Roma, lavoratori disinfestazione a casa nonostante emergenza

“L’istituzione di una task force per la derattizzazione e la disinfestazione del centro di Roma  è una tardiva ‘pezza a colori’ cucita dall’AMA, che non racconta di aver interrotto da quattro mesi l’appalto a cui era affidato il servizio”….

 

COMUNICATO STAMPA

AMA: USB, LAVORATORI  DELLA DISINFESTAZIONE E DERATTIZZAZIONE DA QUATTRO MESI A CASA NONOSTANTE L’EMERGENZA

 

“L’istituzione di una task force per la derattizzazione e la disinfestazione del centro di Roma  è una tardiva ‘pezza a colori’ cucita dall’AMA, che non racconta di aver interrotto da quattro mesi l’appalto a cui era affidato il servizio, lasciando a casa i  30 lavoratori che da dieci anni lo garantivano alla città”, denuncia Maria Teresa Pascucci, dell’USB di Roma e Lazio.

“Già dal mese di ottobre 2015 – continua Pascucci – l’AMA ha interrotto inspiegabilmente il servizio di derattizzazione delle utenza private e, a causa del mancato rinnovo della gara in scadenza, ha di fatto interrotto il servizio per tutta la città, intervenendo solo sull’emergenza”.

Aggiunge la rappresentante USB: “Alla luce della strutturale carenza di personale AMA, che per il servizio porta a porta, soprattutto al centro storico, non riesce a garantire un sistema il quale, per sua stessa natura, richiede una maggiore mano d’opera rispetto a quello tradizionale, l’allarme dell’AMA e del Comune rappresenta il segno della profonda inerzia ed incapacità dimostrata in questi anni sulla gestione dei rifiuti a Roma”.

“Non possiamo accettare che a pagare siano ancora i lavoratori e le loro famiglie – avverte Pascucci – né che l’AMA avvii oggi nuove gare con costi faraonici su servizi come quello per il diserbo, al costo di oltre 7 milioni,  perché  gli operatori che ora lo svolgono verranno collocati sul posta a porta”.

“L’USB continuerà la lotta per il diritto al lavoro dei trenta operai che da anni lavorano per AMA sotto sua stessa organizzazione, utilizzando anche mezzi e divise dell’azienda ma sfruttati dalla ditte appaltatrici che oggi, malgrado l’emergenza,  vengono lasciati a casa”, conclude Pascucci.

Roma, 14 gennaio 2016

 

Ufficio Stampa USB

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