Il volantino che diffonderemo al corteo della FIOM del 21 novembre a Roma
Coalizione sociale per il Governo di Blocco Popolare
PER NON SUBIRE
Hollande e Bergoglio dicono che siamo in guerra. E’ vero! Gli imperialisti europei, americani e sionisti stanno conducendo una politica di guerra, devastazione e morte in tutto il mondo. Questa è la causa diretta degli attentati di Parigi!
Solo se prendiamo in mano la situazione e cambiamo il corso delle cose possiamo prevenire la guerra verso cui passo dopo passo gli Obama, gli Hollande, i Renzi, i Netanyahu e la loro comunità internazionale ci stanno trascinando.
Quelli che alzano la bandiera della “lotta al terrorismo” sono gli stessi criminali che spremono i lavoratori, chiudono le aziende, eliminano il CCNL e i diritti dei lavoratori, perseguitano gli immigrati, devastano l’ambiente, smantellano la scuola, la sanità e i servizi pubblici, impongono tasse e ticket, moltiplicano le missioni di guerra, gli armamenti e le spese militari.
CACCIARE IL GOVERNO DEL JOBS ACT, DELLA BUONA SCUOLA E DELLO SBLOCCA ITALIA
Finché il nostro paese sarà governato da governi come quello Renzi, da governi espressione dei poteri forti (del Vaticano, della Confindustria, delle organizzazioni criminali, degli imperialisti USA e UE), le cose continueranno a peggiorare. Protestare e rivendicare serve a riunire e mobilitare gente, ma non cambierà la loro politica e se restiamo al protestare e al rivendicare, alla fine chi si è mobilitato si scoraggerà perché non vede risultati. Promuovere referendum e leggi di iniziativa popolare non garantisce alcun risultato: basta vedere che fine ha fatto la vittoria del referendum sull’acqua pubblica.
La troika, i mercati finanziari, la comunità internazionale dettano legge ai governi espressione dei poteri forti: la loro legge suprema è far pagare interessi, privatizzare e creare spazio per le loro speculazioni e far fruttare i loro capitali finanziari, aprire ogni paese ai loro traffici, ai loro affari e alle loro sopraffazioni. La crisi del capitalismo non lascia loro altra strada.
UNA COALIZIONE SOCIALE PER COSTITUIRE UN GOVERNO DI BLOCCO POPOLARE
Cambiare il corso delle cose è possibile. Ma solo le masse popolari organizzate, solo i lavoratori organizzati con un loro governo d’emergenza possono farlo.
Gli esempi sono molti: impedire la chiusura e la delocalizzazione delle aziende ancora attive mobilitando tutti quelli che sono disponibili (un appello alla lotta, non un appello alla testimonianza di solidarietà e basta!): difendere con ogni mezzo i posti di lavoro esistenti! Gestire le aziende che i padroni vogliono chiudere o delocalizzare, recuperare anche le strutture e gli impianti di quelle che ormai sono chiuse: mobilitarsi con ogni mezzo per creare nuovi posti di lavoro!
Sì,
Stabilire collegamenti con organismi operai e popolari di altre aziende, mobilitare e organizzare le masse popolari, i disoccupati e i precari della zona circostante a svolgere i compiti che le istituzioni lasciano cadere, a gestire direttamente parti crescenti della vita sociale, a distribuire nella maniera più organizzata di cui sono capaci i beni e i servizi di cui la crisi priva la parte più oppressa della popolazione, a non accettare le imposizioni dei decreti governativi e a violare le regole e le direttive delle autorità. E’ il contrario che restare chiusi in azienda ed è il salto decisivo: lo chiamiamo “uscire dall’azienda”.
La parabola del governo Tsipras in Grecia insegna. Solo un governo di cui le organizzazioni operaie e popolari sono le autorità locali e che si fonda su di esse per attuare i provvedimenti necessari a rimediare agli effetti più gravi della crisi, ha la forza per far fronte all’opposizione, al sabotaggio, ai ricatti dei padroni, del Vaticano, delle organizzazioni criminali e della loro comunità internazionale.
Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
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