Le forze armate e le guerre sono tra i maggiori responsabili di emissioni di gas serra e quindi del cambiamento climatico. Malgrado questo, nel testo dei negoziati di Cop21, la parola “militare” non viene mai menzionata. E di sicuro, a Parigi, non se ne discute.
NEWSLETTER DI COMUNE
GUERRA E CLIMA
Le forze armate e le guerre sono tra i maggiori responsabili di emissioni di gas serra e quindi del cambiamento climatico. Guerre per il petrolio, petrolio che causa il cambiamento climatico, caos climatico che rende ancora più esasperate e sanguinose le guerre che pertanto necessitano di maggiori quantità di petrolio: un mostro che si morde la coda. Malgrado questo, nel testo dei negoziati di Cop21, la parola “militare” non viene mai menzionata. E di sicuro, a Parigi, non se ne discute
SILVIA RIBEIRO
SULL’ORLO DEL PRECIPIZIO
Gli scienziati dell’Ipcc lo dicono in modo chiaro. Primo, il riscaldamento globale esiste ed è causato dall’uomo. Secondo, gli effetti sono già visibili con lo scioglimento dei ghiacciai ed eventi meteo estremi. Terzo, il peggio deve arrivare perché le emissioni globali invece che diminuire, sono aumentate. “Il dramma – scrive Alex Zanotelli – è che questo disastro climatico sarà di nuovo pagato dagli impoveriti…”
ALEX ZANOTELLI
NON ABBIAMO BISOGNO DELL’AGRICOLTURA INDUSTRIALE
Il sistema alimentare industriale, come noto, ha un enorme impatto sul cambiamento climatico. La deforestazione, l’uso di fertilizzanti, gli allevamenti industriali, e più in generale la produzione, il trasporto, il consumo e lo spreco di prodotti alimentari rappresentano tra il 44 e il 57 per cento delle emissioni totali di gas a effetto serra. Un altro importante contributo al cambiamento climatico viene dalla produzione di massa di carne e dei mangimi (cioè monocolture…). La rete europea Aseed – Action for Solidarity Environment Equality and Diversity – ha pubblicato in questi giorni per il vertice sul clima di Parigi (Cop21)un opuscolo su come l’agricoltura industriale contribuisce al cambiamento climatico e sulle possibili alternative: dalla lotta contro il potere delle multinazionali e le loro false soluzioni all’agricoltura contadina. A questi temi è dedicata la giornata di protesta a Parigi del 9 dicembre
T-TIP E CAMBIAMENTO CLIMATICO [ALBERTO ZORATTI]
BUONE COMPAGNIE PER IL DOPO COLLASSO [CARLOS TAIBO]
DOSSIER SUL CLIMA: IL BIVIO DI PARIGI
NOTIZIE GIORNO PER GIORNO DAL VERTICE FRANCESE
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QUELLA MAMMA CITATA 24 VOLTE IN GIUDIZIO
Accade in Abruzzo, dove c’è un’opera contestatissima, realizzata (con fondi pubblici, tanti fondi) nel 2015 per oltre un terzo in aree a rischio frane e inondazioni, e sostanzialmente inutile perchè incarna un’idea obsoleta di pensare la produzione e la distribuzione dell’energia. Accade in Abruzzo che una cittadina – che vive il dramma di crescere con il compagno e il figlio piccolo sotto l’ombra di un pilone ad altissima tensione che dista solo ottanta metri dalla sua casa – decida di manifestare con altri e altre il proprio dissenso. Accade in Abruzzo che una cittadina per aver avuto il coraggio delle proprie idee venga colpita da 24 atti di citazione, 24 processi, tutti separati e distinti, come se si stesse parl ando di qualcosa che accade per 24 motivi diversi… “Deve valere molto la semplice esistenza di questa singola cittadina, di questa singola mamma, se Terna è pronta a spendere 1.680 euro circa, solo per l’avvio di ogni causa – scrivono quelli del Coordinamento No Elettrodotto Villanova-Gissi -, vale davvero molto, anche se non possiede nemmeno una striscetta di terra su cui passerà l’opera. Vale davvero molto. Forse perché dietro quella mamma si intravede un’intera comunità che quest’opera non la vuole…”
