“Da stamattina all’alba centinaia di agenti, tra Polizia e Carabinieri, con tanto di ruspe, hanno sgomberato il Presidio dei migranti al confine di Ventimiglia. I migranti, insieme alle persone che li sostengono da oltre tre mesi, per adesso si sono rifugiati sugli scogli”.
COMUNICATO STAMPA
MIGRANTI: SOUMAHORO (CISPM / USB), SGOMBERO PRESIDIO VENTIMIGLIA CONGIUNGE L’ITALIA CON I MURI IN UNGHERIA
“Da stamattina all’alba centinaia di agenti, tra Polizia e Carabinieri, con tanto di ruspe, hanno sgomberato il Presidio dei migranti al confine di Ventimiglia. I migranti, insieme alle persone che li sostengono da oltre tre mesi, per adesso si sono rifugiati sugli scogli. Proprio come accade l 11 giugno scorso, giorno d’inizio della lotta al confine italo-francese nella speranza di raggiungere i propri parenti, familiari, o comunque un altro paese dove poter realizzare il proprio sogno”, riferisce Aboubakar Soumahoro, portavoce della Coalizione Internazionale dei Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo (CISPM) e membro dell’Esecutivo Nazionale USB.
“Questo sgombero congiunge l’Italia con la politica dei muri voluti da Viktor Orbán in Ungheria e mette a nudo l’ipocrisia delle lacrime del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro degli Interni Alfano, comprese quelle forze politiche locali complici, quando nei giorni scorsi si sono riempiti la bocca di umanità di fronte agli oltre 22 mila morti nel mar Mediterraneo. La verità – accusa Soumahoro – è che tutti hanno guadagnato in termini elettorali da questa loro campagna di disumanizzazione con derive razziste ai danni dei migranti e con la criminalizzazione di chi lotta accanto loro”.
Continua Soumahoro: “Quello che non si vuole ammettere, anziché strumentalizzare o buttare fango sulle ragioni del Presidio No Borders, è che i migranti sono stati condannati a vivere sugli scogli per colpa delle politiche dell’Unione Europea in tema di diritto all’asilo, come dimostra il Regolamento Dublino. Una vera gabbia creata attorno alla vita delle persone”.
“Parlare di Unione Europea calpestando la vita e la dignità degli esseri umani, in particolare di chi fugge dalle guerre, è sinonimo di decadenza nonché del fallimento della stessa UE come istituzione politica. Noi non faremo mancare la nostra solidarietà a questa lotta per la vita delle persone, indipendentemente dal colore della pelle e della provenienza geografica. Per questi motivi saremo presenti sin dalle prossime ore in tutte le iniziative di mobilitazione indette da qui fino alla Settimana Nazionale di Azione del prossimo 17/24 ottobre”, conclude il portavoce CISPM.
Roma, 30 settembre 2015
Ufficio Stampa USB