L’8 novembre durante la 32esima Assemblea nazionale, le Organizzazioni socie dell’Associazione di categoria del fair trade italiano hanno votato il cambio di nome da AGICES (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale) a Equo Garantito.
EQUO GARANTITO
QUESTO E’ IL NUOVO NOME
DELL’ASSEMBLEA GENERALE ITALIANA
DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE
VISIBILE ANCHE SULLE VETRINE DELLE BOTTEGHE
Roma, 10 novembre 2015 – Domenica 8 novembre 2015 durante la 32esima Assemblea nazionale, le Organizzazioni socie dell’Associazione di categoria del fair trade italiano hanno votato all’unanimità il cambio di nome da AGICES (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale) a Equo Garantito.
Un nuovo nome, ma non solo – spiega Alessandro Franceschini, Presidente dell’Associazione Equo Garantito. Questa scelta per noi costituisce una svolta epocale perché da un lato dimostra la voglia e la capacità di questo movimento di rinnovarsi a livello di identità e di comunicazione, dall’altro offre a chi entra nelle botteghe del commercio equo la possibilità di riconoscere più facilmente una garanzia: quella di acquistare prodotti realizzati e distribuiti da realtà che rispettano in tutta la filiera i principi del commercio equo e solidale contenuti nella Carta Italiana del fair trade, di cui Equo Garantito è ufficialmente depositaria.
Equo Garantito afferma così la propria identità di Associazione di categoria e organo di autogoverno delle Organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale ma allo stesso tempo lega la propria identità alla capacità di offrire garanzie a tutti i soggetti coinvolti: una nuova economia si fonda infatti sulla trasparenza nei confronti del consumatore e su accordi equi e continuativi con i produttori.
E finalmente tutte le Organizzazioni italiane di Commercio Equo, siano essi importatori o botteghe del mondo, hanno adesso un “cognome comune” che un domani sarà percepito dai consumatori come garanzia di identità e impegno per costruire un’economia più giusta ed equa.
Equo Garantito è una piccola rivoluzione, che approda oggi ma che è iniziata nel maggio del 2013 quando, a Rio de Janeiro, l’Organizzazione mondiale del commercio equo e solidale (WFTO) stabilì i criteri mondiali secondo i quali un punto vendita può essere definito di “fair trade”. Da subito nacque l’esigenza di trovare un meccanismo di controllo per questi criteri e WFTO -che vanta oltre 450 soci che operano in 70 Paesi nel mondo- trovò nell’Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale – ex AGICES, adesso Equo Garantito – l’interlocutore per partire con la sperimentazione, poiché quest’ultima è stata la prima a raggiunger e l’obiettivo di mettere in campo un metodo efficace di controllo (il proprio sistema di monitoraggio).
UN COGNOME COMUNE E UN LOGO DI GARANZIA PER I CONSUMATORI
‘Equo Garantito’ è al tempo stesso il nuovo nome dell’Associazione e il logo che compare sulle vetrine dei punti vendita gestiti dalle organizzazioni socie: questo rende riconoscibile ed esplicito il fatto che l’organizzazione di fair trade che lo utilizza appartiene a un sistema di garanzia. Un sistema che mette al centro le realtà e che – controllandole – ne garantisce un comportamento 100% equo e solidale in tutta la filiera, dal produttore al consumatore. A questo si aggiunge il fatto che sia diventato possibile esporre contestualmente al logo Equo Garantito quello della WFTO. Questo rafforza la garanzia per tutti gli attori coinvolti nel processo: quelle italiane sono infatti le prime botteghe del mondo ad avere sulle vetrine la vetrofania con il logo dell’organizzazione internazionale (WFTO) accanto a quello di Equo Garantito.
“Il materiale di comunicazione che abbiamo preparato per questa rivoluzione
– continua Alessandro Franceschini – rappresenta una vera e propria ‘nuova veste’ per le organizzazioni di commercio equo e solidale aderenti ad Equo Garantito. Questa operazione, che abbiamo costruito in tutti questi mesi, mira a due obiettivi: il primo è darci un ‘cognome comune’. Il secondo obiettivo della campagna ‘Equo Garantito’ –continua Franceschini- è quello di una importante promozione del nostro modo di fare commercio equo e solidale. Noi per primi: AGICES infatti rinuncia al proprio nome e logo, e non attribuirà più la dicitura ‘iscritto al registro AGICES’ per le realtà socie. Da oggi i consumatori troveranno la scritta ‘Bottega Equ a e Solidale monitorata da Equo Garantito in accordo con gli standard WFTO’. Ma un’azione di promozione ha bisogno di un lavoro collettivo. Per questo abbiamo chiesto a tutte le organizzazioni non solo di esporre la vetrofania sulle loro botteghe ma anche di usare il logo ‘Equo Garantito’ in tutti i materiali accanto a quello della propria organizzazione. Dalla carta intestata alle fatture, fino ai volantini per le attività nelle scuole. Più verrà usato, maggiore sarà l’effetto in termini di visibilità per la nostra rete”.
IL SISTEMA DI MONITORAGGIO EQUO GARANTITO
Equo Garantito qualifica le Organizzazioni italiane di Commercio Equo e Solidale verificando gli standard e gli indicatori che traducono in pratica i principi contenuti nella Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale, in maniera oggettiva e trasparente.
Il sistema prevede un meccanismo a tre livelli: autovalutazione (a cura delle Organizzazioni stesse), verifica interna (a cura dell’Associazione) e verifica esterna (il sistema Equo Garantito è certificato da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale).
RAPPORTO EQUO GARANTITO 2015
Il rapporto dell’Associazione relativo all’attività del 2014 è scaricabile a questo link.
Ufficio stampa Equo Garantito
www.equogarantito.org / @TwittAGICES