E’ partito il ricorso al TAR verso i provvedimenti di Roma Capitale con il quale si sono autorizzati i lavori in Via Acqua Bullicante 248 per la costruzione di un supermercato della catena LIDL e di parcheggi annessi.
PRESENTATO RICORSO AL TAR CONTRO LA CONCESSIONE DEL SUPERMERCATO LIDL. OBIETTIVO: SOSPENSIONE DEI LAVORI
Con le notifiche a Comune di Roma, Regione Lazio, Sovrintendenza Archeologica, LIDL Italia s.r.l. e Immobiliare Bullicante s.l.r. è partito il ricorso al TAR verso i provvedimenti di Roma Capitale con il quale si sono autorizzati i lavori in Via Acqua Bullicante 248 per la costruzione di un supermercato della catena LIDL e di parcheggi annessi.
Il ricorso si aggiunge a diverse azioni legate intraprese in questi mesi di mobilitazione quali l’esposto alla Procura della Repubblica e la diffida depositata al Suap per la mancata consegna degli atti.
Ora anche i giudici amministrativi, dopo i giudici della procura della repubblica e i legali dell’avvocatura del Comune di Roma, dovranno esprimersi sulle tante irregolarità presenti nell’istruttoria di concessione edilizia.
Un’istruttoria che si è svolta in pochissimi giorni, dal 31 dicembre 2014 al 14 gennaio 2015, con capodanno ed epifania nel mezzo e che ha sistematicamente ignorato e calpestato decreti ministeriali e norme edilizie, con interpretazioni fuori i termini di legge e omissioni di documenti.
Le irregolarità e la mancanza d trasparenza hanno inoltre caratterizzato tutto l’iter dei lavori: dall’apertura del cantiere senza gli appositi cartelli informativi, allo smaltimento dell’amianto senza i dovuti accorgimenti, alla negazione dell’accesso agli atti da parte degli uffici del Suap.
Dirigenti e funzionari comunali dei dipartimenti interessati (Urbanistica e Commercio) si sono distinti inoltre per rendere il più difficile possibile l’azione del coordinamento negando il ricevimento, evadendo gli appuntamenti, affermando il falso e beffando chi si impegna per tutelare la salute e l’ambiente di un territorio da loro amministrato.
Il ricorso è stato presentato dal Coordinamento No Cemento a Roma Est che raccoglie abitanti, realtà territoriali e associazioni ambientaliste, insieme all’Associazione Progetto Diritti onlus. I legali hanno chiesto al TAR, che si esprimerà nelle prossime settimane, la sospensione immediata dei lavori.
La mobilitazione contro la devastazione di Via Acqua Bullicante 248 non si ferma.
No Cemento a Roma Est
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