Trasporto aereo, ‘Renzi si occupi dei 2700 licenziati Alitalia’

Il nuovo aeromobile A340 che, secondo alcuni organi di informazione Renzi avrebbe preso in leasing dalla compagnia Etihad pagandolo a suon di milioni per ogni anno di utilizzo, per ora rimarrebbe fermo negli hangar.

 

COMUNICATO STAMPA

 

TRASPORTO AEREO: USB, RENZI RINUNCI AL NUOVO AIRBUS

E SI OCCUPI DEI 2.700 LICENZIATI ALITALIA

 

Il nuovo aeromobile A340 che, secondo alcuni organi di informazione Renzi avrebbe preso in leasing dalla compagnia Etihad pagandolo a suon di milioni per ogni anno di utilizzo, per ora rimarrebbe fermo negli hangar. Non è chiaro quanto costerà esattamente a tutti gli italiani il noleggio del velivolo, di cui al momento si sa solo che non sarebbe ancora pronto al varo.

Dopo il recente annuncio del premier riguardo alla necessità di sostituire l’attuale aeromobile, perché non adeguato a garantire voli diretti e senza scalo tra Roma e le destinazioni oggetto delle visite di Stato, per il momento il viaggio verso il Sud America del prossimo 23 ottobre sarà affrontato da Renzi con il solito “modesto” A319.

“Ancora un sacrificio per il nostro Presidente del Consiglio, che nell’immediato non può avvantaggiarsi di un aereo più grande di quello usato normalmente da Papa Francesco, un A330 della Compagnia italiana Sai, o del’A330 utilizzato dal Presidente della Repubblica francese Hollande”, è l’ironico commento di Francesco Staccioli, dell’USB Lavoro Privato.

“Secondo la testata on line Aviazione civile.it,  il nuovo aereo verrebbe inoltre pilotato da personale civile arabo proprio perché è stato scelto un modello di aeromobile non presente nella flotta di Alitalia Sai. Alla faccia dei piloti mandati in mobilità in questi anni – sottolinea il sindacalista – ed ora definitivamente licenziati. Coincidenza vuole che proprio da oggi 2.700 persone della vecchia Alitalia Lai perderanno ogni sostegno economico e, senza aver avuto nessuna possibilità di ricollocamento, andranno a ingrossare la massa di persone che in questo Paese è alla disperata ricerca di un posto di lavoro”.

Prosegue Staccioli: “Il contratto firmato nel 2008 da Alitalia Cai con il benestare di 7 sigle sindacali, era fondato su normative che hanno introdotto una grande flessibilità da cui è probabilmente scaturita una maggiore quantità di esuberi. Di tutti questi licenziamenti, evidentemente, il premier si cura poco, preferendo la costruzione della propria grandeur”.

“Così, mentre si corre al taglio delle tasse indiscriminato e al conseguente taglio del welfare e dei servizi, se le informazioni sul nuovo aereo saranno confermate dovremo ricordare a Renzi che i soldi dei cittadini e dei contribuenti non possono essere sprecati in questo modo e lo inviteremo a rinunciare all’airbus per occuparsi di problemi sociali più urgenti”, conclude il rappresentante USB.

 

Fiumicino, 21 ottobre 2015                                                             

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