COORDINAMENTO NO ELETTRODOTTO VILLANOVA-GISSI
MISTICA DEL TERRORISMO
Il terrorista è, in primo luogo, la logica incarnazione delle politiche patriarcali in un mondo tecnologico. Il misticismo terrorista non è altro che il fratello del misticismo della mascolinità e il padre mitico di entrambi è l’Eroe. Senza la propaganda del mito dell’eroe, l’omicidio è un affare sordido. Però con il mito dell’eroe, ogni atto di violenza è reso non solo possibile, ma inevitabile. “Ma queste sono sciocchezze, potreste pensare: il terrorista – scrive Robin Morgan, femminista, scrittrice e conduttrice radiofonica statunitense – è un uomo che indossa un passamontagna o una calza sul viso perché non vuole essere identificato; semplicemente non vuole che chiunq ue sappia chi lui è, tutto qui. Ed è esattamente quel che dico io…”
ROBIN MORGAN
MAMMA LI TRUCCHI
“L’Europa, dopo aver contribuito a re-islamizzarla rifiutando il suo accesso nell’Unione, ora corteggia la Turchia, in funzione anti Isis (che peraltro la Turchia sostiene sottobanco) e anti russa (con cui peraltro la Turchia ha un traffico economico non da poco). Proprio nel momento in cui Erdogan il sultano fa fuori opposizione e curdi come non mai, arresta giornalisti e chiude giornali, si erge a dittatore unico della patria in armi, proprio ora la Turchia ci serve… Intanto, l’economia, checchè ne dicano le solite ochette starnazzanti, non riparte. Il terrorismo ha gelato i timidissimi segnali di fiducia dei mesi scorsi… A Parigi-Bourget invece è iniziato il Cop (che peraltro, in inglese, vuol dire poliziotto), il vertice sul clima della Nazioni unite. L’ennesima festa truccata in maschera per mitigare i cambiamenti climatici…”
ENRICO EULI
403
Mentre l’Occidente mostra le immagini e le storie della “generazione Bataclan”, la propaganda dell’Isis accresce il consenso a proprio favore grazie alle conseguenze drammatiche dei bombardamenti russi in Siria. Syrian observatory for human rights, un’Ong di quel paese, rivela che ad oggi (29 settembre – 20 novembre) sono 403 le vittime civili di quell’operazione militare, di cui 97 bambini. Altre agenzie forniscono cifre superiori. Inutile ricordare che gli Stati generali del terrorismo nel frattempo si sono messi al sicuro altrove, a Mosul in Iraq oppure in Libia. Barbarie su barbarie
TONIO DELL’OLIO
NON SI PAGA LA VERDURA, SI SOSTIENE L’AGRICOLTURA
Ovunque il cittadino consumatore ritorna a essere produttore. In Giappone il Teikei (partenariato) coinvolge già numerosi nuclei familiari; negli Stati Uniti la Csa (Community-supported agriculture, agricoltura sostenuta dalla comunità) è da tempo realtà; in Francia l’idea si diffonde con il nome di Association pour le maintien de l’agriculture paysanne (Amap, associazione per il mantenimento dell’agricoltura rurale); in Germania la Solidarische Landwirtschaft (agricoltura civica o solidale) si diffonde a macchia d’olio; in Italia questo tipo d’agricoltura è in parte collegata all’esperienza dei Gas. Alcuni la chiamano agricoltura civica … DARIO BECCI
LA RACCOLTA DELLE OLIVE SENZA PADRONI
Sulle colline di Mondeggi è tempo di raccolta delle olive. Sopra i teli stesi in mezzo agli oliveti, le tante persone presenti non hanno raccolto però solo le olive ma anche il sogno diventato realtà di una fattoria senza padroni, di una terra che è bene comune, di un’agricoltura che è rispetto, condivisione e dignità. Una festa della Terra, un sentirsi comunità
