Appello di ‘Programma 101’


IL DADO È TRATTO! APPELLO DI «PROGRAMMA 101» (Metti la tua firma! Mettici la faccia)

 
[ 17 gennaio ]

Il dado è tratto!
Esattamente due anni fa nasceva, anche con il contributo di SOLLEVAZIONE e di Mpl, il Coordinamento della sinistra contro l’euro
Il Forum di Assisi dell’agosto 2014 segnò un primo punto di svolta. Mentre nacque un coordinamento europeo della sinistre sovraniste i diversi gruppi del Coordinamento italiano decisero di tentare di unificarsi per dare vita ad un unico movimento politico.
Imboccata questa strada la seconda tappa avvenne nel maggio 2015. Con l’arrivo di nuove forze demmo vita ad Ora-Costituente. La terza tappa fu il seminario programmatico di Morlupo del dicembre scorso, nella quale licenziammo i cinque documenti [questi: 1, 2, 3, 4, 5] che sono ora sottoposti al vaglio della quarta tappa: la vera e propria fase costituente che si concluderà con il

Morlupo: la presidenza del seminario

congresso costitutivo —che svolgeremo entro l’estate prossima. Lo stesso seminario ha approvato un appello (qui sotto con l’elenco dei primi firmatari) e deciso di chiamare il nuovo movimento: Programma 101movimento di liberazione popolare

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Se condividi l’Appello firma anche tu segnalando nome, cognome, professione e città.
Invia  la firma a: “appello@programma101.org”.
Sarai contattato/a.


 

Appello di «Programma 101» 

Sovranità nazionale, Potere popolare, Giustizia sociale

Metti la tua firma! Mettici la faccia


«Sovranità nazionale, Potere popolare, Giustizia sociale: questi i tre principi, contenuti nella Costituzione repubblicana, che difendiamo e che poniamo a fondamento del nostro movimento e che sono in antitesi ai tre dogmi del neoliberismo: globalizzazione, tirannide oligarchica e ingiustizia generalizzata.

Se i partiti tradizionali, di sinistra e di destra, si sono venduti all’oligarchia capitalistica predatrice che detiene tutte le leve di comando, quelli nuovi che hanno momentaneamente raccolto la speranza di cambiamento, sono del tutto inadeguati a vincere la sfida. Confusionari sul piano dei principi, ingannano gli italiani quando sostengono che basti un governo nuovo che faccia qualche rattoppo per salvare il nostro Paese dalla morte lenta a cui lo condanna il tumore maligno neoliberista. No, non guarirà, come suggeriscono certi medici alle prime armi, con delle aspirine. E’ necessario un intervento chirurgico di asportazione.

Il momento della decisione e del coraggio, inesorabile, verrà, e dovremo farci trovare pronti, vigili, ben organizzati. Dovremo già avere costruito un blocco di unità popolare che liberi il nostro Paese dalla gabbia dell’Unione europea e dell’euro prendendo nelle sue mani le sorti del Paese e realizzando senza tentennamenti le grandi trasformazioni di cui esso ha bisogno.

Di questo blocco, faranno parte, in rappresentanza delle diverse classi sociali che hanno interesse a liberarsi dal giogo dell’oligarchia capitalista e predatrice e dei suoi politicanti corrotti, le diverse componenti politiche democratiche e antiliberiste.
Sarà quindi un fronte molto ampio, la cui forza propulsiva sarà tuttavia costituita dai milioni d’italiani che col loro onesto lavoro tengono ancora in vita questo Paese, e dai tanti, giovani anzitutto, che questo sistema condanna come “scarti sociali”, alla disoccupazione, alla precarietà a vita e all’esclusione sociale.

Ci rivolgiamo a coloro che non vogliono che si ripeta la solita storia, che l’universo dei lavoratori e degli esclusi sia usato da trasformisti e gattopardi i quali, per la loro sete di potere, vorranno mettersi alla testa del movimento popolare promettendo di cambiare tutto affinché tutto resti come prima. Chi comanda sta già preparando i suoi fantocci di riserva.

Il nostro è un appello accorato a tutti coloro che vogliono porre fine al doppio regime di protettorato eurocratico ed atlantista evitando così che il Paese sia trascinato dalla Nato in una nuova guerra neocolonialista.

Ci rivolgiamo

-ai patrioti antifascisti che non scambiano la sovranità nazionale col nazionalismo;
ai democratici sinceri che respingono ogni Stato autoritario e oligarchico e immaginano possibile un potere popolare paladino dei diritti e delle libertà civili e individuali;
-ai cittadini che non hanno smarrito l’ideale dell’eguaglianza sociale e che sanno che i discorsi neoliberisti sull’equità e le pari opportunità, sono solo dei paraventi per giustificare disparità sociali indegne e disumane;
-ai giovani ribelli che hanno compreso che chi comanda, usando ogni diavoleria tecnologica e immaginifica, li vuole ridurre in uno stato catatonico di docilità e impotenza;
-ai credenti che non si limitano a pregare, ma prendono sul serio la loro fede come messaggio di fratellanza, pace e di liberazione per i poveri.
Restare alla finestra oggi sarà considerato una colpa domani. Diventa con noi protagonista del cambiamento.

C’è bisogno di ognuno di voi affinché l’Italia non naufraghi e il popolo non sia ridotto in schiavitù!

Questo è un appello ai tanti che condividono le nostre idee a darci una mano, ad aiutarci a costruire una nuova, grande e solida casa del popolo.

