“Il Consigliere di Amministrazione della Rai Arturo Diaconale ha sollevato un tema concreto e che pesa negativamente sui conti aziendali, quello dell’abnorme contenzioso legale relativo ad oltre 900 cause pendenti”.
COMUNICATO STAMPA
MI FACCIA CAUSA!
Il Consigliere di Amministrazione della Rai Arturo Diaconale, apprendiamo dalle agenzie stampa, durante la riunione del C.d.A. di qualche giorno orsono, ha sollevato un tema concreto e che pesa negativamente sui conti aziendali, quello dell’abnorme contenzioso legale relativo ad oltre 900 cause pendenti.
Questi numeri sono emblematici del fatto che la Rai ormai da tempo ha rinunciato ad investire sul “dialogo sociale”, necessario per ricercare con il sindacato le sempre possibili soluzioni tese ad evitare il ricorso alle vie legali da parte del lavoratore che vede ledere un suo diritto, reale o percepito.
E così succede che anche i casi più semplici e sostenibili, anche i semplici trasferimenti, che si potrebbero risolvere con un intervento di politica del personale, vengano respinti senza appello, costringendo così il lavoratore ad una azione legale, certamente molto costosa per ambedue le parti in qualsiasi modo si risolva il contenzioso.
Ma il lato della questione che viene ignorato è che queste vicende contribuiscono a sfilacciare il tessuto aziendale, a depauperare il clima aziendale. Ne consegue che oltre alla perdita collaborativa dei lavoratori che intentano causa, anche gli altri, che progressivamente prendono atto della difficoltà di soluzioni mediate rispetto a rivendicazioni salariali o di inquadra mento, cedano dal punto di vista motivazionale e del senso di appartenenza, di fidelizzazione all’azienda.
Tutto ciò si traduce dal un lato in un calo di efficienza e produttività del corpo lavorativo in assenza di politiche del personale adeguate (e quindi con costi derivanti) e dall’altro in una esagerata spesa per contenziosi legali, che sono poi una vera pacchia per tanti studi legali esterni.
Auspichiamo quindi che i vertici aziendali riducano sensibilmente i costi (e il budget) del contenzioso RAI rilanciando il dialogo sociale come peraltro si addice ad una azienda che fa della comunicazione il suo core business.
Roma, 2 ottobre 2015
Segreteria Generale Libersind Conf.sal