Nella notte tra il 14 dicembre e il 15 dicembre è stato approvato, in Commissione Bilancio della Camera dei deputati, un emendamento della deputata Paola Bragantini, relativo a coloro che avevano registrato i contratti in nero.
Comunicato Stampa
Canoni neri: importante emendamento approvato in legge di stabilità nella notte tra il 14 dicembre e il 15 dicembre 2015. L’indennità di occupazione è pari a tre volte la rendita catastale aggiornata dall’Istat per gli inquilini che avevano registrato i contratti in nero in base alle norme di cui al decreto legislativo 23 del 2011. Siamo soddisfatti per l’emendamento approvato.
Dichiarazione di Massimo Pasquini, Segretario nazionale Unione Inquilini
“Nella notte tra il 14 dicembre e il 15 dicembre 2015, è stato approvato, in Commissione Bilancio della Camera dei deputati, un emendamento della deputata Bragantini Paola, relativo a coloro che avevano registrato i contratti in nero di cui al decreto legislativo 23 del 2011, art. 3 commi 8 e 9 successivamente dichiarati incostituzionali per eccesso di delega. Con l’emendamento approvato si sancisce che il canone o indennità di occupazione da corrispondere nel periodo dal 7 aprile 2011 al 15 luglio 2015 , è il triplo della rendita catastale rivalutata dall’Istat, ovvero quanto hanno pagato senza che il proprietario possa chiedere cifre astronomiche. E’ la risposta positiva alle richieste dell’Unione Inquilini e in particolare degli inquilini che a partire dal 2011 e fino al 16 luglio 2015 avevano ottemperato ad una legge e che successivamente si erano ritrovati a dover affrontare cause con proprietari che chiedevano la convalida di sfratto per morosità e il rimborso per decine di migliaia di euro, ovvero la differenza tra il canone in nero e quello che era derivato dall’applicazione dell’articolo 3 commi 8 e 9 del decreto legislativo 23/2011. L’Unione Inquilini esprime la propria soddisfazione per l’approvazione di un emendamento che fa giustizia di una situazione sconcertante venutasi a creare a seguito della decisione della Corte Costituzionale la quale aveva prodotto il risultato che i proprietari che avevano affittato in nero, avevano più diritti degli inquilini, che sulla base di una legge allora vigente avevano registrato i contratti, mettendo in atto una vera ed efficace lotta all’evasione fiscale nel comparto delle locazioni, che lo ripetiamo vede in Italia 950.000 unità immobiliari affittate in nero, con una mancata dichiarazione di redditi per oltre 5 miliardi e una evasione di sola Irpef di 1,5 miliardi di euro. La lotta alle locazioni in nero non si esaurisce certo qui e continueremo a chiedere ulteriori norme che affrontino la questione dei contratti verbali per un mercato delle locazioni trasparente
ecco il testo integrale dell’emendamento approvato:
Al comma 32, capoverso articolo 13, dopo il comma 4 aggiungere il seguente:
4-bis. Per i conduttori che, per gli effetti della disciplina di cui all’articolo 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, prorogati dall’articolo 5, comma 1-ter, del decreto-legge, 28 marzo 2014, n. 47, convertito con modificazioni dall’articolo 1, comma 1, della legge 23 maggio 2014, n. 80, hanno versato, nel periodo intercorso dall’entrata in vigore del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23 al giorno 16 luglio 2015, il canone annuo di locazione nella misura stabilita dalla disposizione di cui all’articolo 3, comma 8, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, l’importo del canone di locazione dovuto ovvero dell’indennità di occupazione maturata, su base annua, è pari al triplo della rendita catastale dell’immobile, nel periodo considerato.
4-sexies. 7. Bragantini Paola
Roma 15 dicembre 2015
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