“Come si dice No Triv in Brasile?”

Il più grande paese latinoamericano dove è già partito il countdown per le Olimpiadi di Rio de Janeiro dell’agosto 2016, cerca di vendere l’Amazzonia ai petrolieri. Ma su 266 concessioni di shale gas, nei giorni scorsi solo 37 sono state assegnate.


NEWSLETTER DI COMUNE

I MONDI DIVERSI DI BASTIA E ZAGAROLO
Zaino in spalla: la piccola e fragile redazione di Comune – quasi tutti i compagni e gli amici con cui parliamo si sorprendono quando diciamo che a “cucinare” Comune siamo solo in tre, in condizioni personali proibitive e senza una sede – questo fine settimana mette in comune la sua voglia di raccontare e accompagnare la società in movimento a Bastia Umbra, dove la Rete di Cooperazione educativa promuove l’incontro annuale nazionale di due giorni “L’educazione prende in corpo“, e a Zagarolo, a due passi da Roma, per & ldquo;Raccontiamola giusta! L’economia solidale in festa”.  Tornermo con zaini ricchi di idee e molte domande, convinti che, nonostante tutto, mondi diversi già esistono

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COME SI DICE NO TRIV IN BRASILE?
E così il più grande paese latinoamericano dove è già partito il countdown per le Olimpiadi di Rio de Janeiro dell’agosto 2016, cerca di vendere l’Amazzonia ai petrolieri. Ma su 266 concessioni di shale gas, nei giorni scorsi solo 37 sono state assegnate. La riduzione del prezzo del petrolio e le ribellioni delle comunità locali hanno sconvolto quel mercato
MARIA RITA D’ORSOGNA
 

VERSO IL REFERENDUM NO TRIV
Bizzarri questi No Triv: mentre in Abruzzo si sono messi in testa che un parco marino con i suoi fantastici trabocchi sia meglio di divertenti trivellazioni nel mare, in diverse altre regioni hanno trascinato le rispettive Assemblee regionali a deliberare, in modo unanime e trasversale, la richiesta di sei quesiti referendari contro le trivelle in mare e su terraferma. Insomma, hanno messo al centro di società e politica, la questione energetica e quella democratica. Ora si sono dati appuntamento a Roma, domenica 8 novembre. I frutti della loro lotta – portata avanti nei territori da associazioni, comitati, movimenti e cittadini – saranno molti, dicono. Prima e dopo il referendum
COORDINAMENTO NO TRIV
 

RICORDANDO IL PETROLIO
Il petrolio è indispensabile, sotto forma dei suoi derivati, benzina e gasolio, per tenere in moto i 50 milioni di auto e moto veicoli che affollano strade e città italiane. In realtà, il petrolio entra nella nostra vita sotto tante altre forme: anche cibo, abiti, scarpe, apparecchiature elettroniche dipendono dal petrolio. Sappiamo quindi chi ringraziare se, alle prossime violente piogge, provocate dall’aumento dei gas serra, tante case, strade e campi andranno sott’acqua… < br /> GIORGIO NEBBIA
 

SVEZIA, PRIMO PAESE LIBERO DAL PETROLIO M.R.D.

COSÌ MALTRATTIAMO OGNI GIORNO IL PIANETA ALBERTO CASTAGNOLA

LA SOCIETÀ POST-INDUSTRIALE SERGE LATOUCHE

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IL SINDACO SOLO E IL TERREMOTO ROMANO
Le tormentate dimissioni del sindaco Marino‬ non sono ancora irrevocabili, eppure è già venuto il tempo di domandarsi cosa resterà della sua giunta tra i cittadini comuni scossi dai terremoti politici, giudiziari e mediatici ancora in corso a Roma. L’emersione di Mafia Capitale e i comportamenti criminali della precedente amministrazione pesano come macigni dentro e fuori il Campidoglio. Colpisce, in ogni caso, la profonda solitudine politica del sindaco, determinata certo dal cinismo liquidatorio di un governo che non l’ha mai sopportato e dalle improvvisate decisioni di un Pd cittadino allo sbando ma anche da scelte presuntuose, imbarazzanti ansie di auto-affermaz ione e comportamenti irresponsabili. In questi due anni “quello che è mancato è stato il rapporto con il popolo”, scrive Gianluca Peciola nelle conclusioni di un libro di grande interesse, “Il sindaco Marino e la grande corsa” (Iacobelli ed.), uscito poco prima dell’annuncio delle dimissioni. Come animatore di lotte sociali di lungo corso diventato capogruppo dei consiglieri comunali di Sel, Peciola ha vissuto con intensità le contraddizioni della maggioranza e della giunta, ne ha sostenuto la rottura coraggiosa con alcuni dei nefasti poteri storici della capitale e ha tentato di mettere in discussione le scelte più liberiste e di conservazione. Il suo libro offre così un racconto vivo e uno sguardo critico assai utili a dipanare più di un groviglio nella matassa di avvenimenti opachi, e per molti versi eccezionali, che dal 2013 all’estate 2015 hanno segnato la speranza (o l’illusione) di pot er cambiare a fondo la palude politica del Campidoglio
GIANLUCA PECIOLA
 

