Ciro Rinaldi, dipendente pubblico in servizio presso l’Ispettorato Territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico, nel 2009 ha denunciato i propri colleghi che durante l’orario di lavoro abbandonavano il loro posto.
Solidarietà al compagno Ciro Rinaldi
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Il Partito Comunista d’Italia esprime piena solidarietà e sostegno a Ciro Rinaldi, dipendente pubblico in servizio presso l’Ispettorato Territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico, che nel 2009 ha denunciato i propri colleghi perchè durante l’orario di lavoro abbandonavano il loro posto per svolgere attività personali.
Ciro Rinaldi, attualmente dirigente del nostro partito, all’epoca dei fatti era delegato sindacale della FP-CGIL e con tale qualifica, dopo aver raccolto le lamentele di una collega costretta a fare anche il lavoro degli assenteisti, si è rivolto al Dirigente locale ed alla direzione centrale del Ministero per denunciare i comportamenti illegali. Di fronte al mancato intervento della Amministrazione, Rinaldi si è visto costretto a sporgere denuncia alla Procura della Repubblica di Bologna.
Il tutto è stato fatto dal Rinaldi in virtù dei propri convincimenti morali e nel rispetto dello Statuto della CGIL, di cui era delegato.
Le indagini hanno portato alla richiesta di rinvio a Giudizio di 29 dipendenti del Ministero ed alla recente condanna di 9 di loro ad un anno e due mesi per truffa aggravata ai danni dello Stato.
Per Ciro Rinaldi e l’impiegata che aveva testimoniato contro gli assenteisti sono iniziati, dal momento della denuncia, una serie di atti ritorsivi: sono stati isolati e costretti a lavorare in un clima terribile, tanto che l’impiegata si è vista costrette a cambiare posto di lavoro.
I truffatori dello stato invece, nonostante fossero accusati di assenteismo con prove incontrovertibili, sono rimasti al loro posto, hanno fatto carriera e usufruito di premi produzione.
Il nostro Compagno invece ha pagato a caro prezzo il fatto di aver fatto il proprio dovere.
Quando viene chiesto a Ciro Rinaldi perché ha denunciato i colleghi questi risponde semplicemente “ho semplicemente fatto il mio dovere, nel rispetto dei miei principi e nell’interesse della cosa pubblica…”.
Noi riteniamo che il Ministero debba intervenire subito, punendo i disonesti, riportando un minimo di legalità nell’ufficio di Bologna.
Sono proprio i comportamenti di questi disonesti che fanno passare il messaggio che i dipendenti pubblici (ai quali non viene rinnovato il contratto da sette anni, giusto ricordarlo) sono tutti dei fannulloni.
Noi comunisti saremo al fianco di Ciro Rinaldi in questa battaglia di legalità, sicuri che anche i sindacati, a partire dalla CGIL, saranno in campo per difendere Ciro e tutti i dipendenti che fanno il proprio dovere e che vedono infangare la propria dignità da pochi disonesti che purtroppo godono spesso di immunità e della copertura di Dirigenti pubblici che fingono di non vedere, venendo meno ai loro doveri.
Ciro, lotteremo insieme a te fino a quando non sarà riportata la legalità nell’ufficio di Bologna e saranno puniti i disonesti.
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