Comincia con una firma e poi col metterci anche tu la faccia!
Partecipa al processo costituente di Programma 101–Movimento di Liberazione Popolare»

Per adesioni:
e-mail: appello@programma101.org – sito: www.programma101.org


 

PRIMI FIRMATARI
 
Angela Matteucci – Funzionario pubblico – Roma; Tony Manigrasso – libero professionista – Torino; Giuliana Nerla – consigliere comunale – Montegiorgio (FM); Giuseppe Amini – imprenditore – Rozzano (MI); Maria Ingrosso – insegnante – Lecce; Barrale Maria Luisa – sociologa – Palermo; Federico Pederzolli – geometra – Trentino; Isabella Massamba – libera professionista – Montefiorino (MO); Carlo Candi – dipendente pubblico – Signa (FI); Norberto Fragiacomo – funzionario pubblico – Trieste; Nino Galloni – economista – Roma; Giorgio Menon [Tonguessy] – tecnico elettronico – Padova; Luigi Plos – lavoratore autonomo – Roma; Simone Boemio – libero professionista – Perugia; Sabino Maurelli – pensionato – Livorno; Ino Cecchinelli – commerciante – Castelnuovo Magra (SP); Michele Luscia – avvocato – Trentino; Nello De Bellis – docente di storia e filosofia – Salerno; Silvia Pennazzi – responsabile commerciale – Firenze; Natascha Cambria Zurro – educatrice disoccupata – Cremona; Matteo Innocenti – operaio – Empoli (FI); Gianluigi Maddalena – pensionato – Schio (VI); Leandro Cioffi – operatore bancario – Salerno; Franco Maggio – docente di italiano e storia – Salerno; Moreno Pasquinelli – giornalista – Foligno (PG); Pier Paolo Filippini – educatore – Pescaglia (LU); Piero Filippone – disoccupato – Palermo; Daniela Di Marco – lavoratrice autonoma – Foligno (PG); Marcello Teti, medico, Perugia; Leonardo Mazzei – pensionato – Castelnuovo di Garfagnana (LU); Emanuele Di Giampaolo – archeologo – Bompietro (PA); Maria Grazia Da Costa – infermiera – Borgo a Mozzano (LU); Enrico Sodacci – sviluppatore software – Perugia; Elena Rappazzo – insegnante – Pisa; Innocenzo Graziuso – insegnante – Lecce; Gianna Poli – impiegata – Castelnuovo di Garfagnana (LU); Anna Paola Azzi – pensionata – Pieve Fosciana (LU); Paolo Loconte – Direttore Formazione professionale – Palermo; Claudia Castangia – impiegata – Foligno (PG); Edoardo Biancalana – artigiano – Viareggio; Emanuele Fanesi – operaio – Perugia; Roberto Grienti – pensionato – Noto (SR); Vittorio Paiotta – insegnante – Pisa; Maurizio Leonardi – esodato – Narni (TR); Daniele D’Arliano – consulente finanziario – Massarosa (LU); Giancarlo D’Andrea – libero professionista – Roma; Graziano Bianchi – operaio – Capannori (LU); Sergio Starace – psicoterapeuta – Lecce; Rodolfo Monacelli – libero professionista – Roma; Beppe De Santis, Programmatore economico libero professionista, Palermo; Fiorenzo Fraioli – insegnante – Frosinone; Rossana Nardini – imprenditrice – Campi B. Firenze; Robero Caggia – Operatore dei Beni culturali e Esperto CNR – Belmonte Mezzagno (PA); Renzo Scalia – Dipendente comunale – Piana degli Albanesi (PA); Mauro Moretti – pensionato – Montecarlo (LU); Filippo Abbate – consulente finanziario – Siena; Maurizio Del Grippo – docente di storia e filosofia – Salerno; Antonino Adamo – piccolo imprenditore – Ciminna (PA); Letizia Natale – pensionata – Livorno; Matteo Bortolon – saggista – Firenze; Angelo Sicilia – saggista, formatore e promotore della cultura immateriale siciliana – Palermo; Francesca Faienza – tutor di master – Firenze; Roberto Debiasi – architetto – Trentino; Salvatore Mannina – artigiano e esperto di sviluppo locale – Ciminna (PA); Fabio Massimo Frati – Segreteria Nazionale C.U.B – Trasporti – Roma; Marco Incardone – scrittore – Firenze; Giacomo Bandini, libero professionista, Firenze; Umberto Puccinelli – Architetto – Viareggio; Giovanna Ubaldeschi – insegnante – Milano; Pietro Attinasi – Preside Dirigente scolastico – Geraci Siculo (PA); Luciano Nardini – imprenditore – Campi B. Firenze; Vanna Logi – insegnante – Roma; Enea Boria – dipendente pubblico – Dairago (MI); Manuel Valter de Palma – studente universitario – Milano; Ruggero Arenella – video operatore – Torino; Jacopo Brogi – impiegato università – Siena; Giuseppe Di Martino – Sindaco Comune di Castellana sicula (PA); Laura Dalle Molle – pensionata – Schio (VI); Antonio Giovanni Minutella – architetto – Cefalù (PA); Michele Berti – ingegnere-ristoratore – Trentino; Massimiliano Del Carlo – artigiano – Castelnuovo di Garfagnana (LU); Claudia Ceccatelli Chesi – impiegata – Montespertoli (FI); Anna Saiani – psicologa-animatrice RSA – Trentino; Francesco Sutera – dirigente servizio sociosanitario territoriale – Piana degli Albanesi (PA); Lucio Dallaserra – dirigente d’azienda settore serramenti – Trentino; Rosana Patti – insegnante – Roma; Vincenzo Barbarulli – impiegato – Milano;  Compagno Antonella – medico chirurgo d’emergenza – Palermo; Andrea Gasparini  – operatore alberghiero – Vaglia (FI); Nina Tòlstikova – dottoressa in pedagogia – Salerno; Patrizia Mazzei – pensionata – Castelnuovo di Garfagnana (LU);
 
 
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