IL MEDICO
Per arrivare a trovarlo nel suo ambulatorio bisognava arrivare a Piazza dei Decemviri, vicino a Cinecittà (periferia sud est di Roma), in un posto che a vederlo dovrebbe essere un giardino in uno spartitraffico. Fatto sta che in mezzo c’è uno container pieno di graffiti su tutti i lati. Da una parte c’è scritto “La follia di Giovanni”, dall’altra “assistenza sanitaria gratuita per chi non ne ha” con i giorni e gli orari di apertura. Dall’altra parte ancora c’è una finestra, una porta e la scritta: “Ambulatorio medico” su una bandiera della pace. Tutte scritte e disegni fatte dai writer. Alla notizia della morte di Antonio Calabrò hanno detto che era il “medico scalzo” o “il medico de i poveri”. Forse era più semplicemente il medico di tutti, il medico per chi non ne ha
ANDREA CARDONI

MENSE SCOLASTICHE, SPRECO ZERO
Certo non tutti amano gli spinaci, altri li adorano, le carote sono una scoperta per Tommaso, mentre le patate sono “la bestia nera” per Martina. Serena non ha molto appetito oggi, mentre Edoardo… La mensa scolastica resta un universo meraviglioso per considerare il ‪‎cibo‬ in tutti i suoi aspetti. Se poi sono dei bambini e delle bambine insieme ai loro maestri a sperimentare con successo un progetto per ridurre a zero gli sprechi, è inevitabile che altre classi, poi altre scuole e perfino l’amministrazion e comunale (che già ipotizza la riduzione dei costi per le famiglie) arrivino per imparare e condividere. Accade ad Asti
GIAMPIERO MONACA

LA SCUOLA BUONA DI ESSELUNGA E COOP PIETRO RATTO

500 EURO… COME SAREBBE BELLO SE
«Come sarebbe bello se come insegnanti‬, con un scatto di orgoglio e dignità, rifiutassimo i “pelosi” 500 euro elargiti dall’alto in basso dal premier Renzi – scrive Matteo Saudino, insegnante – Sarebbe una sana e liberatoria azione nonviolenta e di disobbedienza‬ civile… Per affermare che come “intellettuali” non abbiamo un prezzo… Per stare al fianco di chi continuerà a restare precario per anni…»
MATTEO SAUDINO

LA GRATUITÀ CHE IMBAVAGLIA L’ARTE
Nel calderone dell’eventificio sono finite anche le visite al museo. L’apertura gratuita una domenica al mese è sempre più spesso accompagnata dalla velocità e dall’ingordigia (per l’evento successivo programmato). Così le visite che si traducono in assenza di curiosità, scoperta, stupore. Ma l’arte resta prima di tutto meraviglia e disposizione alla rottura, al cambiamento interiore e di mentalità
ANNA BRUNO

LA LEZIONE DI BOLOGNA SI CHIAMA BARBARIE
Un centinaio di bambini e bambine e circa duecento adulti terrorizzati da un numero impressionante di poliziotti. Le immagini sullo sgombero dell’ex palazzo Telecom di Bologna‬, abbandonato e recuperato da una esperienza di autogestione, dimostrano che sono in aumentano i modi con cui quelli che sono in “alto” schiacciano i più deboli. “Ma la cosa più grave emersa da questa triste vicenda – scrive Alain Goussot – non è tanto il fatto che il governo d ella città è complice di questa violenza sociale e umana ma che la città, tranne qualche minoranza, è rimasta indifferente se non ostile a quella povera gente…”
ALAIN GOUSSOT

