del fallimento di una delle società assegnatarie.

Di qui l’intervento del circolo di Legambiente Garbatella all’albergo di Via Costantino che giace abbandonato al degrado fin dal 2007, spolpato di tutto ciò che poteva essere rubato, luogo di discarica e di incendi, in attesa di un atto del curatore fallimentare che ne segni il destino.

“Ufficialmente l’edificio appartiene ancora ad una società privata in concordato fallimentare, che non è in grado di assicurarne la minima manutenzione, – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – individuare un destino per questo colosso è un indispensabile freno al degrado e una questione di sicurezza, dietro una recinzione fatiscente giacciono infatti detriti pericolosi di ogni tipo e siringhe abbandonate sul terreno. Il comune deve prendere una decisione al più presto: è una vergogna lasciar distruggere un edificio di recente edificazione quando potrebbe essere ultimato e reintegrato in funzioni pubbliche utili alla città ed ai suoi abitanti: è da qui che si deve parlare a Roma di rigenerazione urbana.”

“Abbiamo organizzato questa iniziativa proprio intorno all’albergo perché gli abitanti, che pure avevano accolto con grande favore la realizzazione di un grande albergo che avrebbe ridato vita al quartiere, sono ormai disgustati e non sopportano più di vivere intorno ad un tale ricettacolo di rifiuti e degrado e di insicurezza per chi è obbligato a passare lungo il recinto rotto dell’ex cantiere – dichiara Anna Maria Baiocco, responsabile del Circolo di Legambiente Garbatella –  Di fronte alle gravi responsabilità emerse nella gestione della Convezione del 2004, il Comune deve difendere gli interessi pubblici recuperando parte del credito con l’acquisizione di questo edificio al patrimonio comunale per renderlo utilizzabile per le tante esigenze pubbliche o private della città: ostello della gioventù, casa dello studente per la vicina Università di Roma 3 o alloggi popolari come richiesto da anni dallo stesso Municipio VIII”. 

Alla pulizia straordinaria di sabato hanno preso parte tanti cittadini e associazioni del quartiere, ma anche tanti migranti decisi ad aiutare la comunità che per 4 ore ha ripulito le strade, tagliato le erbacce e affidato all’Ama tanta sporcizia e rifiuti ingombranti. 

Il Presidente del Municipio VIII intervenuto all’iniziativa ha assicurato che avrebbe immediatamente riattivato una diffida agli aventi diritto ad effettuare entro cinque giorni le opere di recinzione e di decoro urbano.

 

QUI IL VIDEO DELL’INIZIATIVA https://youtu.be/DTsyqB7EQIQ

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