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Marino (RM), novità giudiziarie su scempio edificatorio di Bovillae

Rinviati a giudizio i proprietari dell’area e i funzionari del comune di Marino, responsabili dello scempio edificatorio sul circo romano di Bovillae.

 

COMUNICATO STAMPA – 29/10/2015

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Rinviati a giudizio i proprietari dell’area e i funzionari del comune di Marino, responsabili dello scempio edificatorio sul circo romano di Bovillae.
Legambiente “Bene il rinvio di tutti gli imputati, ora sia fatta giustizia e si ripristini l’area, per evitare anche che questo scempio possa essere ripetuto altrove”

Si è svolta oggi presso il Tribunale di Velletri, la quarta udienza preliminare per definire l’abuso edilizio nell’area archeologia vincolata del circo romano di Bovillae, con 7 imputati tra proprietari dell’area, funzionari e tecnici del Comune di Marino. Dopo aver accettato la costituzione come parte civile di Legambiente Lazio nel procedimento, oggi in aula era presente per Legambiente l’avvocato Liliana Cataldi insieme ai rappresentanti regionali dell’associazione e quelli del circolo “Appia Sud”, quando il Giudice per l’Udienza Preliminare ha rinviato a giudizio tutti gli imputati accusati dell’abuso.

“Dopo la costituzione come parte civile in questo procedimento, andiamo avanti – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – e accogliamo con piacere il rinvio a giudizio di tutti gli imputati, proprietari dell’area, tecnici e funzionari del Comune di Marino. Ora continueremo a seguire il processo perché sia fatta giustizia, sia ripristinata l’area, e si faccia in modo che uno scempio del genere, che devasta un pezzo di storia, non sia mai più replicabile in nessun territorio”.

L’area archeologica del circo romano della città di Bovillae è uno dei siti archeologici più significativi al mondo, in quanto conserva gli unici resti dei carceres (box di partenza dei cavalli) ancora in piedi di tutto l’Impero Romano. Attualmente l’area del circo e tutte le strutture archeologiche sepolte attorno ad esso, che costituiscono il cuore della città imperiale di Bovillae, sono oggetto dell’abuso edilizio da parte del proprietario dell’area, attraverso la costruzione di una villetta che ha violato i numerosi vincoli imposti nell’area: archeologico, monumentale e paesaggistico; un’area ad inedificabilità assoluta vincolata con D.M. 10.09.1967. Lo scavo e la gettata di cemento per le fondazioni di questa villetta abusiva a pochissimi metri dai carceres del circo di Boville, hanno già irrimediabilmente devastato parte delle strutture archeologiche sottostanti (identificate con l’edificio dei Sodales Augustales – Sacerdoti adibiti alle celebrazioni del culto di Augusto).
 

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