Blitz delle forze dell’ordine al centro di accoglienza di Via Cupa a Roma che nel corso di quest’anno, grazie alla solidarietà dei cittadini romani, ha ospitato tantissimi profughi dal Corno d’Africa.
ROMA: AL CENTRO DI ACCOGLIENZA BAOBAB IDENTIFICAZIONI E PERQUISIZIONI DELLA POLIZIA.
SICUREZZA NON DIVORI DIRITTO E UMANITA’
Questa mattina blitz delle forze dell’ordine al centro di accoglienza di Via Cupa a Roma che nel corso di quest’anno, grazie alla solidarietà dei cittadini romani, ha ospitato tantissimi profughi dal Corno d’Africa: giovani uomini, donne, bambini e persone vulnerabili sopravvissute a gravissime violenze. Ventiquattro migranti senza documenti sono stati portati via dalla polizia per essere identificati.
Medici per i diritti umani, che da giugno opera ogni settimana con la sua clinica mobile nel centro Baobab, esprime forte preoccupazione e chiede al commissario Tronca e al Comune di Roma che strategie di accoglienza intende adottare in vista dell’anno giubilare. Le pur necessarie misure di sicurezza non devono fagocitare i principi di una società civile e democratica e devono comunque accompagnarsi alla tutela dei più vulnerabili: in questo caso di persone che fuggono dittature, violenze e conflitti.
Ufficio stampa
Roma, 24 novembre 2015
info@mediciperidirittiumani.org
Medici per i Diritti Umani (MEDU), organizzazione umanitaria indipendente, dal 2006 fornisce a Roma assistenza e orientamento socio-sanitario ai rifugiati in condizioni di precarietà nell’ambito del progetto Un camper per i diritti.
COMUNICATO STAMPA
OPERAZIONE DI POLIZIA NEL CENTRO DI ACCOGLIENZA BAOBAB DI ROMA. IL COMMENTO DI AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA
A seguito dell’operazione di polizia avvenuta questa mattina nel centro di accoglienza Baobab di Roma, che secondo le fonti di polizia sarebbe stata effettuata nell’ambito di attività di sicurezza correlate all’imminente Giubileo, Amnesty International Italia ha espresso preoccupazione circa la sorte di oltre 20 migranti trovati privi di documenti d’identità e conseguentemente portati nell’ufficio Immigrazione della Questura di Roma.
“Sulla base delle informazioni in nostro possesso, tra queste persone si trovano almeno due minori che dovranno essere oggetto di particolare tutela alla luce della condizione di particolare vulnerabilità nella quale versano” – ha dichiarato Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia.
“Premesso che lo stato ha il diritto di controllare i flussi migratori in entrata e la presenza regolare delle persone che si trovano sul suo territorio, è necessario ricordare alle autorità italiane che anche nei confronti di coloro che vi si trovano irregolarmente qualunque provvedimento, incluso quello di espulsione, può essere adottato solo dopo aver fornito loro adeguata assistenza e informazioni sui loro diritti, dopo aver offerto loro un’opportunità genuina di chiedere asilo e dopo aver accertato che tale provvedimento non metta i destinatari a rischio di subire gravi violazioni dei diritti umani” – ha concluso Rufini.
Roma, 24 novembre 2015
Amnesty International