Turismo Roma, migliaia senza lavoro in nome della legalità

“Il blitz eseguito ieri dalla Guardia di Finanza a Roma, presso un’agenzia di vendita di tour turistici in prossimità dei Musei Vaticani, conferma che i lavoratori sono i soggetti deboli di questo settore”.

 

COMUNICATO STAMPA

TURISMO ROMA: USB, MIGLIAIA SENZA LAVORO IN NOME DELLA LEGALITÀ

Necessario impegno delle istituzioni per stabilizzazione dei promoter

 

 

“Il blitz eseguito ieri dalla Guardia di Finanza a Roma, presso un’agenzia di vendita di tour turistici in prossimità dei Musei Vaticani, conferma che i lavoratori sono i soggetti deboli di questo settore”, dichiara Fabiola Bravi, dell’Unione Sindacale di Base.

Prosegue Bravi: “Parliamo infatti di lavoratori già sfruttati da tempo, perché in molti casi costretti al ‘nero’ o con contratti alquanto discutibili di collaborazione occasionale, e che, come abbiamo già denunciato nei giorni scorsi, ora rischiano anche la perdita imminente del posto di lavoro dopo l’ordinanza comunale n. 2 emanata dal Commissario Straordinario Tronca, in cui si vieta l’attività di intermediazione e promozione di tour turistici e vendita di biglietti per l’accesso a musei e siti di interesse storico, artistico o culturale”.

Evidenzia la sindacalista USB: “Sebbene la macchina della legalità deve fare il suo corso, è evidente che ci troviamo di fronte ad un buco legislativo, che impedisce di fatto la corretta collocabilità di questi lavoratori in una categoria riconosciuta e abilitata a svolgere l’attività di promozione turistica”.

“In questi giorni, in cui Roma sta registrando un boom di presenze turistiche, per il Giubileo è paradossale che venga interdetta l’attività a migliaia di operatori i quali, con le loro prestazioni, apporterebbero di sicuro un prezioso contributo alla nostra città. Del resto anche la Santa Sede, attraverso la Organizzazione Romana Pellegrinaggi, svolge le stesse attività di promozione e vendita di tour per le visite nei luoghi della Roma cristiana. Siamo certi che, con l’impegno di tutte le istituzioni, si possa addivenire in tempi brevi alla stabilizzazione di tutti i lavoratori, nonché a ricondurre tale attività ad una corretta definizione legislativa di settore”, conclude Bravi.

 

Roma, 4 dicembre 2015

Ufficio Stampa USB

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