‘Salva due conigli non mangiandone nessuno’

Sai quanto vive un coniglio? Be’, dipende. In un allevamento, se è fortunato, fino a 12 settimane. Le passa chiuso in una gabbia grande più o meno quanto lui. Firma la petizione per salvare i conigli dalla macellazione.

 

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Una vita lunga un’infanzia.
Sai quanto vive un coniglio? Be’, dipende.
In un allevamento, se è fortunato, fino a 12 settimane. Le passa chiuso in una gabbia grande più o meno quanto lui (orecchie escluse).
Vive in mezzo alla sporcizia, agli escrementi,
a volte insieme a carcasse di altri compagni di gabbia; non c’è da stupirsi se si ammala facilmente. Ma niente paura: viene imbottito di antibiotici.

Un viaggio davvero unico.
A 80 giorni di età il coniglio esce finalmente dalla sua gabbia per l’unico viaggio della sua vita. Purtroppo viene messo in un’altra gabbia, ancora più piccola e affollata, e caricato sul camion.
Dopo un lungo viaggio al sole o sotto la pioggia, esposto ai bisogni dei compagni di sopra, il coniglio giunge infine a destinazione esausto, quando vivo.

È l’ora del macello.
Un finale shock.
Qui il nostro coniglio finisce appeso a testa in giù e dissanguato tramite taglio della giugulare. Prima però viene stordito con una scossa elettrica, non sempre efficace.
Una volta dissanguato (o almeno così si spera), avviene lo scuoiamento e l’eviscerazione.
Prossima tappa: il banco della carne

Un’altra vita è possibile.
Il coniglio può vivere fino a 12 anni. Si nutre di erba e verdura fresca (sì, anche carote). È un amante della corsa e per questo non sopporta le gabbie. Ha un carattere diffidente, ma appena rotto il ghiaccio rivela tutto il suo lato socievole e giocherellone.
Certo, se nessuno lo mangia prima.

 

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Per documentare la breve vita dei conigli in allevamento, Animal Equality e LAV hanno realizzato da poco una clamorosa video-investigazione, che testimonia il loro incubo quotidiano.
L’indagine, trasmessa in esclusiva dal TG1 e approfondita sul Corriere della Sera il giorno dopo, ha portato vari altri mezzi di informazione a parlare della sofferenza patita da questi animali all’interno degli allevamenti intensivi.
Noi sappiamo che parlarne non è sufficiente, e per questo chiediamo al Parlamento che i conigli vengano riconosciuti come animali d’affezione, come cane e gatto.
Puoi firmare anche tu questa petizione e condividerla?
Trovi maggiori informazioni sul nuovo sito: coraggioconiglio.it .
Coraggio coniglio, ora ci siamo qua noi!

 

 

 

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