MONDEGGI BENE COMUNE
SPAZI IN COMUNE
C’è chi, tra risparmio economico ed energetico, condivide lavanderia, stireria, ludoteca, orto. E, soprattutto, tempo…
REDATTORE SOCIALE
SE LO SCHERMO PIRATA ARRIVA IN PERIFERIA
Qualche giorno fa in occasione dell’anteprima gratuita del film “La felicità è un sistema complesso” di Gianni Zanasi, si è svolto a Roma il dodicesimo Schermo Pirata del Cinema America. Le proiezioni libere sui muri e sui monumenti della città organizzate dall’associazione Piccolo Cinema America, per creare un cinema diffuso, una piazza della cultura, questa volta hanno scelto un liceo di periferia, in un quartiere, Colli Aniene, nel quale l’unico polo culturale è la biblioteca comunale, l’unica sala cinematografica è chiusa e abbandonata da anni, pochissimi sono i centri di aggregazione per i giovani: è stato un successo. La palestra del liceo Croce è stata trasformata i n una palestra di democrazia. Per questo l’associazione Piccolo Cinema America lancia un appello
FLAMINIA CAROCCI
COSA PENSO DELLA TEORIA DEL GENDER
Il 4 dicembre alcuni bambini e bambine non andranno a scuola: l’associazione Generazione Famiglia protesta per il diffondersi della “teoria gender”. Ecco il punto di vista di Manuela Salvi, autrice di “Nei panni di Zaff“, uno dei libri per bambini tra i più criticati perché introdurrebbe la teoria del gender…
MANUELA SALVI
SOLITUDINE ED EGOCENTRISMI. OGNI GIORNO TUTTO DA RIFARE
“Credo che sfugga ai più la situazione dello stato dell’educazione dei piccoli in Italia – scrive la maestra Elettra – Le maestre dovrebbero essere comprese e valorizzate nella loro fatica quotidiana… Avanzando negli anni, piano piano, con la fatica delle maestre, gli egocentrismi presenti in classe si stemperano… Ma la solitudine delle maestre è senza fine: quasi mai si può condividere con i genitori il lavoro dell’educazione, perché i genitori sono molto più egocentrici e molto più pronti ad aggredire dei figli… “. A tutto questo aggiungete la filosofia imperante con le ultime riforme fatta di voti, quiz, progetti, individualismo e comp etizione spietati… La fatica di educare, in fondo, è la lotta di chi si ostina a volere cambiare il mondo
ELETTRA WAVE
LA CURA DI UNA PERSONA ANZIANA
“Solo poche settimane fa mi confrontavo e sentivo la sofferenza di un’amica che si accinge a ricoverare la madre in una residenza sanitaria assistita, dinanzi all’impossibilità di sostenere in casa la degenerazione della malattia – scriva Anna Foggia – Mi fa un certo effetto pensare che una persona di famiglia quando, per età o per malattia, passi dalla funzionalità alla disfunzionalità, debba ritrovarsi espulsa dal suo nucleo e collocata in uno spazio specializzato. Mi suggerisce un approccio consumistico alle relazioni: se ‘funzioni’, ok, altrimenti ti rottamo. Non è detto che debba andare per forza così… Ma è un dato che la cura degli anziani e degli ammalati, nelle famiglie italiane, ricada sulle donne, una sorta di ordine naturale delle cose…”
ANNA FOGGIA
UNA STORIA PER IL LORO FUTURO
Ci sono storie che vanno conosciute e alimentate. Come quelle delle bambine e dei bambini sfollati iracheni e rifugiati siriani. Bambini che non hanno atteso i media occidentali per scoprire Isis, bambini che a modo loro si ribellano a terrorismo e bombardamenti dall’alto. Quelli di Un ponte per… condividono con molti di quei bambini sogni, incubi, fughe, libri, tempo, medicine giochi, sguardi… Ci sono “storie di bambini a cui la guerra ha sospeso il futuro – scrive Martina, in un articolo dedicato alla nuova campagna di Un ponte per… -, che hanno diritto di poterlo sognare. Vogliamo provare a scriverlo insieme: un futuro di pace, dignità, diritti…”