L’ECONOMIA DELLA COESIONE
In tempi di vulnerabilità abbiamo bisogno di utilizzare il denaro in modo diverso e abbiamo bisogno di nuove domande. Ancora in pochi si chiedono: quale economia accelerano i miei soldi? che coerenza hanno con i miei valori? Meno ancora sono le persone che hanno un’idea di come funziona realmente la finanza, di come i nostri risparmi vengono utilizzati. Senza queste domande quelli che sono in alto continueranno con la loro economia di rapina. Un’economia dei beni comuni presuppone invece una forte consapevolezza sui nostri risparmi e sui consumi di ogni giorno, presuppone anche l’interazione tra tutti gli attori economici e i fruitori dei beni comuni secondo meccanismi di cooperazione, reciprocità, solidarietà ed efficienza
UGO BIGGERI

UNA BELLA FESTA AL SAPORE DI CIOCCOLATO
Per la riuscita di una festa ci sono molte cose a cui pensare, se però ci sono artisti di strada e tanta cioccolata sarà tutto molto più semplice, gustoso e divertente. Lo dimostra Altrocioccolato‬, la festa del commercio equo organizzata da diversi anni in Umbria. Nell’articolo qui linkato, alcune foto di ‪‎Libero Mondo‬, una delle cooperative più importanti del commercio equo e solidali in Italia, dedicate alla tre giorni di commercio equo, artigianato, biologico ospitata a Città di Castello. Naturalmente i laboratori di pasticceria con cioccolato presso lo stand di Libero Mondo sono stati molto partecipati. Tra i diversi appuntamenti in programma c’è stato anche l’incontro “Se vuoi cambiare il mondo comincia con un caffè”, dedicato al caffè Tatawelo, progetto sostenuto da Libero Mondo e l’associazione Tatawelo insieme alle comunità ‪‎zapatiste‬, in Messico. Il principale prodotto di esportazione e fonte di reddito per centinaia di famiglie di piccoli produttori zapatisti resta infatti il caffè: con il lavoro delle cooperative indigene e la vendita dei prodotti nei circuiti del mercato solidale, le esperie nze di autogoverno del Chiapas sostengono le strutture educative, sanitarie e sociali delle loro comunità
R.C.

TLON E I SOCIAL NETWORK
Tlon è un pianeta due volte inesistente. Inesistente perché nasce dalla fantasia letteraria di Jorge Luis Borges; inesistente perché, anche nella finzione letteraria, esso è un pianeta immaginario, progettato a tavolino da una società segreta di intellettuali e descritto minuziosamente in una grande enciclopedia il cui ritrovamento trasforma alla radice la preesistente cultura umana, anzi la cancella per sostituirla con quella fittizia, preordinata di Tlon. I social network sono oggi quanto di più simile alla favola (all’incubo?) di Tlon sia stato mai realizzato… Il punto è che bisogna distinguere fra le potenzialità di un mezzo (come facebook‬) e la percezione che di esso ha chi concretamente ne fa uso. È stato più volte constatato che «il popolo della rete rimane… nella rete»
FILIPPO SCHILLACI

RIPRESI I TAGLI DEGLI ULIVI
Dopo la grande domenica di disobbedienza in Puglia, durante la quale sono stati piantati centinaia di ulivi, negli ultimi giorni nelle campagne di alcuni paesi del brindisino, sono ripresi i tagli degli ulivi: gli operatori sono scortati da numerosi agenti delle forze dell’ordine e del Corpo forestale dello Stato. Sono i cosiddetti tagli volontari, quelli cioè che alcuni contadini hanno deciso di effettuare di propria iniziativa dopo aver ricevuto la notifica dell’ingiunzione all’abbattimento. La sospensione delle eradicazioni (decretata dal Presidente della Prima sezione del Tar del Lazio la scorsa settimana) vale infatti soltanto per i 21 ricorrenti di Torchiarolo che si sono opposti. Intanto si moltiplicano i blocchi stradali e i p residi nelle campagne, in attesa di nuove azioni di disobbedienza e di altri ricorsi giudiziali
R.C.
 

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