Lettera aperta agli attivisti e agli eletti del M5S

Il seguito, il consenso elettorale, la forza del M5S vengono dal fatto che ha dato voce all’indignazione diffusa tra le masse popolari contro i partiti delle larghe intese che da più vent’anni “di giorno litigano e di notte vanno a rubare insieme”


Agli attivisti e agli eletti del M5S che partecipano al meeting di Imola

Cambiare il nostro paese è necessario e possibile!
Per riuscirci bisogna mobilitare e organizzare i lavoratori, i precari, i disoccupati, gli studenti, i pensionati!


 

Il seguito, il consenso elettorale, la forza del M5S vengono dal fatto che ha dato voce all’indignazione diffusa tra le masse popolari contro i partiti delle larghe intese che da più vent’anni “di giorno litigano e di notte vanno a rubare insieme” e all’aspirazione a cambiare rotta, a far fronte alla disoccupazione, alla precarietà e alla miseria, al dissesto del territorio, alla speculazione delle grandi opere, all’inquinamento ambientale, al dilagare della corruzione in cui i poteri forti e la crisi del capitalismo ci hanno sprofondati.
Dal 2013 a oggi i parlamentari del M5S hanno potuto ripetutamente constatare che l’opposizione in Parlamento non serve a cambiare il paese in senso favorevole alle masse popolari, che la denuncia, la protesta e l’azione nel Parlamento, nelle commissioni parlamentari e nelle altre sedi istituzionali non portano da nessuna parte. Quella con cui hanno a che fare è una banda di criminali che litigano tra di loro sempre più ferocemente, ma sono uniti nell’imporre alle masse popolari gli interessi dei Marchionne, dei Colaninno, dei Passera e soci e della loro comunità internazionale e disposti a fare carta straccia della Costituzione, delle regole e delle prassi ufficialmente in vigore pur di riuscirci: dal golpe bianco con cui all’indomani delle elezioni politiche del 2013 hanno messo su il governo Letta nonostante e contro i risultati del voto, all’installazione extraelettorale del governo Renzi, fino agli odierni spudorati maneggi sulla riforma costituzionale, passando per le ghigliottine della Boldrini, le tagliole di Grasso, i decreti imposti a colpi di fiducia… E’ cambiato anche il presidente della Repubblica nel frattempo, ma l’orchestra suona sempre la stessa musica. Il risultato è lo sfacelo economico, la devastazione ambientale, lo sfruttamento e la persecuzione degli immigrati, il moltiplicarsi dei focolai di guerra.
L’opposizione in Parlamento non basta, per cambiare il paese dobbiamo andare al governo: è la parola d’ordine del meeting di Imola. Giusto, però non occorre un nuovo governo, occorre un governo di tipo nuovo! Guardiamo alla Grecia: perchè il governo Tsipras è passato dalle stelle alle stalle, è diventato l’esecutore del terzo memorandum della Troika contro il popolo greco? La parabola del governo Tsipras ha dimostrato praticamente e su larga scala che
– per fare una politica favorevole alle masse popolari bisogna per forza di cose fare una politica contraria agli interessi dei poteri forti del paese, contraria alla comunità internazionale degli imperialisti europei, americani e sionisti e alle sue istituzioni (dalla NATO all’Unione Europea);
– che questo è possibile solo se l’economia del paese non dipende dall’iniziativa dei Marchionne e compari, quindi se gli operai e i lavoratori sono abbastanza organizzati da prendere in mano l’economia e su questa base fanno funzionare il paese e lo difendono dagli attacchi dei capitalisti e del clero nostrani e della loro comunità internazionale;
– che un movimento, un partito o un’organizzazione che si occupa di raccogliere voti ma non di mobilitare e organizzare le masse popolari perché prendano in mano l’economia del paese contro i signori della finanza internazionale e i loro agenti e complici locali, se anche vince le elezioni e va al governo, quello che mette assieme è un governo impotente che prima o poi diventa complice e sottomesso.

Cambiare il corso delle cose è necessario e possibile. Non sono i Renzi, i Marchionne e compagnia che possono farlo e non è possibile farlo in accordo con loro: per loro l’unica cosa che conta, la loro legge suprema è far pagare interessi, privatizzare e creare spazio per le loro speculazioni e far fruttare i loro capitali finanziari. Sono le masse popolari organizzate, i lavoratori organizzati che possono cambiare il corso delle cose nel nostro paese. Questo è il processo che bisogna promuovere, da subito. Cosa occorre fare?
Bisogna che il M5S impegni le sue forze, le sue risorse e il suo prestigio principalmente
– per incitare i lavoratori dalla Piaggio a Melfi, dall’Ilva a Torino a organizzarsi e a tenere aperte le aziende che i padroni vogliono chiudere o delocalizzare e a far funzionare i servizi pubblici che il governo vuole privatizzare, ridurre o eliminare, a disobbedire al Piano Casa, alla Buona Scuola, allo Sblocca Italia, al Jobs Act e alle altre leggi che danneggiano la popolazione e danno mano libera alla devastazione del territorio;
– per chiamare gli artigiani e gli altri lavoratori autonomi strozzati dalle autorità governative e dalle banche a non pagare tasse e interessi al governo dei grandi evasori fiscali, dei mafiosi e dei corrotti, a organizzarsi e unirsi al resto dei lavoratori;
– per mobilitare ogni amministrazioni locale, a partire da quelle governate da giunte M5S, a mettersi al servizio della popolazione, anche a costo di violare la legge di Stabilità e ogni altra disposizione lesiva degli interessi popolari;
– per spingere i soldati, i poliziotti e i carabinieri che hanno un qualche spirito democratico a disobbedire agli ordini di un governo che viola leggi e Costituzione e di ufficiali traditori del loro stesso giuramento di fedeltà alla Costituzione della Repubblica Italiana e a sostenere il movimento delle masse popolari;
– per mobilitare tutte le masse popolari organizzate a coordinarsi e costituire un loro governo d’emergenza.
Questo sì che sarà un governo che cambierà il paese, che avrà la forza di far fronte con successo al boicottaggio dei poteri forti nostrani e ai ricatti e alle aggressioni dell’UE, della NATO e delle altre istituzioni della comunità internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti.

Avanti con coraggio, creatività, iniziativa e slancio!
Questa è la strada che gli attivisti e gli eletti del M5S devono prendere per tenere fede e realizzare le loro migliori aspirazioni.
Se il M5S imboccherà questa strada, avrà il pieno e disinteressato appoggio del P.CARC e di tutti gli organismi della Carovana del (n)PCI!
Se il M5S imboccherà questa strada, riceverà su scala sempre più vasta il sostegno delle masse popolari e avrà imboccato la strada della vittoria!
 

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Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it

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