L’Unione Inquilini di Roma, in una nota del Segretario Guido Lanciano, contesta in modo risoluto la decisione di chiudere al pubblico gli uffici del dipartimento casa.
“A causa della recente aggressione subita da alcuni dipendenti, i dirigenti del dipartimento politiche abitative hanno annunciato di voler chiudere al pubblico gli sportelli anche durante l’unico giorno di ricevimento previsto.
Non serviva un oracolo per pronosticare sui pericoli legati all’esasperazione del “problema casa” a Roma; e il rischio che tale disagio possa di nuovo “esplodere” in gesti violenti è purtroppo elevato.
Da anni denunciamo, inascoltati, l’assurdo accentramento di poteri e di funzioni del dipartimento casa, che manca totalmente di mezzi per far fronte all’enorme mole di lavoro.
Questo importantissimo ufficio pubblico lavora con pochi mezzi e poco personale, accumulando ritardi inaccettabili che si ripercuotono sull’esistenza di migliaia di cittadini in difficoltà, sfrattati e “precari della casa” che vi si rivolgono sperando di ottenere aiuto e sostegno in tempi certi e compatibili con le proprie sacrosante e documentate esigenze.
Parlare coi centralini del dipartimento è impossibile, poiché squillano a vuoto anche negli orari di ricevimento previsti. E’ altrettanto impossibile inviare documentazione in formato “elettronico” o richiedere informazioni personali tramite internet (e questo non solo per un “cittadino qualsiasi”, ma per gli stessi impiegati degli URP municipali); nella cosiddetta “era digitale”, il Comune nega a se stesso e ai cittadini una semplificazione delle procedure che altrove è pratica diffusa e disponibile con pochi passaggi “on line”.
E’ stato, insomma, lo stesso Dipartimento a volere che tutto il lavoro e tutti gli utenti passassero attraverso i suoi inadeguati uffici, salvo ora lamentarsene per la “mancanza di mezzi” a disposizione (che pure c’è e costituisce un vero e proprio scandalo)
Non è chiudendo gli uffici che gli impiegati potranno lavorare meglio e con maggiore sicurezza, ma anzi aprendoli finalmente al pubblico in modo adeguato e in piena trasparenza!
Chiediamo che tutti i dati delle graduatorie di tutti i bandi, il numero e la posizione in graduatoria dei Nuclei Familiari a cui ogni giorno vengono assegnate le case, e le circolari interne sulle modalità di applicazione delle delibere vengano pubblicate sul sito per la migliore trasparenza e informazione.
Occorre, inoltre, trasferire ed affidare ai municipi maggiori poteri e funzioni, per farli divenire la prima ed efficacie risposta di prossimità.
Chiediamo inoltre di garantire ad ognuno l’accesso “on line” ai propri dati riservati (posizione nelle varie graduatorie, stato di istruzione delle pratiche inviate etc.).
La violenza assolutamente inaccettabile di uno squilibrato, non può essere pretesto per sbattere la porta in faccia a migliaia di romani per bene, e deve divenire l’occasione per una ristrutturazione dell’intero Ufficio!
La chiusura dell’Ufficio casa a tempo indeterminato, invece, si tramuterebbe in una sopraffazione illogica e inaccettabile ai danni dei cittadini”.
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