MARTINA PIGNATTI
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RIBELLARSI FACENDO, INCONTRI AL CASALE: 11 e 12 DICEMBRE
Secondo il nostro amico e compagno Carlos Taibo, scrittore e docente universitario a Madrid, abbiamo bisogno di “organizzarci dal basso, tra autogestione, demercificazione, de-patriarcalizzazione e reciproco sostegno”. Per farlo, dice Taibo, servono “buenas compañías” (buone compagnie). Anche per questo tornano le Taverne Comunali: una volta al mese o giù di lì, in luoghi diversi di Roma (per ora), le cene e i pranzi della Taverna raccolgono intorno a una tavola persone che leggono e fanno Comune. Un’occasione per fornire insieme – tra allegria e curiosità, cibo e vino buoni, lentezza e conversazioni piacevoli –, un sostegno alla nostra fragile avventura di comunicazione indipendente. Ogni Taverna, come accaduto lo scorso anno, sarà diversa dall e altre, pronta ad essere trasformata dagli spazi sociali che la ospitano e, a sua volta, in grado di offrire qualche zampillo di pensiero critico e di convivialità. L’11 e 12 dicembre, ad esempio, il Laboratorio sociale autogestito 100 celle e Comune promuovono a Roma una due giorni dal titolo “Ribellarsi facendo”. Venerdì 11 dicembre ore 18 si comincia con “Vivere in ecovillaggio”, incontro con Francesca Guidotti (di Rive-Rete ecovillaggi italiani e autrice) e Alfredo Camozzi (animatore della Comune di Bagnaia). Sabato 12 dicembre, invece, sempre alle 18, Taverna Comunale “Riconvertiamoci”. Conversazione su eco logia, società, clima, comunità, decrescita e territorio con Laura Greco (A Sud), Alberto Castagnola (economista, obiettore di crescita) e Francesco Martone (in collagamento da Parigi). A seguire cena di sostegno a Comune (per partecipare alla cena viene proposto un contributo di 15 euro a persona. 10 per bambini e ragazzi): è indispensabile prenotare scrivendo a info@comune-info.net. Il menù e altre informazioni sono in questa pagina e nell’evento facebook.
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VI ANDREBBE DI AIUTARCI?
Per una volta parliamo di noi. Sì, di questa piccola avventura che fra qualche mese vorrebbe compiere quattro anni. Un’età delicata, bella e difficile. Così abbiamo pensato che sia arrivato il tempo di cambiare passo soprattutto su una questione. Quella della consapevolezza di non poter fare da soli. Lo abbiamo sempre saputo, l’abbiamo scritto spesso. Dobbiamo inventare un “come” fare comune insieme. Con chi vuole, come può e quando potrà. Per questo vi chiediamo di condividere un problema e lanciamo una nuova campagna da far vivere ogni giorno. Se questa nostra appassionata fatica serva davvero a qualcuno o a qualcosa, dovrete dircelo voi che leggete. Alla vecchia maniera: poche righe di adesione alla campagna 2016 (info@comune-info.net) per spiegare se e perché volete che Comune continui a esistere ma, per chi può, anche un essenziale sostegno concreto di almeno 20 euro, o 5 euro al mese per tutto il 2016, se preferite
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Versamenti sul: c/c bancario dell’associazione Persone Comuni
IBAN IT58X0501803200000000164164; Banca Pop. Etica, Roma;
causale Campagna 2016 – È possibile inviare il sostegno anche con PAYPAL
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